Dopo una settimana.....
Emily
Sono passati 7 giorni da quando sono tornata di nuovo qui, 7 giorni in cui non lo vedo e non lo sento, ed era proprio ciò che volevo,ovvero, che lui non venisse a cercarmi e non venisse a parlarmi perché mi avrebbe solo complicato ulteriormente le cose.
Le uniche persone che ho sentito in questi giorni sono state, Liam, Linda che ogni tanto mi mandava messaggi vocali in c'era Richard che mi salutava ed infine Thomas che sta ancora aspettando che io torni per il ballo che ho lasciato in sospeso.
Dopo aver passato i primi due giorni qui in lacrime, tra barattoli di nutella finiti e pacchi di biscotti, ho deciso il terzo giorno di andarmi ad iscrivere in palestra, principalmente per non pensare a lui e quindi distrarmi dai miei pensieri e oggi sarà il mio primo giorno, ho preso un personal trainer privato perché ho bisogno di conversare con qualcuno mentre faccio palestra e poi devo essere seguita.
In questi giorni che sono stata qui ho scoperto che anche Mia è tornata a New York dopo quell'evento, l'ho vista camminare al parco insieme alla mamma e per fortuna non mi hanno vista.
In questo momento sto facendo la colazione dato che è appena mattina, ma ho ricevuto una chiamata abbastanza strana, da un corriere che mi deve consegnare un pacco anche se io non ho ordinato nulla, aveva anche una voce familiare. Mi ha chiesto di dargli l'indirizzo di casa mia, e per quando avrei voluto non darglielo, mi sarebbe dispiaciuto venire a sapere che poi era veramente un corriere e io chissà dove l'avevo mandato, quindi gli ho dato il mio vero indirizzo.
Stamattina per fortuna o per sfortuna non ho nulla da fare, quindi mi rimetto nel letto a dormire, anche perché è l'unica cosa che mi riesce bene, potrei considerarlo un mio sport personale.
Edward
Adesso sono in aeroporto a prendere il primo volo disponibile per New York. I primi giorni in cui lei non c'era non connettevo più il cervello, mi sono ubriacato talmente tanto che anche il mio fegato ha iniziato a chiedere pietà, ma il pensiero che lei non ci fosse mi destabilizzava, sapere che se volevo andare da lei non potevo mi faceva uscire fuori di testa.
I giorni successivi invece mi sono rassegnato ed ho iniziato ad ascoltare il mio cuore, non sono andato subito da lei non perché non volessi ma perché volevo essere certo del fatto che per me oltre lei non esiste nessun'altra. Non chiedetemi come ho fatto a capirlo perché probabilmente potrebbe essere un'altra cazzata che ho compiuto da aggiungere alla lista nera, vi basta pensare che mi sono fatto mettere in una stanza piena di ragazze quasi nude e il mio pensiero ricadeva sempre su di lei.
Volevo far chiedere a Linda la via in cui lei abitasse per raggiungerla a casa ma sarebbe sembrato troppo strano insomma, che cosa doveva mai farci Linda con la via precisa di dove abita, quindi mi sono finto un corriere cercando di cambiare il più possibile la mia voce. Quando ha risposto al telefono mi sono un attimo bloccato, sentire la sua voce confusa e preoccupata mi aveva fatto diciamo agitare.
Finalmente è giunta l'ora di partire, non vedo l'ora di rivederla, probabilmente lei no ma non mi interessa starà zitta e mi ascolterà.
Dopo circa 6 ore di volo, arrivò a New York, fermo un taxi e gli indico la via che mi ha dato Emily, sperando che non me ne abbia data una sbagliata.
"Mi può lasciare qui"dico al tassista quando vedo il numero civico della sua casa. Pago ringrazio e scendo.
Sono in uno stato di ansia adesso ma mi faccio forza e busso al suo campanello.
"Chi è" chiede lei con voce impastata, possibile che questa ragazza dorma sempre.
Mi tappo il naso con la mano e parlo."Il corriere" rispondo e mi apre lei in tutta la sua bellezza, un pigiamino sexy che mi farebbe cadere ai suoi piedi e i suoi occhioni più azzurri del solito.
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You & me
Romance(IN FASE DI REVISIONE) Lei, Emily Williams, all'apparenza la ragazza perfetta, con il viso delicato e lo sguardo da cerbiatta quando serve, uno sguardo in grado da farti cadere ai suoi piedi e il fisico di una modella. Nessuno però sa cosa nasconde...