This is where the magic happens

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"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"

» Lista: pumpNEON

» Prompt: This is where the magic happens

» Rating: Rosso


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Il rombo potente del motore della Honda di Akaza riempiva le orecchie di Kyojuro, mentre se ne stava seduto sulla sella posteriore, le braccia strette attorno alla vita dell'altro. Ormai si era abituato a viaggiare in moto – gli piaceva il modo in cui il panorama sfrecciava veloce e la sensazione del vento sul viso –, così come ormai si era abituato a quel tipo di rapimento che Akaza attuava spesso e volentieri. Non sapeva con esattezza dove lo stesse portando, ma non gli interessava troppo. Si fidava di lui, al punto che sentiva di potergli affidare anche la propria vita; tutto il resto non aveva nessuna importanza. E poi non avrebbe potuto chiedere di meglio che passare il fine settimana con lui e non chiuso in casa, chino sui libri a preparare le lezioni per i suoi alunni.

Il viaggio durò giusto un paio di ore, ma a Kyojuro sembrò fossero passati solo pochi minuti. Stare con Akaza lo faceva sentire leggero come una piuma e gli faceva perdere facilmente la cognizione del tempo. Si fermarono nei pressi di una radura, parcheggiando la moto in una zona sterrata posta in prossimità di quello che aveva tutta l'aria di essere un sentiero che non veniva usato da un po'. La staccionata vecchia e mal ridotta circondava l'alta vegetazione e un cartello altrettanto logoro segnalava l'inizio di un percorso di trekking. Sembrava che nessuno passasse da lì ormai da anni.

«Dove siamo?» Chiese Kyojuro, mentre scendeva dalla moto e osservava curioso il fitto bosco.

«Una volta questo posto era molto frequentato dagli escursionisti. C'è un percorso per il trekking e un parco avventura abbandonati ormai da anni.» Rispose Akaza, scendendo a sua volta dalla propria Honda per poi prendere lo zaino dal baule portaoggetti e avvicinarsi all'altro uomo.

«Come l'hai scoperto?»

«Prima vivevo qui vicino ed ero un assiduo frequentatore del parco.» Disse Akaza con un grosso sorriso sulle labbra. «Ma oggi non siamo qui per questo. Voglio farti vedere una cosa che ho trovato una volta, perdendomi nel fitto del bosco.»

«Non è che questa informazione sia molto rassicurante e mi faccia venire voglia di seguirti.» Rispose Kyojuro, ridendo sommessamente e indicando con una mano la vegetazione selvaggia.

«Ti stai nuovamente prendendo gioco di me, Kyojuro?» Chiese Akaza, avvicinandosi lentamente alla propria soulmate, portando il viso a pochi centimetri di distanza da quello del professore su cui spiccava ancora un sorriso sbilenco. «Cosa dobbiamo fare, con questa lingua così insolente

Koi no yokan || Kimetsu no Yaiba/Demon SlayerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora