Capitolo 20 "Ma che piacere"

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Emily

Dopo aver fatto colazione, Edward mi ha riaccompagnata a casa, inizialmente non voleva che me ne andassi e neanche io volevo andarmene, ma Mia mi ha chiamata chiedendomi se potessi tornare, e quindi eccomi qui, sotto la doccia a pensare a me e lui, sotto le coperte, abbracciati.

Appena esco dal bagno, trovo Emily intenta a cucinare un caffè.

"Emily vuoi un caffè" mi chiede Mia, non mi ha mai chiesto se volessi un caffè.

"No grazie" le rispondo molto stranita.

"Daiii, ti prego ti devo raccontare delle cose che sono successe" è strana.

"E hai bisogno di prendere il caffè per farlo ?" chiedo, lei annuisce, così mi arrendo e mi passa il mio caffè.
Quando lo bevo ha un sapore strano, neanche sembra caffè.

" Ti piace?" mi domanda ed io annuisco per non farla restare male, visto com'è permalosa.

Mentre Mia parla, io inizio a sentirmi male, non vedo e non sento più nulla, non capisco una parola di quello che sta dicendo, quasi mi si blocca il respiro, l'aria non arriva più ai miei polmoni, gli occhi mi si chiudono e la testa smette di connettere. Poco dopo svengo completamente.

Mi risveglio con una secchiata d'acqua in faccia.
La mia vista è offuscata, vedo tre o quattro persone davanti a me, ma non capisco chi siano.
Mi accorgo di essere solo in reggiseno e mutande, e cercando di coprimi noto che sono seduta su una piccola sedia di legno come quelle della scuola, le mie caviglie sono legate così come le mie mani, mentre la mia bocca è coperta da un nastro adesivo nero.

Mi buttano in faccia un'altra secchiata d'acqua gelida, sono tutta bagnata ed infreddolita. La mia vista grazie all'acqua si inizia a riprendere, riuscendo così a capire chi ho davanti a me.

Jason

Jack...

Mia... un lampo di delusione attraversa i miei occhi, quasi increduli a quello che stanno vedendo.
Ma la sorpresa non finisce qui perché c'è anche...

Samantha.

Ma che cazzo ?!

"Oh ma guarda la principessina si è svegliata" esclama jack, strappandomi via il pezzo di nastro attaccato alla mia bocca, urlo per il dolore che mi causa.

"Te lo avrei detto che ci saremmo rivisti molto presto" sono legata, non posso fare niente, non posso reagire.
La mia testa non sta neanche pensando a quello che Jack mi sta dicendo, perché sono troppo concertata a cercare di capire il perché Mia si trova qui.

"Mia cara, dolce bella, Emily. Ti sono mancato?" ed eccolo lì Jason. È diventato più vecchio rispetto a quando lo vidi per l'ultima volta.

"Perché tu sei qui. Cosa ti ho fatto?. Anzi perché io sono qui ? " mi rivolgo prima a Mia e poi a tutti e 4

"Sai Emily, ti ho sempre fatto credere che la nostra amicizia fosse rosa e fiori, ti ho aiutata a ripulirti dalla droga, mi sono trasferita qui a New York con te, però ho sempre saltato un piccolo particolare" ma di che cavolo parla.

" Quando tu ti lamentavi su Jason e ti sfogavi con me, rivelandomi quello che ti faceva, ho sempre dimenticato di dirti che Jason è mio padre e quando mi dicevi che volevi ucciderlo, a me veniva solo voglia di uccidete te" Sono scioccata da questa confessione, non me lo sarei mai aspettato anche se guardandoli meglio la somiglianza c'è.

"Perché Mia perché ? Perché non mi hai detto nulla?. E poi come fai a voler dire che volevi ammazzarmi quando ti raccontavo quello che il tuo bel padre mi faceva" le dico

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