Capitolo 8

640 31 4
                                    

Sabato.

"Piccola, stasera allora cos'hai deciso?", mi fece Luke dandomi un mezzo abbraccio e un bacino sulla guancia "Verrai?"

Sorrisi arrossendo un po' "Non lo so.. A te non offende se probabilmente non verrò?"

"Ma secondo te! È solo che mi manchi.. Ellen.. E volevo passare del tempo con te", mi disse fermandosi davanti a me sull'entrata della classe.

"Anche a me manchi.. Ti chiamo io, oggi pomeriggio, okay?", dissi cercando di farlo andare via.

Sorrise. "Come vuoi", si avvicinò a me, e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra.

E andò via. Io entrai in classe e vidi Christian seduto al suo banco vicino al mio, con le labbra serrate. Mi sedetti "Ehi"

"Vi siete rimessi?", chiese diretto.

Scossi la testa "In verità non lo siamo mai stati.."

"Non sembrava così", disse prendendo il pennarello nero e iniziando a scarabocchiare sul quaderno.

"E' lui che.. Va be non devo darti spiegazioni", tagliai corto togliendomi la giacca.

Fece spallucce, e mi guardò stanco. "Ci vai stasera?". Mi chiese d'un tratto.

"In verità delle mie compagne di classe mi avevano chiesto di andare ad una festa in discoteca.. Ma non credo andrò con loro..", dissi malinconica.

"Se vuoi vengo con te, alla cena", propose schietto e sereno.

Risi "Tu cosa?"

Mi guardò perplesso "Non ho detto nulla di sbagliato"

"Tu vai in discoteca?", chiesi facendomi venire in mente un'idea.

Annuì, ed io continuai "A mezzanotte vengo da voi.. Così almeno siamo tutti contenti"

"Davvero?!", chiese sorpreso.

Annuii "Mi rifiuto di stare con loro", e risi.

"Batti il 5, amica", disse prendendomi la mano e battendola contro la sua.

Ed io risi, per la prima volta, spensierata.

Passai il pomeriggio a pensare a come andarmene da casa Thomas quella sera.. Potevo contare sulle mie amiche per venirmi a prendere, oppure meglio ancora se ce ne fummo andati prima sarei potuta andare via senza problemi.. Dovevo soltanto avere fortuna.

Misi un vestito verde smeraldo per andare alla cena a casa di Luke, e lui per tutto il tempo fu carino con me.. Bacini.. Carezzine.. Paroline dolci.. Tutte cose che fino a qualche settimana fa mi avrebbero fatto impazzire ma ora.. Ora vedevo Luke come un amico, e nonostante la mia freddezza, lui proprio non capiva che tra me e lui non ci sarebbe stato futuro.

Passavo molto tempo con Christian, a scuola era un continuo battibeccare.. E qualche pomeriggio lo aiutavo a tirarsi su in qualche materia.. E finivo il mio "disegno" sul suo muro, sapete quello con la bomboletta rossa? Eravamo amici, a modo nostro, ma eravamo amici. Da quella sera al parco, lui non provò più ad entrare nella mia vita.. E ne fui sollevata, ma un po' mi faceva pensare se la nostra era solo un'amicizia superficiale.. Se aveva gettato la spugna.

Christian era un uragano, davvero. Era molto particolare.. A volte.. Diciamo che.. "Allora, Ellen, Luke mi ha detto che state riprovando a stare insieme, è la verità?", mi chiese la signora Thomas

Sussultai dai miei pensieri, e pensai a cosa rispondere.. Luke ed io non stavamo riprovando affatto.. Era una sua menzogna.. E mi dava fastidio che andasse in giro a raccontare queste cose "Beh.. Siamo amici", dissi con un filo di voce.

"Ora Ellen si è messa a dare ripetizioni a McDonald, mamma, lo conosci? Il mio ex compagno di classe.. Quel drogato", fece Luke.

Mary, la madre di Thomas strabuzzò gli occhi "Oh mio dio tesorino, no per favore allontanati da quel ragazzo! Ti porterà solo sulla cattiva strada! È già stato bocciato 2 volte.. Per favore lascialo perdere, è quello che oseremo chiamare il ragazzaccio di turno"

Mi si mozzò il fiato, non potevano parlare così di Christian.. Loro neanche lo conoscevano! "Christian è fatto a modo suo, ma non è un cattivo ragazzo.."

"Non è seguito dai genitori, è facile perdere la via", disse il signor Thomas.

"Christian è una persona in gamba, davvero, so che possiamo parlare così solo per dei voti ma.. A volte credo che i voti non dovrebbero ricalcare quello che siamo", dissi fiera.

Luke rise "Sì ma con dei voti che messi insieme fanno 5 non credo che ti accettano in nessun college, tesoro"

"Potrebbe avere successo in altri campi, non per forza le persone migliori sono quelle che si laureano con 110 e lode!", sbottai.

Derek, doveva dire la sua, come se non bastasse "Mia figlia a volte non sa quello che dice", mi lanciò un'occhiataccia "Christian McDonald per noi conta meno di una briciola di pane, e per la società non conterà un quarto della popolazione"

Lasciai andare questo boccone amaro, e controbatto "Per fortuna che non siamo tutti uguali", risposi alla sua occhiataccia.

Quella conversazione mi rovinò la serata, continuai a mangiare senza rispondere più a nessuna provocazione.. Mi venne quasi il disgusto quando Luke tentò di baciarmi quando ce ne dovevamo andare.

Che cosa mi stava succedendo?

Mi arrivi dritto al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora