Capitolo 23 "Perchè mi fai questo?"

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Canzone consigliata: Another love, Hold on nella parte finale del capitolo.

Edward

Ed eccoci qui, mi ritrovo di nuovo qui, ad osservarla mentre dorme tranquilla sulla mia spalla. La sua faccia è finalmente rilassata come quella di chi ha dormito per ore e ore, e a me vederla così mi fa solo battere più forte il cuore che pensavo di non avere più.

Questa cosa che c'è tra di noi mi spaventa troppo, ho paura di fare la stessa fine di mio padre e non voglio, credo che se mai dovessi venire a sapere di un tradimento da parte sua  penso che mi ammazzerei, sapere che qualcun'altro ha baciato la sua bocca, che qualcun'altro le ha baciato il suo naso piccolino e alla francese, che qualcun'altro le abbia toccato il corpo, il seno, le gambe, i fianchi, la pancia piatta, il sedere e la sua  esile vita che sembra essere fatta a misura su di me. Non c'è la farei, non riuscirei più a stare tranquillo e da questa parte ho sempre compreso anche mio padre.

È per tutto questo che non so ancora se lasciarmi andare io con lei, o lasciar andare lei, e stavolta per davvero. Una cosa è certa, devo prendere una decisione al più presto, la bambolina non mi aspetterà per sempre, ha vent'anni e non può pensare ai capricci di una persona che dimostra di essere ancora un ragazzino dentro. Un ragazzino che ha paura dell'amore, perché la mamma aveva tradito il padre e il padre ormai dipendente dalla droga e alcolizzato fino al midollo lo picchiava.

È un discorso molto triste da fare dal momento che non posso fare a meno di lei, sento il mio cuore accelerare  ogni volta che so che lei è nei paraggi ma non posso fare a meno di pensare alle conseguenze di tutte queste azioni.

"Buongiorno Ed" si è svegliata, se dovessi prendere la decisione di lasciarla andare, la cosa che mi mancherà di più di lei sarà la sua voce impastata al mattino che mi da il buongiorno, il suo immancabile sarcasmo, i suoi baci e mozzichi e poi.. il suo profumo, lo riconoscerei tra mille, ho desiderato averlo sempre addosso da quando alla nostra gara con le moto lei mi lascio completamente esterrefatto dal suo cazzo di profumo che avevo proprio sotto il naso.

"Ei ma non mi merito neanche il buongiorno" mi risveglia dai miei pensieri.

"Certo bambolina, stavo pensando" le lascio un bacio tra i capelli, mentre lei subito si alza dalla mia spalla, sulla quale giaceva fino a due secondi fa e mi fissa cercando di capirmi e di leggermi dentro.

" A cosa stai pensando?" lo sapevo che me lo chiedeva.

"Nulla, scendiamo a fare colazione ?" dimmi di sì, dimmi di sì, non guardarmi così.

" A COSA STAVI PENSANDO ?" mi richiede in tono molto ma molto più minaccioso

"Al mio gatto"  What ?

"Al tuo gatto ?" ripete quasi incredula. Ho un gatto per davvero, ma non stavo di certo pensando al gatto, comunque sia annuisco nuovamente.

"Va bene andiamo a fare colazione" menomale, se sono gli ultimi momenti, voglio godermeli, voglio godermi ogni attimo, ogni carezza, ogni abbraccio e ogni contatto con lei.

" Mi porti sulle spalle? Per favore" mette il musetto e a me viene solo voglia di prenderlo a morsi e credo che dopo la colazione farò proprio così.

"Salta su scimmietta"mi abbasso alla sua altezza per farla salire su di me e solo quando sono certo che sia salita l'aggiusto per bene sulle mie spalle, mantenendola per le sue cosce che mi stanno stringendo la vita in modo possessivo.

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