stavo volando.
in quella gigantesca stanza bianca.
stavo volando, e sentii che una forza incredibile stava entrando dentro di me.
percepivo che scorreva nelle mie vene, e pian piano mi sentivo sempre più calda e piena di forze.
a un certo punto mi guardai le mani e notai che si stavano illuminando...
<<che sta succedendo Minerva?>>
la ragazza vestita di bianco, dai capelli lunghi, lucenti e dal nome proveniente da una dea greca che la rappresentava pienamente da come mi aveva raccontato la prima volta che ci incontrammo, mi sorrise.
il mio corpo iniziò a emanare una luce immensa, facendomi quasi accecare.
volai sempre più in alto e facevo luce sempre di più, finché non vidi che la ragazza non c'era più.
era scomparsa.
con calma iniziai a planare, e nel mentre, mi accorsi che non ero più vestita di nero, ma che la mia maglietta e i miei pantaloni si stavano riempendo di macchie grige.
<<minerva? minerva? dimmi cosa sta succedendo per favore>>
giunsi con i piedi a terra e lì ormai le macchie avevano occupato tutto il mio vestiario.
feci un solo passo avanti, e iniziai a levitare anche io.
sentivo che persino dagli occhi stava uscendo della luce.
non vedevo più nulla.
poi in lontananza sentii una voce flebile, che avevo imparato a conoscere.
minerva<<non potrei farlo a causa dei potenti, ma, mia cara t/n, ora noi due siamo una cosa sola, un corpo e una mente, ci siamo fuse>>
dopo queste parole quello che vidi fu solo buio.
il buio totale.mi svegliai in un lettino d'ospedale.
mi spaventai così tanto che mi alzai di scatto, perdendo così l'equilibrio e ritornando col culo sul lettino.
avevo la testa che mi scoppiava in un modo assurdo.
mi guardai meglio intorno e mi resi conto che non ero in un ospedale vero, probabilmente mi trovavo in sala infermeria di una scuola. "allora niente di grave".
vedevo a malapena e, come ho detto prima, avevo un gran mal di testa.
??<<t/n, stai bene per fortuna! mi viene da piangere!!>>
mi girai per vedere di chi appartenevano quei lamenteli, anche se non serviva controllare visto che riuscivo a intuire per certo di chi erano.
<<izuku non ti preoccupare, ora sto bene>>
il ragazzo dai capelli verdi si scagliò contro di me per darmi un abbraccio pieno d'amore.
izuku<<mi dispiace così tanto averti ridotto in quel modo>>
gli accarezzai i capelli dolcemente e risi.
<<tranquillo broccolo, non è colpa tua, ok? volevi solo fare un gesto eroico ed è una cosa bella, va bene?>>
izuku si asciugò le lacrime con il camice bianco e azzurro che indossava, e poi mi sorrise.
mi era mancato così tanto in tutti quegli anni.
<<e tu, dimmi, stai bene? perché sei svenuto?>>
si staccò dell'abbraccio e ritorno sul suo lettino, che era di fianco al mio.
izuku<<n-non lo so perché sono svenuto sinceramente, però per fortuna sto bene ora>>
annuii.
<<sono contenta allora>>
un attimo di silenzio.
izuku<<t/n, posso farti una domanda?>>
riposai la mia attenzione verso il suo viso e annuii nuovamente.
<<certo, fai pure>>
izuku<<veramente non sai il motivo per cui non ti sei mai fatta sentire in tutti questi anni?>>
un altro momento di silenzio si era creato nella stanza, ma questa volta sembrava più rumoroso, quasi assordante.
quando stavo per rispondere, mi accorsi che delle lacrime stavano fuoriuscendo dai miei occhi.
sentii più di una lacrima scendere sulla guancia bollente.
non volevo, non le stavo controllando.
volevo fermarle, non volevo piangere davanti a izuku, ma scendevano lo stesso.
una, due, tre, quattro...
e scoppiai.
<<scusami veramente>>
con un fil di voce iniziai a parlare, era come se il senso di colpa di tutti quei giorni passati a pensare a loro, si fosse accumulato e mi avesse colpito violentemente in faccia.
mi misi le mani sul viso in preda al pianto.
in quel momento mi sentivo vulnerabile come non mai.
<<n-non lo so izuku, forse perché il mio cuore era così spezzato che non avevo la forza...te lo giuro, mi sento uno schifo, mi dispiace moltissimo>>
le lacrime colme di sensi di colpa e tristezza pura, stavano bagnando sempre più frequentemente il lettino.
izuku rimase in piedi davanti a me, non so che espressione avesse, ma so per certo che gli dispiaceva anche a lui.
era fatto così, si sentiva in colpa per tutto.
izuku<<f-forse dovevamo insistere noi, così mag->>
<<no cazzo! è stata tutta colpa mia, basta! dovevo chiamarvi ogni santo giorno, ma l'ho fatto quante volte? due, forse?!>>
solamente nei secondi di puro silenzio venuti dopo, riempiti dal mio respiro affannoso, mi resi conto di avergli urlato sopra.
<<scusa, non faccio altro che sbagliare>>
midoriya mi abbracciò forte.
izuku<<tranquilla t/n, non per questo smetterò di volerti bene>>
ricambiai stringendolo forte.
<<mi dispiace così tanto, veramente non so come scusarmi>>
midoriya mi guardò intensamente negli occhi e sorrise.
rimase in silenzio e, facendo così, sembrava quasi che mi stesse parlando con l'anima.
senza neanche una parola, riuscì a calmare la situazione. almeno, a calmare me.
<<grazie izuku, per tutto>>
a interrompere quella rimpatriata fu la sensazione che qualcuno stesse per entrare nella stanza.
mi asciugai le lacrime e mi strofinai il naso, poi spostai lo sguardo verso la porta e, subito dopo notai lo sguardo confuso di izuku.
midoriya<<cosa c'è?>>
<<sta per entrare qualcuno>>
izuku mi guardò ancora più stranito.
midoriya<<ne sei sicura? non mi ricordavo che avessi pure questo quirk>>
<<infatti non lo ho...>>
la sua confusione contagiò anche me.
<<strano...>> dissi sottovoce travolta da mille pensieri.
appena finii di parlare, la porta si aprì improvvisamente, facendo rivelare una figura abbastanza conosciuta da entrambi.
<<ZIO!>>
izuku<<ALL MIGHT!>>
sia io che izuku ci voltammo con entusiasmo verso l'eroe n. 1, però dopo qualche secondo lo sguardo molto confuso di midoriya arrivò al mio.
izuku<<z-zio?>>
divenni rossa e iniziai a grattarmi la nuca.
<<ehm haha, insomma, si, beh>>
izuku<<spiegati meglio?>>
sopsirai profondamente.
<<si, è mio zio, fratello di mio padre. l'ho scoperto solo a otto anni, non lo conoscevo prima perché mio padre non aveva mai avuto l'occasione di presentarmelo, visto che era sempre impegnato a fare l'eroe e non lo zio>>
durante la fine della mia spiegazione, guardai un po' male all might e iniziai a ridere leggermente.
all might<<piccoletta, avevo molte vite da salvare! vero giovane midoriya? scusa! va bene?>>
roteai gli occhi.
<<nessuno lo sa, più che altro per farmi vivere una vita normale, non piena di paparazzi e cose del genere>>
izuku<<WOAH, MA È ASSURDO! HO SEMPRE AVUTO SOTTO IL NASO LA NIPOTE DEL MIO EROE PREFERITO IN ASSOLUTO! NON CI CREDO>>
io e mio zio ridemmo di gusto.
all might<<bando alle ciance, come state miei aspiranti eroi?>>
<<bene bene, ma tu ora mi devi spiegare una cosa. come diavolo fai a conoscere izuku?>
mi alzai dal lettino e mi avvicinai a lui.
<<questa cosa è sospetta, sai?>>
vidi delle gocce di sudore cadere dalla fronte di mio zio.
all might<<c-ci siamo incontrati prima dell'esame pratico, letteralmente qualche ora fa hehe>>
assottigliai gli occhi.
<<mhh, ci credo, ci credo>>
non era vero.
sapevo che c'era qualcosa che non andava, ma ero così stanca e priva di forze che non andai neanche a fondo.
all might<<comunque, giovane t/c, sto notando che sei molto pallida, sicura di stare bene?>>
mi risistemai comodamente sul lettino e chiusi gli occhi.
<<tranquillo zio, sto bene. mi sento solo un po' fiacca, devo solo riposare>>
all might<<va bene, tu giovane midoriya, tutto bene col braccio?>>
izuku<<beh, è rotto, ma sto bene. devo ringraziare t/n che mi ha salvato la vita>>
midoriya mi sorrise e io ricambiai, anche se sapevo che quel gesto non avrebbe mai ripagato tutto quel il tempo perso in tutti quegli anni.
all might<<beh, io ora vado>>
iniziai a sentire un forte formicolio in tutta la schiena e dei forti passi rimbombare nelle mie orecchie.
un volto si mise davanti i miei occhi e vidi mio padre correre, lo stavo guardando nel mentre che era totalmente in un'altra stanza.
non stavo capendo niente, tranne che una cosa.
<<credo che mio padre stia arrivan->>??<<T/N!>>
STAI LEGGENDO
•le promesse si mantengono• |bakugoXreader|
Fanfictioncome si fa a dire addio a una persona tanto amata? come si fa a farlo due volte nella propria vita? e come ci si fa a rialzare dopo una grande caduta? t/n si sentiva come se si fosse appena sbucciata le ginocchia e la voglia di piangere, inutile di...