Capitolo 27 "La palestra"

8.1K 171 85
                                    


Emily

Mi prende per la mano ed usciamo di casa.
Sono ancora sconvolta dal fatto che lui sia qui, e dal fatto che io l'abbia perdonato, quando mi ero promessa e ripromessa di non farlo.

Ma con lui non riesco a non cedere, non so cosa mi succede quando lui è nei paraggi ma sento il mio cuore battere il doppio di come batte normalmente.

Quando ho aperto la porta, sono rimasta allibita, lui era l'unica persona che non mi aspettavo di vedere, inizialmente volevo chiudergli la porta in faccia ma mi ha iniziato a parlare con quel tono di voce così seducente che non ho resistito.

Forse passerò per incoerente, è vero, lo sono, forse non avrei dovuto perdonarlo, ma quando mi ha raccontato ciò che era successo con Samantha era così maledettamente sincero, e io ci credevo, gli credevo cazzo, perché coincideva tutto con quello che mi ha detto, non ha negato di averla baciata e certo se l'avesse fatto tutta la sua credibilità sarebbe scomparsa, ma l'ha fatto per me, per sapere dove stavo per venirmi a salvare, avrei preferito che l'avesse fatto in un'altro modo o che non l'avesse proprio fatto perché non volevo metterlo in pericolo, però mi accontento.

Sentire le sue labbra su di me dopo tutto quel tempo, mi ha fatta davvero risvegliare, e mi ha anche fatto riprendere la luce che non possedevo di più da tempo ormai. Ho interrotto tutto quello che stava per accadere tra di noi per andare in palestra, ma non perché volessi andare in palestra davvero, ma perché sapevo che sarebbe voluto venire anche lui e io voglio farlo ingelosire come non mai per fargli capire cosa si stava per perdere.

"Bambolina davvero? Hai questa macchina del cazzo e non la moto qui" si la moto l'ho lasciata da te cretino.

"Hai qualche problema, per caso ?" chiedo e lui sbuffa.

"Si ho due problemi. Il primo è l'idea di questa palestra con questo personal trainer. Ma hai ragionato quando hai deciso di prenderlo?" penso non ci sia neanche bisogno che io faccia qualcosa per farlo ingelosire.

"Volevo un personal trainer, e questa palestra non offre nessuna donna che ti possa seguire, quindi non vedo dove sia questo problema"
Perché è vero ho provato anche a chiedere di una donna, per il semplice fatto che mi sarei sentita più a mio agio, ma non c'erano.

"Emily, mi da fastidio che ti debba toccare in posti non desiderati"mi dice.

"Non mi toccherà da nessuna parte" o forse per farmi vedere gli esercizi si ma non lo dico, me lo tengo per me questo.

"Quando saremo lì ne riparleremo. Il mio secondo problema è che volevo la moto perché sù quest'ultima, tu sei completamente attaccata a me oppure sei su di me, dipende da che posizione preferisci~ mi fa l'occhiolino~ invece in macchina no, e io voglio il contatto con te perché Emily, mi sei mancata, da morire"
Senza neanche pensarci mi avvento su di lui e lo bacio come se fosse il nostro primo bacio, voluto, desiderioso e passionale.

Lo prendo per mano e lo porto in macchina senza fare storie , appena sale e mette in moto partiamo seguendo le mie indicazioni per raggiungere la palestra.

La sua mano subito agguanta la mia coscia in una presa possessiva lasciandomi quasi il segno rosso, inizia a salire sempre più sù e io non posso fare a meno di ansimare, fino a quando non arriva al bordo del mio pantaloncino della nike e infila una sua mano all'interno.
La mia mano invece si sposta sul cavallo dei suoi pantaloni, lui subito si irrigidisce al mio tocco e noto che è duro anche lì sotto, quindi inizio ad accarezzarlo al di sopra del tessuto.

"Cristo Em." impreca quando sto per sbottonargli i pantaloni.

Vengo interrotta dal suono del mio cellulare.

You & me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora