Capitolo 23

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Ad un certo punto vidi tra l'oscurità del locale una figura venire verso di noi, era Christian, e non sembrava molto felice. Si fermò a pochi centimetri da me e mi tolse il ragazzo di dosso con un movimento rapidissimo. Il ragazzo urlò "Ma che cazzo fai?! Sei normale?!"

Christian era scuro in volto "Senti vattene, prima che ti riduca in stracci"

"Hai qualche problema? L'ho trovata prima io questa tipa", fece lui indicandomi.

Christian gli sferrò un pugno "Te lo ripeto una volta, vattene, questa tipa è la mia tipa"

Mi sentii in imbarazzo, mi alzai e mi parai davanti a Christian "Che diavolo stai facendo? Fermati!"

Il ragazzo si massaggiò il punto colpito "Allora tienitela stretta se non vuoi che facci la troia con gli altri", disse andandosene.

Rimasti soli, Christian mi guardò "Che diavolo stavi facendo tu con quel tipo!"

Sbuffai "Oh Christian! Io devo vedere te che ti fai Candice e io non posso vivere più?!"

"Non mi stavo facendo Candice", rispose sospirando. "E poi io la conosco! Tu no!"

Risi "Non venirmi a fare discorsi da prete McDonald, devi contenere le tue voglie di prendere a pugni chiunque!"

"Tu. Sei. Mia", mi disse scandendo ogni parola prendendomi per le braccia.

Io mi dimenai "Scordatelo"

Si mostrò divertito e mi prese in braccio portandomi fuori dal locale sotto gli occhi arrabbiati di Candice . Io urlavo "Dove mi stai portando?"

"Sei un fiume in piena stasera Ell!", mi caricò in macchina e si diresse in giro per la città "Andiamo un po' a chiarire le cose"

Incrociai le braccia "Sei un maniaco", scalciai e lo minacciai di tirargli una scarpa in testa.

Si fermò al solito parco dove andavamo sempre, e prendendomi in braccio mi fece sedere su una panchina "Sfogati. Dai! Urla!"

Mi tolsi una scarpa e gliela tirai sul petto forte "Tu non sei nessuno per dirmi chi devo portarmi a letto!"

Rise "Continua. Anche l'altra!", disse prendendo in mano la scarpa rosa che gli avevo lanciato.

Non ci pensai due volte ad eseguire l'ordine, urlai "E non ridere che sono davvero arrabbiata!"

"Non hai nient'altro da tirarmi?", mi chiese guardandomi a braccia conserte con le scarpe in ogni mano "Quei pantaloncini magari"

Scesi dalla panchina e cominciai a tirargli pugni sul petto sperando di fargli male, ma non ci riuscii, non lo spostavo di un centimetro, avevo il respiro affannoso "Sono molto arrabbiata con te!"

Annuì ridacchiando "Ed io sto aspettando che ti calmi per prenderci a baci"

Mi fermai guardandolo male "Che cappero hai detto?"

"Tu mi prendi a pugni, io ti rispondo prendendoti a baci", mi disse guardandomi dritto negli occhi. Quando vide che ero in silenzio pietoso mi rispose "Che c'è? Stai aspettando che ti baci?"

Diedi un urlo di 1000 emozioni, e ripresi a picchiarlo invano "Sei uno stronzo!". Realizzai che ero senza scarpe e cercai di recuperarle "Dammi le mie scarpe"

Se le nascose dietro la schiena ridacchiando "Ma neanche se mi paghi"

Mi arrabbiai ancora di più, mi stava prendendo in giro. Saltai sulla panchina e gli tirai il ciuffo dei capelli forte, che lui non poté far e a meno di gemere "Ellen i capelli no!"

"Sei uno stupido! Voglio le mie scarpe!", feci dandogli dei pugni sul petto "Ti fai picchiare da una ragazza? Grande e grosso e non reagisci? Che pena mi fai!"

Lui a quelle parole mi caricò in spalla prendendomi dalle gambe e mi portò in giro per il parco dandomi pacche sul sedere "Devi calmarti!"

Dimenai le gambe colpendolo più volte sul petto, e lui stufo mi allungò su un tavolo da picnic poco distante dalla panchina di prima , io mi misi a sedere e mi ritrovai con il respiro lungo "Io sono calma!", dissi stizzita.

Annuì ridendo "Lo vedo", poi mi incominciò a dare baci sul collo e sulla guancia entrando tra le mie gambe che attorcigliò attorno alla sua schiena.

Provai a respingerlo "Christian togliti!"

Scosse la testa "Te lo avevo detto prima che ti avrei preso a baci se non ti saresti calmata" disse continuando a coccolarmi.

"Per favore Christian vattene", supplicai. Sapevo che se continuava così avrei ceduto, e non dovevo.

Si fermò e mi guardò teneramente "Quando lo capirai che non me ne vado da te?!"

Mi arrivi dritto al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora