Capitolo 20

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Due giorni dopo la festa a casa di Kyle, a scuola ormai le ragazze mi guardavano dall'alto al basso, e tutti quanti sappiamo perché; ormai ero diventata -La puttana fissa di McDonald- solo perché qualcuno avrà messo in giro la voce che lo avevamo fatto a casa del suo amico nella taverna, ma non riuscivo a capire chi fosse stata questa persona tanto intenzionata a farmi del male. Fino a quando un giorno andando a prendere qualcosa alle macchinette con Candice, qualcosa dei suoi discorsi mi colpì in maniera strana  "Ha baciato bene Christian quando dovevi baciarlo a casa di Kyle?"

Risi "Era solo un gioco.."

Mi guardò male "No.. Si vedeva che godevi nel vedermi soffrire.."

Smisi di ridere, Candice aveva capito qualcosa "Non l'ho fatto per farti un dispetto"

Esplose "Ah no?! Allora perché diamine te lo porti a letto?!"

Rimasi paralizzata "Non crederai anche te a questa storia, credevo fossimo amiche"

"Non sono amica di una che credevo amica! Sapevi che volevo provarci con Christian e te lo sei fatto ancora! Prima baciandolo davanti a me, e poi sul divano in taverna! Vi siete fatti un succhiotto a vicenda e te sembravi.. Dio cosa sembravi!", disse isterica.

Io abbassai lo sguardo "Scusa.. Non pensavo che.."

Continuò "Tu non pensi mai a niente", poi iniziò a camminare avanti e indietro "Ho saputo che Christian si è dichiarato e tu lo hai respinto! E poi te lo fai?! "

"Tu non sai come stanno le cose tra me e lui..", provai a spiegare l'inspiegabile.

Mi puntò il dito "No! Ellen! Sei te che da quando hai iniziato a frequentarlo sei diventata una stronza patentata!", finì andandosene a grandi passi.

Mi vennero le lacrime agli occhi, davvero ero diventata una stronza? Davvero ero egoista come mi aveva lasciato intendere? Io sinceramente non pensavo che Candice ci tenesse davvero così tanto a Christian.. E tu non pensi a come tieni a Christian? Mi disse la mia vocina interiore. Io non sapevo cosa provavo per Christian.

Lo volevo vicino a me.. Ma non ero pronta a farlo entrare nel mio mondo, e se Derek lo avesse scoperto? Se Christian avesse scoperto Derek? Lui non si sarebbe fatto scrupoli a prendere a calci il mio patrigno.. E sarei stata ancora una volta picchiata da lui perché mi ero fidanzata con uno che non era Luke Thomas, certamente.

Ma se volevo veramente Christian, dovevo fregarmene di tutto..

l'unica cosa che mi dispiaceva è che avevo litigato con Candice.. La mia migliore amica.. Che non sapeva niente di me, ottimo, direi.

Ero al parco, seduta su una panchina, con una sigaretta tra le dita. "Ehi", sentii Christian dietro di me.

Mi voltai e lo vidi preoccupato "Ciao", risposi cercando di sembrare come se non avessi pianto

Si sedette vicino a me e mi mise una mano sul ginocchio "Mi dispiace, per tutto quanto", fece abbattuto

"No non sei tu a doverti scusare..", mormorai. "Candice ti ha detto qualcosa?"

Annuì "Mi ha detto che avete litigato stamattina.. Per colpa mia"

Feci un tiro "Colpa mia, ha ragione, sono diventata una stronza patentata", mi asciugai gli occhi "E sto illudendo anche te, e ti giuro che mi sento malissimo"

"Non mi stai illudendo", fece scuotendo la testa.

Tirai su col naso "Invece sì Christian.. Ti sto dando false aspettative.. "

"Stai solo facendo quello che ti senti!", disse convinto.

Spensi la sigaretta e presi la testa tra le mani "Christian non devi stare ai miei ordini.."

"Ma non è stare ai tuoi ordini! Tu mi piaci! Come devo dirtelo?! In turco?!", disse sofferente. "E non me ne frega niente di quanto tempo dovrò aspettare se il risultato è stare con te"

Mi misi a piangere "Io non sto con te non perché non voglio, ma perché non posso.. Credimi.."

Si alzò e si passò una mano tra i capelli passeggiandomi davanti avanti e indietro "Spiegami perché non puoi"

Scossi la testa "Non posso.. Scusami tanto". Mi misi le mani davanti al viso e piansi silenziosamente singhiozzando "Arrabbiati con me e vai via, così la rendiamo più facile"

Sospirò e si inginocchiò di fronte a me, cercando di togliere le mani dal mio viso "Non voglio andarmene via da te"

Mi sentii umiliata a piangere con lui presente, non dovevo mostrargli quel lato  "Perché non sei come gli altri? Tutti si sono mostrati sempre arrabbiati e se ne sono andati dicendomi che ero una stronza e una troia.. Perché tu non ti arrabbi con me? Non capisci che ti sto solo usando?"

"E' una tattica per farmi andare via quella che tu mi stai usando? Tesoro, quando lo capirai che non sono come gli altri? Io non so perché tu non ti fidi di me, ma non te ne faccio una colpa.. Sarò sempre qui se vorrai parlarmi", mi disse poggiando la fronte sulla mia.

Alzai lo sguardo e ci guardammo per un po' e dissi la frase che mi fece più male in assoluto "Per me sei come gli altri, sei stato solo un ragazzo, quindi non sperare in un futuro con me perché io non sento niente per te, niente"

Mi arrivi dritto al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora