capitolo 1

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<<un ricordo lontano, una promessa confusa, due volti conosciuti ma allo stesso tempo mai visti prima.
almeno, credevo così.

sono t/n t/c e questa è la mia storia.

tutto ebbe inizio in un piccolo paese, quello tipico in cui tutti conoscono tutti.
quello in cui non puoi dire un segreto a nessuno, perché dopo neanche un giorno lo sa tutto il quartiere, o persino il paesino intero.
conoscevo i miei migliori amici da quando ero una pulce: bakugo katsuki e midoryia izuku.
le nostre madri erano amiche molto strette, quindi per forza di cose lo eravamo pure noi.
non dico che sono stata costretta, anzi ero contenta di averli al mio fianco.
izuku era l'amico migliore al mondo e katsuki...beh, katsuki era il mio fidanzatino preferito, anche se era l'unico che avevo. persino a 3 anni ero leale e fedele.

passavo così tanto tempo con loro, che quasi non vedevo i miei genitori.
questo è stato anche oggetto di discussioni, ma sempre niente di che. avevo ancora troppi pochi anni per capire almeno un minimo di ciò che richiedevano i miei genitori.
ma, anche se non litigavamo mai, e l'ambiente familiare era abbastanza tranquillo, mia madre, persona abbastanza incosciente, decise di abbandonarmi.
abbandonarci, a me e mio padre.
non capisco ancora il motivo del suo improvviso odio verso di noi, cos'era successo per scatenare una reazione così spropositata da parte sua?
con i soldi eravamo apposto, allora perché se ne andò?
perché ci ha lasciati soli?
perché ha trasformato quei suoi bellissimi sorrisi in smorfie disgustate?
forse non ero abbastanza intelligente?
forse si era stancata di stare al nostro fianco?
forse...forse...forse...
e per questo suo abbandono, mio padre ha deciso di trasferirsi il più lontano possibile da lei.
diciamo che l'odio ormai era diventato reciproco tra i due, anche se per mio padre ci volle molto tempo per metabolizzare la cosa. così ne approfittò e decise di andare nel suo paese natale: l'Italia.
non avevo mai pensato di andarci, ma in fin dei conti avevo a malapena sei anni.
così me ne andai.

papà<<t/n! è ora di andare!>>
guardai dietro le mie spalle, dove c'era mio padre aspettandomi.
mi voltai di nuovo verso i miei due migliori amici, però questa volta con le lacrime agli occhi.
<<o-ora d-devo andare>>
i due, vedendomi piangere, entrarono nel panico più totale e si misero a versare lacrime amare anche loro.
il che non mi aiutò per niente a calmarmi.
izuku<<ci rivedremo presto, v-vero?>>
<<n-non lo so, però spero di s-si. e prometto di chiamarvi tutti i giorni>>
un buffo sorriso si formò sul viso del broccoletto e quello mi fece alleviare un pochino il dolore.
spostai lo sguardo verso il biondino che stava guardando il cielo, sicuramente non voleva farsi vedere piangere.
<<bak, mi mancherai moltissimo>>
katsuki<<anche tu ricciolina>>
ricciolina...era il soprannome che mi aveva dato visto che mi piacevano i capelli ricci.
in fondo mi piacevano perché in qualche modo strano mi sentivo come loro.
guardai il biondo e lo vidi con gli occhi rossi e pronti a esplodere.
il che mi spezzò il cuore.
katsuki<<facciamo una promessa?>>
annuii tristemente.
katsuki<<quando ci rivedremo, non importa tutto il resto, ci rifidanzeremo e quando saremo più grandi voglio sposarti>>
annuii con enfasi.
katsuki<<ah e voglio darti questo, così ti ricorderai sempre di me...e anche del broccolo che è affianco a noi>>
annuii nuovamente per poi piangere come una disperata, ormai niente e nessuno poteva fermare le mie lacrime dal scendere imperterrite sul mio viso.
con le mani che mi tremavano, presi il braccialetto che mi fece vedere. era arancione, verde e viola ed era meraviglioso.
<<ti voglio bene bak>>
e lo abbracciai.
dopo esserci staccati guardai il broccoletto che aveva un sorriso fantastico.
pur sempre era il nostro fan numero uno.
per l'ultima volta ammirai quei due meravigliosi volti e mi diressi verso mio padre.
tremolante, gli presi la mano e mi soffiai il naso con la sua maglietta.
dopo avermi rivolto uno sguardo abbastanza disgustato, ma comunque impietosito, spostò la sua attenzione verso le madri dei due bambini.
<<ci vediamo allora, vi auguro buona vita>>
la mia vita in Giappone era finita lì in quel momento.
avevo lasciato in quel posto le persone più importanti della mia vita.
era tutto finito.
finché...

•le promesse si mantengono• |bakugoXreader|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora