𝑳𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂̀

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Alex pov:
Non avevo dormito tutta la notte, ero ancora sorpresa di quello che avevo appena scoperto, come poteva un semplice babysitter essere una specie di poliziotto, agente segreto o quello che è, tanto fanno praticamente le stesse cose << Alex, ALEXX mi ascolti quando parlo>> la voce del babysitter mi riportò alla realtà << Alex, oggi dovete fare i compiti o vostra madre mi taglia la testa, vi ho già lasciato della roba che vi aiuti con i riassunti>> lo ringraziai con lo sguardo per poi finire la mia colazione.
Dopo la colazione andammo tutti quanti in biblioteca e i miei fratelli si misero subito a studiare, io non ci riuscivo ero troppo presa dalla notizia che avevo bisogno di riposte << Fratelli io vado un attimo in cucina>> dissi alzandomi dalla sedia e chiudendo il libro << la realtà è che vuoi evitare di fare i compiti>> rispose Mia incazzata, alzai gli occhi al cielo, era ancora incazzata da ieri ancora e me ne andai in salotto dove trovai il babysitter che stava guardando un film, mi misi davanti alla televisione e lo fissai << Alex puoi spostarti?>> mi chiese ma io non mi spostai e continuai a guardarlo << non hai da dirmi nulla?>> lui alla mia domanda sembrava confuso << che tua madre mi ha scritto che viene domani?>> "questo lo sapevo" << Davvero? Liam Wesh>>

Carlos (Liam) pov:
"Merda" come sapeva il mio vero nome? Ora ero decisamente fottuto, il mio piano poteva fottersi, forse era meglio se facessi il vago << non so chi sia questo Liam>> dissi, la ragazza fece una risata << menti peggio di mio fratello Tristan>> rispose, al che mi rassegnai, ormai il gioco era finito << lo dirai a tua madre?>> chiesi, Alex non mi diede nessuna risposta ma si mise a sedere accanto a me << non è mia madre lei, e no, non le lo dirò>> feci un sospiro di sollievo, non rischiavo la morte almeno << quindi lei è un agente segreto?>> mi chiese, emisi una piccola risata divertente << no, lo ero un tempo, ma un giorno ho ficcato troppo negli affari di tua madre e il mio capo mi ha licenziato>> dissi, la faccia di Alex era abbastanza confusa << il capo era stato corrotto sia da lei ma in particolare dal capo dell'intera organizzazione>> finì di dire, Alex non sembrava sorpresa da quello che stavo dicendo anzi sembrava che sapesse già tutto << beh ho avuto modo di conoscerlo, un tipo abbastanza serio e si vede che è pericoloso, in ogni caso ha un piano?>> un vero e proprio piano non ce lo avevo, il mio intento era quello di prendere più informazioni possibili per incastrarla << dalla sua faccia si vede che sta facendo a casaccio, voglio mandare Sabrina in prigione quanto lei ma per farlo deve andarci piano, quella se scopre tutto ammazza lei e io finisco in punizione per tutta la vita e lo dice una che è scappata un sacco di volte, 6 o 7 volte>> "proprio una ribella era la ragazza" <<come sei finita con lei?>> le chiesi, ma non ricevetti nessuna risposta << ti ha ricattato?>> altra domanda senza risposta << senta facciamo così, io le do le informazioni mentre lei mi assicurerà a me e ai miei fratelli una vita dignitosa semmai la dovesse arrestare>> mi disse, io ci pensai qualche minuto farlo tutto da solo non aveva senso e lei conviveva con Sabrina tutti i giorni quindi migliore infiltrata di lei non esiste << va bene accetto>>.

Sabrina pov:
Finalmente domani avrei rivisto i miei piccoli, questa settimana era stata pesante, riunioni su riunioni e avevo bisogno di riposarmi << i messicani hanno accettato la nostra proposta>> mi disse qualcuno da dietro, mi girai era il Rubino accanto a sua moglie, sorrisi ad entrambi << ottima notizia>> risposi ora sarebbe stato tutto molto più semplice esportare droga, armi e tante altre robe << prossimo mese convinceremo gli americani ed è fatta>> continuò sua moglie e nuovamente annuì << speriamo anche quella ottimi risultati>> il Rubino mi fece un sorriso lieve, io chinai il capo e feci per andare ma venni bloccata da sua moglie << c'è un'ultima faccenda da sistemare ed è importante>> alzai un sopracciglio non capendo, avevamo sistemato tutto cosa c'era altro da fare? Isabella notando il mio sguardo confuso andò verso la porta della stanza e l'apri, quando vidi una figura snella, molto alta, capelli biondi, occhi color miele, era mia moglie.....Cassandra.
Avevamo litigato dopo che Alex era scappata, ma durante la nostra lite erano emerse altri problemi, il suo carattere, il mio e infine per il modo in cui preferiamo educare i nostri figli, in ogni caso quella lite fu talmente enorme che dalla rabbia mi disse alcune cose offensive e così decisi di buttarla forte << Ehi amore, mi sei mancata tanto>> disse avvicinandosi a me, mi voltai verso Isabella chiedendo con lo sguardo aiuto << dovete fare pace voi due, siete le migliori in questo campo e avervi separate non giova all'organizzazione e nemmeno ai vostri figli>> sbuffai alle sue parole beccandomi un'occhiataccia da Isabella ma ignorò fortunatamente tutto << vi lasciamo sole>> disse prendendo suo marito da un abbraccio lasciandomi sola con mia moglie << vogliamo parlare>> mi disse Cassandra non appena fummo da soli.

( personaggio di Cassandra, lo troverete nel capitolo "personaggi" )
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Spazio autore:
Ecco a voi due capitoli con due sorprese, spero che vi piacciano i due capitoli.
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𝑺𝒖𝒈𝒂𝒓 𝑴𝒐𝒎𝒎𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora