Capitolo 22

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Christian non si fece vedere a scuola per una settimana, e ogni volta che cercava di chiamarmi io non rispondevo ignorandolo di continuo. Mi faceva male che la nostra amicizia si era trasformata in una cosa così, non doveva finire in questo modo.. Una piccola parte di me desiderava Christian più che mai, mi mancava tutto di lui, dalla cosa più piccola ai momenti più intimi, ogni cosa di Christian sentivo che mi apparteneva e che ora che lo avevo lasciato andare volevo a tutti i costi che tornasse. Ma d'altronde io sono fatta così, ho sempre fatto così con tutti; prima mi affezionavo, poi facevo soffrire e allontanavo da me. Ho sempre allontanato tutti da me perché non scoprissero mai al cento per cento chi era Ellen Castell. Ma ora che Christian era uscito dalla mia vita.. Lo rivolevo indietro.

Un giorno, passai con le cuffie nelle orecchie spente davanti ad una piadineria, e vidi da lontano Christian e Kyle che stavano parlando. Mi fermai ad ascoltare come una pettegola da dietro un muro "Ti manca?", chiese Kyle.

Christian per qualche secondo non rispose ma poi disse sommesso "Anche se mi mancasse a lei non fa nessuno effetto.. Quindi a che serve star male per lei? È stato bello conoscerla.. E mi ero promesso di non starci male ma.. Ellen mi ha voluto tagliare fuori dalla sua vita, e io devo accettarlo. Anzi, credo che lo sto già accettando.. Questa sera ho un appuntamento con Candice"

Usciva con Candice.. Kyle sospirò "Fossi in te non mi darei ancora per vinto, sei il mio migliore amico, ti conosco bene"

Sospirò anche Christian "Le ho provate tutte.."

L'amico gli diede una pacca sulla spalla "Fai qualcosa per lei di speciale, da quello che mi hai raccontato nessuno le  ha mai fatto capire quanto tiene a lei"

Mi scese una lacrima, nessuno mi aveva mai fatto capire niente.. Aveva ragione Kyle. Christian si passò una mano tra i capelli "Ormai è finita, lo ha voluto lei"

Decisi che non volevo più ascoltare, accesi la musica e andai a passo spedito verso casa.  L'ho voluto io, era la verità, ma lui mi mancava tanto, anche solo come amico. Chiamai Sasha, e gli dissi che questa sera sarei andata con lei in discoteca. Avevo bisogno di distrarmi, e non pensare a lui.

Tornai a casa come uno straccio, e Derek era sul divano "Dove sei stata stronza?"

Mi asciugai il viso bagnato "In biblioteca, dovevo prendere dei libri per la scuola"

Lui si alzò, ed io mi sentii tremare le gambe, non poteva farmi del male anche lui "Perché piangi?". Mi chiese preoccupato.

Rimasi sorpresa a sentirgli dire quella frase, Derek stava bene? "Ti è mai importato di me? No. Dovrebbe importartene adesso?"

Mi guardò "Mi è sempre importato di te, solo che certe volte ti comporti male"

Scossi la testa "Ora non fare la parte del patrigno premuroso perché non ti si addice per niente"

Tornò ad essere minaccioso, e mi spinse via andandosene in cucina "Questo è il ringraziamento, sei solo una stronza"

Misi un paio di shorts e un top striminzito, truccandomi pesantemente e completando il tutto con un paio di scarpe altissime rosa.  Salii in macchina di Sasha e lei per poco non ebbe un colpo "Ellen sei davvero te?"

Risi "Muovi il culo a partire, che stasera non ne ho per nessuno"

Quando arrivammo al locale, ordinammo subito 2 drink ciascuna, e subito dopo andammo in pista a ballare. C'era un sacco di gente, e l'occhio mi cadde proprio su.. Christian e Candice. Insieme. Sui divanetti. Lei gli stava baciando il collo. E lui sembrava molto compiaciuto. Ah sì? Stavano così le cose? Perfetto. Anche io quella sera avevo proprio voglia di divertirmi.

Così quando sentii un ragazzo dietro di me che voleva ballare con me, non mi feci scrupoli ad avvolgergli le braccia al collo e strusciarmi contro di lui. Era un bel ragazzo, alto, biondo, occhi verdi, aveva una t shirt bianca e dei jeans neri. Ad un certo punto si avvicinò al mio orecchio e mi disse "Sei davvero bella, ti ho visto quando sei entrata, e sono immediatamente venuto a prenderti"

Sorrisi e risposi "Anche tu non scherzi tesoro"

Mise una mano sul mio sedere, e si avvicinò alle mie labbra, premendo le sue con decisione. Lo accolsi in un bacio profondo e sensuale, era proprio bello divertirsi senza pensare alle conseguenze. "Questi pantaloncini dovrebbero essere illegali", mi disse ad un certo punto.

Risi e lo condussi per mano su una poltrona, dove non si fece problemi a venirmi addosso baciandomi come se la gente attorno non esistesse. Mi accarezzò le gambe baciandomi lungo il collo fino a quando il tessuto del top iniziava a coprirmi la pelle. Mentre lui mi coccolava, io guardavo la gente ballare, e rimasi basita quando vidi gli occhi di Christian a pochi metri su di noi, al suo fianco Candice non sembrava essersene accorta. Sembrava deluso dal mio comportamento con questo sconosciuto, ma d'altronde anche io ero delusa dal suo. Il ragazzo su di me se la prese con il mio orecchio mordicchiandomi il lobo, muovendo i fianchi contro di me. E sotto lo sguardo di Christian, chiusi gli occhi e mi avventai sul collo del ragazzo lasciandomi andare.

PUNTO DI VISTA DI CHRISTIAN

"Te lo avevo detto che era una troia", fece Candice vedendo il mio sguardo dove era rivolto.

Mi tolsi le sue mani di dosso "Non è per niente una troia"

"Chris.. Guardala. Avvinghiata a quel tipo"

Mi alzai dal divanetto, pronto a fare fuori quel pezzente che stava divorando la mia Ellen.

Mi arrivi dritto al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora