Emily
Assottiglio il mio sguardo, cercando di capire se sia davvero lui o se sono arrivata al punto tale da avere le allucinazioni su di lui.
Quando mi accorgo però che è reale, che lui è qui e che sta parlando con me, lo ringrazio mentalmente per avermi salvato da quella che sarebbe stata una noia mortale. Tuttavia cerco di non darlo a vedere.
"No non mi sei mancato per niente, ho già detto tutto quello che avevo da dirti, quindi adesso dimmi dov'è Karim" non che mi importasse qualcosa di dove fosse, o perché ci fosse lui al posto suo, ma dovevo entrare nella parte. Capite?
"Oh andiamo, smettila di fare la dura, sappiamo entrambi che ti ho salvato da una serata in cui ti saresti annoiata così tanto che ti sarebbero improvvisamente cresciute le palle" mi porto la mano su bocca, cercando di nascondere il sorriso che mi è spuntato sulle labbra per la sua battuta priva di tatto e sensibilità.
"Va bene non dico nulla. Ma come facevi a sapere che sarei dovuta andare a cena con Karim?" chiedo perché sono molto curiosa di sapere la risposta.
"Ah-ah questi sono i segreti del mestiere bambolina" io sbuffo sapendo che non otterrò nessuna risposta.
"Brava ragazza.~ mi dice riferendosi al fatto che non ho più posto domande~ Adesso porta quel tuo bel culo sulla sella di questa moto" io sbuffo di nuovo, ma non vede che ho vestito corto e che si alzerebbe tutto?
Capendo i miei pensieri, mi fa una radiografia completa, arrivando a fare qualche imprecazione prima di togliersi la giacca e passarmela.
"Ma tu non conosci l'esistenza dei jeans ?" mi chiede ancora con la giacca in mano tenuta verso di me.
"No se devo uscire con Karim" lo provoco, e quando si accorge che non ho ancora afferrato la giacca ammicca un sorrisino sexy che mi fa girare la testa.
"Non mi dire che lo spettacolino di ieri non ti è bastato, Vuoi fare il secondo round" allude a quando mi ha aggiustato l'outfit per gareggiare, offrendomi la sua giacca.
" No non mi è bastato" e a lui basta sentir pronunciare queste parole, per far passare subito la giacca intorno alla mia vita, attirandomi verso di se attraverso le maniche di quest'ultima.
Ci ritroviamo come sempre con le facce a pochi millimetri di distanza, allaccia le maniche della giacca attorno al mia vita stretta senza mai staccare lo sguardo dal mio.Non so quanti minuti siano che siamo messi in questa posizione, nessuno dei due sembra voler smettere però.
Veniamo risvegliati dal nostro stato di trans, quando una macchina ci passa accanto facendo molto rumore.
Lui sale sulla moto porgendomi il casco senza dire nulla, io faccio altrettanto, afferro il casco e salgo aggiustandomi meglio la giacca sulla vita. Mentre sta per partire, lo abbraccio da dietro con le mie esili braccia, per reggermi meglio. Lo sento deglutire fortemente ma non me ne preoccupo.Poco dopo arriviamo in un ristorante abbastanza elegante per quelli come Edward.
Ci avviciniamo alla cameriera per chiedere il nostro tavolo, ma lei sembra essere troppo impegnata a squadrare l'uomo al mio fianco.Nel momento in cui Edward le fa l'occhiolino, lei sembra quasi svenire tra le sue braccia. Ma che cazzo, la dignità la tengono per hobby queste.
Sembra poi risvegliarsi dal suo stato di trans accompagnandoci al nostro tavolo.
E che fatica per raggiungerlo questo tavolo!
Edward
Osservo Emily concentrata a spostare da una parte all'altra il suo sguardo sul menù, cercando di capire cosa scegliere da mangiare.
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You & me
Romansa(IN FASE DI REVISIONE) Lei, Emily Williams, all'apparenza la ragazza perfetta, con il viso delicato e lo sguardo da cerbiatta quando serve, uno sguardo in grado da farti cadere ai suoi piedi e il fisico di una modella. Nessuno però sa cosa nasconde...