Capitolo 8 " La festa"

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Alle 8 puntuali, io e Mia, scendiamo giù e ci ritroviamo Richard pronto a partire dopo averci salutato cordialmente.

20 minuti più tardi arriviamo al luogo in cui si svolge la festa, più che un locale o qualcosa del genere sembra essere la casa di qualcuno e quindi decido di rivolgermi a Richard per chiederglielo.

"Ma di chi è questa villa" chiedo.

" Dei genitori di Linda" quella ragazza ancora non l'ho conosciuta bene ma non mi sembra cattiva come le altre due.

Ci addentriamo nella folla e poco dopo raggiungiamo il tavolo in cui sono seduti tutti.

" Ma è proprio vero allora che chi non muore si rivede" mi saluta in questo modo Samantha.

" Si hai ragione rossa, per tua sfortuna non sono ancora morta" nel frattempo saluto gli altri e mi siedo, ma Samantha non ne vuole proprio sapere di lasciarmi stare.

"Non ti spogli?, per caso da sotto i vestiti ti metti dei corsetti per far risaltare le forme" dice ridendo, magari fosse così, ho solo paura di essere giudicata per la mia cicatrice, visibile anche ad una persona non dotata di vista. Io però non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno e quindi già so cosa dirò se mi chiederanno.

" Lo so che non vedi l'ora di vedermi mezza nuda rossa, ma contieni questo tuo entusiasmo" detto questo inizio una sorta di spogliarello sotto lo sguardo attento di tutti e della mia migliore amica che incita a continuare.

Mi alzo in piedi, mi sfilo prima il top facendo attenzione a non incastrarlo con i miei capelli, rivelando anche i miei tatuaggi. Uno in mezzo al seno, si tratta di una rosa rovesciata avvolta da un serpente, ma più che in mezzo al seno si trova un po' più giù ed è per questo che anche mettendo cose scollate non si vede. L'altro invece è una scritta appena sotto il seno precisamente sulla costola che dice: "Don't need nobody" ovvero "Non ho bisogno di nessuno".

A quel punto mi inizio a sfilare il pantaloncino rivelando un terzo ed ultimo tatuaggio, quest'ultimo si trova nella zona dell'inguine, infatti viene quasi coperto dal costume, si tratta di una fiamma piccola tatuata per coprire un'altra cicatrice che avevo in quel punto.

Dopo aver finito di sfilare i pantaloncini sento uno sguardo bruciarmi la schiena, provocandomi un brivido di piacere, non mi giro neanche perché so già a chi appartiene, è l'unico a farmi quell'effetto.

Nessuno fiata, decido quindi di parlare.

" Che c'è rossa, non scherzi più?" questo silenzio mi fa sentire giudicata, e decido di andarmene a prendere qualcosa da bere per scappare da quella situazione diventata insopportabile, però vengo seguita da qualcuno.

"Perché te ne sei andata?" mi chiede Karim, si mi ha seguita lui.

" Perché eravate tutti in silenzio" dico sbuffando

" Cosa hai dietro la schiena" l'unica domanda che non mi doveva porre, il panico inizia ad impossessarsi di me ma cerco di non darlo a vedere.

" Si vede così tanto?" domando nella speranza che mi dica di no

" In teoria no, però a quel tavolo ti hanno squadrata tutti dalla testa ai piedi e quindi sono sicuro che non sono l'unico ad essermene accorto" Ecco questo proprio non me lo doveva dire. Tuttavia decido di fare l'indifferente

"Comunque tranquillo, sono semplicemente caduta quando ero più piccola, ho sbattuto quella parte di schiena e mi è uscito il sangue quindi è rimasta la cicatrice" cerco di mascherare il panico che ho dentro di me.

Lui annuisce e quindi intuisco che se la sia bevuta.

"Vuoi bere qualcosa?" mi chiede e faccio segno di sì con il capo

Raggiungiamo il bancone degli alcolici ma prima che possa fare qualcosa una mano mi afferra il polso e mi trascina in un posto più appartato.

"Che cosa mi nascondi ?" è lui, il mio cuore a quella domanda fa un salto.

"Non nascondo nulla" rispondo in modo non del tutto tranquillo.

"Puoi prendere per il culo tutta questa gente, Karim, la tua amica, ma non me" mi inizio a mordere il labbro inferiore e inizio a giocare con le dita delle mani per il nervosismo.

"Ma cosa vuoi da me eh ? Un giorno prendi e mi chiami stupida ragazzina viziata, il giorno dopo mi chiedi perché mi facevo ma poi mi continui a trattare come spazzatura, oggi mi chiedi cosa ti nascondo" cerco di nascondere il nervosismo nella mia voce.

"Con me non attacca questa sceneggiata bambolina, voglio sapere come ti sei fatta quella cicatrice, e non mi venire da dire che sei caduta perché non è vero" nel frattempo mi continua a mantenere dal polso probabilmente per paura che possa scappare.

"Come fai a sapere tu che io sono caduta? l'ho detto solo a Karim" mi sta incuriosendo

"Diciamo che potrei esserti passato affianco nell' esatto momento in cui lo hai detto" dice con ghigno stampato in quella faccia che prenderei molto volentieri a cazzotti.

"Ok bene adesso già sai come sono andate le cose puoi credermi o meno, ma a me non interessa nulla" faccio per andarmene nel momento in cui mi lascia il polso, ma poi sembra ripensarci e mi afferra di nuovo

"Non giocare con me, so che quella cicatrice è dovuta ad una scottatura perché la tengo anche io, ma non ti preoccupare non mi interessa sapere un cazzo di te"
quello che dice mi lascia un attimo perplessa, ma mi riprendo subito

"Strano fino a qualche secondo fa mi pregavi di dirtelo" lo provoco io

"Non accadrà più" e se ne va, lasciandomi li da sola come feci io quella sera.

Prendo coraggio e ritorno da Karim

"Emily non ti trovavo più! ma dove sei andata" chiede quest'ultimo

" Si, ehm non ti ho visto più e sono andata a cercati da quella parte" dico io e lui annuisce

"Allora questo è il tuo cocktail, e poi voglio che mi racconti un po' di te. Perché ti sei trasferita qui" questo ragazzo ha una capacità di farmi domande non richieste impressionante

"Volevo solo cambiare aria e quindi sono venuta qui" rispondo io

"Senti qui c'è troppo rumore per parlare, che ne dici se una sera di queste uscissimo?" vorrei dirgli di no, ma sono tentata di dirgli di sì solo per ripicca nei confronti di Edward, anche se ancora non so perché voglio una ripicca nei suoi confronti, forse per come mi ha trattata? 

"Per me va bene, poi ci mettiamo d'accordo, adesso raggiungiamo gli altri ok ?" lui annuisce e ci incamminiamo

Appena arriviamo non mi sorprende vedere Edward che bacia contemporaneamente Samantha e Abigail, anche se provo un senso di schifo nei suoi confronti.

Il suo sguardo si impunta nel mio, mentre continua a farsi baciare e a palpare sederi a volontà, decido di distogliere lo sguardo.

"Vogliamo fare un altro giro di giochi" chiede Samantha a tutti ma so che ti riferisce a me.

"Bene bene vediamo a cosa possiamo giocare adesso..."


SPAZIO AUTRICE

Eccoci qui con il capitolo 8.
Preferite meno capitoli ma più lunghi o più capitoli ma anche più corti ?🤔

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