𝑨 𝒄𝒂𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒊 𝒑𝒕.𝟏

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Alex pov:
<< Io non so che lingua devo usare con te per spiegarti le cose, capisci solo quando uso la verga, dovevi essere al punto d'incontro 15/20 minuti fa per non parlare che sei al terzo piano>> sinceramente non sapevo cosa rispondere, tanto sapevo cosa mi sarebbe successo << E questo che hai in mano cos'è? Un drone? Non potevi comprarti dei vestiti o qualcosa di utile? Non ho tempo per incazzarmi con te, dobbiamo andare a casa dei miei amici ma sappi che verrai punita>> "quando mai non vengo punita io" Sabrina mi prese per mano e mi riportò dai miei fratelli che stavano mangiando del gelato << se potessi scommettere sul tuo comportamento diventerei ricco>> disse Tristan non appena mi vide << perché non ti fai i cazzi tua, lo posso avere anche io il gelato?>> dissi in risposta << Smettetela voi due e tu Alex non meriti il gelato per ovvi motivi per non parlare per la parolaccia che hai appena usato, la tua punizione è peggiorata>> feci una smorfia e mentre Sabrina ci fece segno di seguirla Mia mi diede il suo gelato << l'ho preso al mango e alla stracciatella e ho lasciato il mango per te, dovresti farmi una statua>> aveva ragione, dovevo farle una statua.
Ci mettemmo in macchina, il viaggio durò solo venti minuti e arrivammo poi ad una casa enorme, più grande di quella di Sabrina, per i miei gusti era troppo grande, non appena Sabrina parcheggiò ci fece scendere e arrivo un'uomo anziano vestito come un pinguino << Signora White mi segua da questa parte>> disse il pinguino e ci portò dentro la casa, l'interno era molto antico, stile anni 800, si vedeva che questi amici di mamma volevano mostrare la loro ricchezza, andammo fuori in un giardino enorme e vidi alcune persone sedute che parlarono, appena ci avvicinammo una donna dagli occhi chiari ci salutò<< signori, piacere di vedervi>> disse la Megera << Bambini venite qua>> urlò ancora la donna di prima e vennero incontro circa 12/13 ragazzi, erano troppi per i miei gusti è solo a vederli sapevo che non me ne stava simpatico nemmeno uno << facciamo le presentazioni?>> disse un uomo con un accento molto portoghese << Io sono Alvaro Gonzalez, lei è mia moglie Isabella Gonzalez e loro sono i nostri figli, Matteo, Zoe e Sven>>

Luna:<< Io sono Luna Rope, lei è mia moglie Sole Rope e loro sono i nostri figli Sal, Mike e Denver>>

Christian:<< Io sono Christian Depetris, lei è mia moglie Vittoria Depretis, questi sono Red, Angela, Alaska e Elvis>>

Spencer:<< Io sono Spencer Valez e lui è mio marito Luke Valez, mentre loro sono, MIKA, Ettore, Argo e Devon>>

Megera:<< Io sono Sabrina White e mia mogl-lasciamo stare, loro invece sono i miei figli, Hazel, Axel, Tristan, Mia ed Alex>>

A parte i nostri nomi, mi ero già dimenticata come si chiamassero, sarei andato per " ehi tu, ciao coso, tipo, tipa, tizia etc" << Che ne dite se noi adulti parliamo e lasciamo i ragazzi giocare>> propose un uomo dai capelli biondi platino, vidi Sabrina annuì e ci incalzò di andare a giocare e mi beccai anche uno sguardo fulminante da lei e andammo a giocare con i ragazzi.
Appena fummo da soli i miei fratelli sorprendentemente iniziarono subito a parlare con i ragazzi come se si conoscessero da ani, io invece mi misi appoggiata ad un albero guardando i presenti parlare << Ti disturbo se mi metto accanto a te?>> " si tanto" << no non mi disturbi, tizio>> dissi guardandolo, era un tipo riccioluto, occhi color acqua << sono Matteo, tu sei Alex giusto?>> annuì, restammo in silenzio per qualche minuto quando ci raggiunsero altri due ragazzi << possiamo unirci a voi due, sembra l'angolo tranquillo, io sono Elvis e lui è Denver>> feci cenno che potevano unirsi a noi " e menomale che io volevo stare da sola ora mi tocca conversare con dei perfetti sconosciuti chissà che mentalità avranno" << come mai ve ne siete andati? Qualcosa è cambiato?>> chiesi << Nulla di che, parlavano di cose noiose e non mi sentivo a mio agio>> disse Denver, diedi un'occhiata a cosa stavano facendo i miei fratelli e sembrava assai molto noioso << pensa un po', io manco ho passato un solo secondo in mezzo a quelli>> i ragazzi scoppiarono a ridere alla mia battuta.
Parlammo per qualche minuto del più e del meno, di cosa ci piace e cosa no, passioni etc, devo ammettere che avevamo un sacco di cose in comune, forse potevano starci simpatici << sapete giocare a Basket? Abbiamo un campo da basket magari possiamo metterci lì, lontano da loro>> disse Matteo, annuì anche perché non sopportavo gli sguardi di Sabrina mi davano fastidio, seguimmo il ragazzo riccioluto che andò verso l'uomo dai capelli rasati che pareva un mafioso, ah si giusto sono tutti mafiosi qua dentro << Padre, possiamo utilizzare il campo da Basket per piacere?>> chiese il ragazzo << si, va bene ma vieni per pranzo poi, ok?>> il ragazzo annuì alle parole del padre ce ne andammo verso il campo.

Sabrina pov:
Segui con lo sguardo Alex finché non sparì dietro l'angolo del muro << non ti fidi di tua figlia eh>> mi disse Vittoria, feci una risata divertita e sorseggiai il mio caffè << Alex ha un carattere particolare, tra tutti e 5 è quella che mi fa dannare>> dissi guardando i presenti << ti capisco, ho avuto lo stesso problema con Elvis, scappato 3 volte e alla terza l'ho dovuto punire in modo molto severo, apparte le fruste e tutto, l'ho trattato per 3 mesi come un bambino di 3 mesi e la vergogna l'ha portato a comportarsi bene>> Disse Christian tutto fiero, ad Alex questa sarebbe stata una punizione troppo leggere << Un ottima punizione invece è questa, Matteo mi è scappato per almeno 3 volte, lo l'unico certo, ma nulla di esagerato, alla quarta volta ho deciso che quello stronzetto doveva imparare che deve ascoltare suo padre, così dopo averlo trovato, l'ho punito con la frusta elettrica per qualche minuto, poi dopo ho preso il Paddle con i buchi dieci colpi e poi ho deciso di rinchiuderlo dentro una stanza al freddo e tutta buia e sapete cosa? Non mi andava ancora bene, così ho che ogni giorno gli avrei dato dieci sculacciate ogni giorno o di mattina o di sera a seconda della voglia, ho smesso di farlo 2 settimane fa ed ora è un chicchino.
Ma non giudico la tua idea della cavigliera, prossima volta prova ad essere più severa>> guardai il Rubino mentre parlava, aveva detto il tutto in modo molto calmo e gelido, non approvavo i suoi metodi li consideravo troppo esagerati e tanto meno odiavo quando qualcuno aveva da ridire sui miei metodi educativi << Vogliamo parlare di affari signori?>> dissi.
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Spazio autore:
Salve a tutti ecco a voi un altro capitolo, spero che vi piaccia.

𝑺𝒖𝒈𝒂𝒓 𝑴𝒐𝒎𝒎𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora