Cominciai a sudare freddo "Ehm.. Io.. Stavo ripulendo, e i vetri mi hanno tagliato"
Era la verità, solo che non stavo ripulendo, Derek mi aveva sbattuta contro la vetrina.
"Sicura?", mi chiese ignettandomi una bella dose di occhi azzurri
Annuii "Sicura, stai tranquillo, va tutto bene"
Si staccò da me e andò a prendere la giacca, come se non fosse successo niente "Oggi rompiamo un po' le regole, perfettina", mi disse facendomi l'occhiolino.
Saltai sul posto per l'eccitazione battendo le mani "Non vedo l'ora! Che si fa?"
"So che stasera c'è un party qui vicino, a casa di amici di amici, ti va di venire?", mi chiese sistemandosi la felpa sotto la giacca.
Tentannai "Che genere di party?"
Rise "Una festa, Ell, schiuma.. Alcol.. Musica.. Mai stata?"
"Facevi prima a dire che si va in discoteca", dissi tirandogli una pacca sulla schiena. "Usciamo?"
Mi diede una pacca sul sedere "Non è la stessa cosa, stronzetta"
Uscimmo, e decidemmo di fare un giro a piedi al parco, lui si fumò due sigarette ed io gli raccontavo di Candice "Allora ti va di uscire con lei si o no?"
Scosse la testa "Nah, troppo comune"
Scoppiai a ridere "Dimmi una ragazza che ti va bene che te la porto"
Mi guardò malizioso "Una che abbia il tuo sedere"
"Edizione limitata", dissi fiera.
Fece finta di esser frustrato "Cappero! E come faccio?"
"Te ne farai una ragione", sentenziai seduta sulla panchina a testa in giù.
Christian mi guardò con un sorriso tenero "Mi abbracci?"
Scossi la testa "So già come finiscono i tuoi abbracci"
"E quindi?", scavò lui "Se non ti piacessi potresti anche rifiutarmi, ma non lo fai"
Arrossii appena guardandolo "Chi ha detto che mi piaci?"
"Tutti", rise.
Mi tirai su a sedere e lui mi prese tra le braccia abbracciandomi e dandomi dei bacini sulla guancia "Almeno un po' ti piaccio?"
Ridacchiai "Forse"
"Che ci vuole a dire solo sì? Voi donne!", disse continuandomi a coccolare.
"Non ho mai avuto una storia seria, a parte all'asilo.. E non lo so", ammisi.
Mi prese in braccio come se fossi una bambina, strofinando il suo naso contro il mio freddo "Poco poco ti piaccio"
Mi coprii il viso con le mani dalla vergogna "Non sono una preda facile"
Mi diede tanti bacini lungo il viso "Prima o poi mi urlerai che sei innamorata di me, è una promessa"
Annuii poco convinta "Se lo dici tu", dopodichè mi alzai "Christian.. Mi fai un favore?"
"Dimmi", disse alzandosi anche lui.
"Stasera non mi va di andare alla festa ma.. A casa non voglio tornarci", dissi piano piano.
Mi guardò comprensivo "Vuoi stare da me? Ordiniamo una pizza e giochiamo al karaoke?"
Mi venne il magone "Sì, per favore"
Si avviò verso la strada di casa, quando io lo chiamai "Christian!"
Si girò "Dimmi"
Allargai le braccia "Mi abbracci? Ho bisogno di un tuo abbraccio", ripetei le sue parole
Sorrise, e venne da me buttandomi le braccia intorno alla vita stringendomi a se. Ed io chiusi gli occhi, e le parole mi uscirono da sole "Spero che se un giorno la nostra amicizia finirà male, tu non ti dimenticherai dei nostri abbracci"
Mi accarezzò i capelli "Sarà la parte che ricorderò come la più bella di tutte"
"Sei il mio unico amico su cui posso contare, e tu non immagini quanto io sia complicata..", dichiarai con il magone.
Mi accarezzò la schiena "Tutti abbiamo un lato oscuro, ma io non ti lascio, sono sempre qui"
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Mi arrivi dritto al cuore
RomansaSi chiama Christian McDonald, il nuovo ragazzo della classe di Ellen; bocciato al quarto anno, Christian sembra proprio che in quella scuola non ci voglia stare. A lui piace disegnare, scrivere testi e divertirsi. Non a caso è considerato uno dei r...