La Cena pt.1

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Carola e Alex lo stanno aspettando fuori dalla porta principale, pronti a trascinarlo via dallo studio e portarlo a mangiare qualcosa.
Si sono alleati per costringerlo a staccare, anche solo per qualche ora.

Il suo migliore amico non ha perso occasione per deriderlo riguardo la sua presunta debolezza nei confronti della ballerina, che è riuscita a convincerlo in pochi minuti.
Si è divertito a prenderlo in giro per un pò, istigato dalle risate di Carola.

Luigi li ha lasciati fuori con la scusa di dover recuperare il pacchetto di sigarette dimenticato in sala, promettendo di tornare nel minor tempo possibile.

E invece, rapido proprio come quando salta da un punto all'altro del palco nel bel mezzo di una performance, spinge le porte della sala comune e si mette a cercare Nora.

Passa in rassegna tutta la stanza, soffermandosi sui divanetti e sulle poltrone accanto alla macchinetta del caffè.

Nora è lì che si versa una tazza di caffè americano, facendo attenzione a non lasciar sfuggire neanche una sola goccia.

Luigi si ricorda di averla incontrata il primo giorno, e si ricorda che era sempre stata gentile con lui.
E' giovane e alta, probabilmente giusto un paio d'anni più piccola di lui. Da quello che gli ha raccontato Krizia, Nora è la prima figlia di uno dei loro collaboratori, un vero e proprio esperto di strumenti a quanto sembra.
Il cantante non ha ancora avuto modo di conoscerlo, ma spera di poterci scambiare due parole il prima possibile.

Magari lui riuscirà a risolvere in fretta il problema del "suono mancante", il ritmo che sta cercando di dare alla sua canzone e che non riesce a completare.

Si avvicina con calma alla ragazza, schiarendosi la voce per annunciare la propria presenza.
La vede girarsi lentamente, un'espressione confusa a riempirle il volto non appena si accorge di lui.

<Luigi!> gli dice <Non credevo che saresti mai uscito dalla quella stanza>

Lui ride, fermandosi a pochi passi di distanza da lei. La guarda giusto per qualche secondo, sentendosi tremendamente in imbarazzo. Non sa bene cosa dirle, ma spera che lei riesca a percepire il suo dispiacere.

<Già, io.. ecco a proposito della sala registrazione..>

<Non dirmi che hai di nuovo finito i fogli, sono passata a portarteli giusto ieri pomeriggio..>

<No, no> la ferma immediatamente <Non si tratta dei fogli. Io.. volevo scusarmi per come mi sono comportato stamattina, per aver reagito male quando sei venuta a chiamarmi. Avrei dovuto ascoltarti..>

Un sorriso divertito si dipinge sul bel volto di Nora, facendo sollevare le sopracciglia folte. <Qualcosa mi dice che hai ricevuto il messaggio che ero venuta a darti, adesso sai che lei è qui ad aspettarti.>

Nora gli rivolge un altro sorriso, rifilandogli una leggera spinta sulla spalla.
Quel ragazzo educato e gentile è riuscita a conquistarla fin dal primo giorno, e ammette di esserci rimasta piuttosto male quando ha scelto di chiuderle la porta in faccia quella mattina.

Il suo istinto le dice che qualcosa non va, e che probabilmente Luigi ha bisogno di un pò di aiuto.

Lo osserva mentre sposta il peso da un piede all'altro, ancora più in imbarazzo di prima. Non vuole che tutta la casa discografica scopra di Carola, altrimenti i fan non li lascerebbero più.
'Che poi è un pò il motivo per cui hanno scelto di portare Alex a cena con loro, così da limitare la gioia e l'eccitazione dei fan.

<Si.. l'ho vista poco fa. Lei e Alex mi hanno convinto a concedermi una pausa, anche se non so ancora quanto durerà..>

<Quella canzone ti sta dando il tormento non è vero?>

Certe volte Nora sembra più adulta della sua giovane età. Parla in modo diretto e risoluto, e sembra nutrire un sincero interesso nei confronti della musica.
Luigi è rimasto colpito da lei fin dal loro primo incontro, soprattutto per ha scoperto che hanno gusti simili in fatto di musica.

<Già..purtroppo c'è qualcosa che non mi riesce. Sto cercando di ricreare la melodia che ho in testa, ma a quanto pare non ne sono in grado..>

Lo sguardo afflitto che le rivolge la porta a chiedersi quante volte abbia lavorato allo stesso pezzetto di canzone, quanto frustrante possa essere non riuscire a trovare il suono giusto.
Si ricorda di quando suo padre tornava a casa infastidito per lo stesso motivo, perché la sua mente lavorava più in fretta delle sue mani.

<Gigi..> lo richiama poco prima che si volti per allontanarsi e raggiungere gli altri due all'uscita dello studio.

<Dimmi>

<Domani mattina, pensi di essere libero verso le dieci?>

Luigi la osserva con sguardo curioso, indeciso su cosa rispondere. <Probabilmente starò lavorando alla canzone, ma magari posso..>

<Nono, non ci sarà bisogno di interromperti. Al contrario, assicurati di avere tutto quello che ti serve con te e raggiungimi in sala 3. Potrei avere un'idea che fa al caso tuo..>

<Un'idea? Nora sei sicura che.. insomma, io.. non vorrei perdere troppo tempo..>

<Ehi ehi ehi. Ti ricordo che mi devi ancora delle scuse Luigi Strangis. E quale modo migliore se non dimostrare un pò di fiducia>

Nora ammicca nella sua direzione, guadagnandosi un sorriso in risposta.

<E vabbene> risponde <Ci vediamo domani mattina allora>

La saluta con la mano anellata e si dilegua il più velocemente possibile, sperando di non aver fatto arrabbiare troppo il duo di malinconici.

E' sollevato per essere riuscito a fare dei piccoli passi avanti.

Magari Carola potrebbe tornare anche domani.

Carola e LuigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora