Capitolo 4 -2-

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"Posso avere 4 hamburger e una porzione di patatine fritte?", dissi al proprietario del chiosco alla partita di basket il giorno dopo. Le ragazze avevano deciso di rimanere a casa per poi andare a fare shopping. E i ragazzi, dato che ero l'unica ragazza, mi avevano preso come cameriera di turno. Bello eh?

Camminavo tra gli spalti pregando di non cadere a terra su qualche bibita rovesciata e di non far volare dall'altra parte del campo il pranzo che da sola mi ero ritrovata a portare. "Ellen ma perché sei così gentile? Sei un amore", mi fece Simon quando gli consegnai il panino.

Sorrisi "Per poco non mi prendevano per una pazza"

Tornai a sedermi vicino a Christian e gli diedi il suo panino "Neanche a ringraziarmi tu, insensibile"

Lui mi guardò per qualche secondo, poi mi diede un bacio sulle labbra molto profondo "Ti basta questo?"

Intrecciai la mia mano nella sua e appoggiai la testa sulla sua spalla continuando a vedere la partita, quando terminò con la vittoria della nostra squadra, ci incamminammo con la macchina verso casa. "Stasera stiamo a casa?", chiese Nic.

Kyle annuì guardandomi "Stiamo a casa a giocare a strip poker, così Ellen si spoglia e noi sbav..", si interruppe quando Christian gli lanciò un'occhiataccia "E dai amico scherzavo! Non dirmi che ora ti metti a fare il santo!"

Christian rispose seccato "No, amico, mi da solo fastidio che fai sempre certe allusioni alla mia e sottolineo mia ragazza"

La discussione si fermò lì per fortuna, scendemmo dall'auto e mangiammo insieme alle ragazze qualche stuzzichino per cena.

"Gioco della bottiglia?", propose Sasha ad un certo punto.

Christian si alzò dal divano "Io non gioco, e neanche Ellen"

"Perché?", lo guardai sorridendo dal basso.

Candice rise "Questa brucia!"

"Perché non la rivisitiamo? Facciamo così. Chi tocca la bottiglia deve fare o un obbligo o rispondere ad una domanda, o bere il contenuto della bottiglia", dissi io per non trovarmi esclusa.

Diana annuì "Ci sta! Dai! Mettiamoci in cerchio"

La prima domanda fu per Candice, che scelse verità da Simon "Andresti mai a letto con uno sconosciuto?"

Lei rise "Se lo sconosciuto è figo quanto Christian e Kyle assieme perché no"

Toccò a Christian. Domanda da Diana. "Dì una cosa che sai solo tu di Ellen"

Lui ci pensò un po' guardandomi fumare una sigaretta e poi rispose trattenendosi dal ridere "Ha una minuscola voglia in mezzo alle gambe, sulla destra"

Kyle gli diede una pacca sulla spalla "Chissà come l'hai scoperta eh Chris!"

"Vai a cagare", rispose lui.

Dopo 1 ora eravamo ancora a giocare, e.. Più o meno ubriachi. Quando sentii una cosa che mi fece rabbrividire. "Chris. Obbligo. Bacio a Candice"

Rimasi a fissarlo sperando che non si alzasse, e lui colse il mio sguardo facendo spallucce "Dai Ell è un gioco!"

Mi alzai e andai a prendere una lattina di birra, sperando che mi seguisse. Ma non lo fece. Andò da Candice, prese il suo volto tra le mani e.. La baciò. "Ma vaffanculo", dissi buttando la birra appena aperta nel pattume e uscendo fuori in giardino.

Christian mi rincorse "Ehi aspetta, Ellen"

Mi girai "Erano troppo belli questi due mesi per continuarli!"

"E' solo un gioco!", si scusò lui.

"Allora perché quando mi hanno proposto di farmi toccare le tette da Kyle ho rifiutato bevendo la bottiglia?! Forse perché sono fedele, mai sentita questa parola?", dissi furiosa.

Rise "Mica me la sono portata a letto, e dai tesoro anche io allora dovrei essere geloso di te!"

Avevo addosso la camicia di jeans di Christian. "Certo però te la sei baciata come si deve!"

Mi venne ancora più vicino, mi prese in braccio, e si stese sull'erba portandomi con sé. Si mise sopra di me e mi baciò il collo "Bacio meglio te, lo sai?"

Mi venne un brivido, non poteva farmi cedere così. "Chi lo sa?"

Si avventò sulle mie labbra baciandomi meravigliosamente "Lo so solo io tesoro"

Gli tirai un calcio "Vaffanculo"

"Dai Ellen!", piagnucolò. Prese a farmi il solletico "Non mi costringerai vero?"

Sapeva quanto mi rendeva impotente il solletico.  "Christian smettila"

"Domani è il tuo compleanno, lalalala", rise ricoprendomi di baci. "Ed io non ti ho ancora preso il regalo"

"Vantati", feci sospirando. "Mi lasci andare?"

Mi spostò sopra di lui prendendomi dal sedere "Questo sederino che io adoro troppo, come farei senza di lui?"

Feci il broncio "Vai da quello di Candice"

Sospirò e sbuffò allo stesso tempo. Mi diede un milione di baci lungo tutto il viso e il collo "Voglio solo te piccina, devo mettermi in ginocchio?"

Mi alzai frustrata, e tornai dentro "Ho bisogno di tempo, non sono una marionetta"

PUNTO DI VISTA DI CHRISTIAN.

Sono uno stronzo.

Sono uno stronzo.

Per favore fa che domani riesca a rimediare tutto..

Sono uno stronzo che non pensa mai alle conseguenze.

Mi arrivi dritto al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora