You can't do anything about it,You'll love always the wrong people. CAPITOLO 16'Ti piace Liam,lo so' mi ripeteva Louis'No,non mi piace,perché non lo accetti?!' Dissi esasperata per l'ennesima volta'Tesoro,neanche io ed Harry,dormiamo così attaccati''Ma non puoi capire se mi piace da come dormo con lui' 'Ahh!! Basta..entriamo in questo centro commerciale facciamo i regali e non parliamone più' aggiunsi'Ok,ma dopo ne riparliamo,non c'è nulla di male''Va via!''Mhh..ciao' Louis andò via,ed io iniziai a girare per il centro commerciale,iniziai a pensare a Liam,forse aveva ragione Louis,mi piaceva,ed anche molto,perché non lo ammettevo?Dentro i sentimenti mi divoravano,ero allegra,triste,felice,orgogliosa,un caos si era creato in me,a distrarmi dai miei pensieri fu lo squillo del mio cellulare.*AL TELEFONO*
'Pronto?''Hei,Sam,sono Sivia''Ciao Sivia,com va?''Oh,bene grazie,dove sei?''Da Harrods''Anche io,un attimo,ti vedo!''Dove sei?''Girati'*FINE TELEFONATA*Mi girai e mi ritrovai Sivia avanti,in tutta la sua bellezza.I suoi occhi fissavano i miei,non ci avevo fatto caso ma aveva due occhi che potevano essere dei validi sostituti a due stelle,era bellissimo.'Siviaa' lo abbracciai'Tesoro,ho una bella notizia''Ho mio dio,cosa?' 'Oggi,mi hanno chiamato,per quel servizio,e mi hanno preso..''Ma è fantastico.''Shh..fammi finire,avevano bisogno di una ragazza,io ti ho proposta,e loro volevano vederti,ma avevo lasciato il bigliettino con il tuo numero a casa,quindi gli ho fatto vedere qualche fotografia di Vogue,e anche quelle di Macy's,dove tu hai fatto la modella e ti hanno presa''Sul serio? Ma è meraviglioso,cioè woow,ho mio dio,non riesco a crederci! Ma per chi dobbiamo posare?''Marck Jacobs''Marck Jacobs,ma scherzi? Lui è il top,cioè è il re della moda,potrò morire in pace dopo il servizio''Hahahaha andiamo,non esagerare,comunque è domani,so che è la vigilia ma torneremo in tempo,lo prometto.Ti passo a prendere alle 11,ora scappo,devo andare' Mi diede un bacio sulla guancia e si dileguò tra il mare di gente che era presente nel centro commerciale.Iniziai a guardare gli oggetti nelle vetrine,scrutavo ogni singola vetrina per cercare il regalo perfetto per Liam,mi stava veramente a cuore,potevo regalargli una camicia?nah..per Harry avevo speso 140£ per un paio di scarpe,non potevo comprargli una camicia,a Louis e a Zayn avevo comprato dei biglietti per i L.A. Lakers ,a Niall una chitarra,non potevo comprargli qualcosa di poco costoso e per giunta di banale.Passarono ore,feci impacchettare i regali e comprai anche un regalo a Liam,decisi di comprargli una di quelle polaroid vintage,si forse Liam potev non sembrare il tipo ma aveva una passione per le fotografie aveva fotocamere di tutti i tipi ma non aveva mai trovato una polaroid(in America non erano molto comuni)non era una cosa affatto scontata,e l'altro giorno in aereo mi disse che ne aveva sempre desiderato uno.All'ora di pranzo mi incontrai con i ragazzi al McDonald's.Avevano buste di grandi marche ed io altrettanto,ovviamente,ero curiosa di sapere quale fosse il mio di regalo,ero eccitatissima,volevo scartare ad uno ad uno i pacchetti come facevo quando ero piccina,mi piaceva così tanto scartare i pacchi.Sembravamo i classici ragazzini ricchi che facevano shopping.Beh,si,i soldi non erano proprio il nostro problema,visto che io vivevo praticamente a spese dei miei e dei miei lavoretti estivi,forse lavoretti non era il termine giusto,avevo sempre lavorato o per giornali,dove io scrivevo articoli,o posavo per foto per grandi aziende di moda,e i ragazzi altrettanto,loro,si lavoravano,ed avevano anche una bella paga,lavoravano tutti a Manhattan Louis e Zayn in una casa discografica,per questo molto spesso non erano presenti nelle nostre uscite pomeridiane,anche se da poco,erano veramente bravi,facevano incidere dischi di cui la maggior parte,dopo il debutto andavo al primo posto delle classifiche,forse era strano visto che erano ancora al liceo,ma erano più grandi di un'anno e tramite delle conoscenze di entrambe le famiglie si erano trovati un bel lavoro,Liam era il socio di una palestra,di cui Robert il padre era proprietario,una cosa per niente da dare per scontato a Manhattan tutti frequentavano quella palestra e lì sono tutti avvocati,giornalisti,senatori, assessori,e gente di questo calibro,e Niall ed Harry lavoravano in un negozio d'abbigliamento nell'upper east side di Manhattan,era il negozio più frequentato dai vip di New York,infatti molto spesso Niall,usciva con ragazze famose.Comunque non potevamo definirci ragazzi ricchi..anche se non avevamo problemi a spendere soldi,ecco potevamo definirci più tosto,"ragazzi benestanti,che non avevano problemi a spendere soldi".Facemmo un'altro giro per il centro commerciale,poi tornammo a casa,sfiniti.'Quando addobbiamo la casa?' Chiesi'Domani visto che è la vigilia!' Disse Zayn'Ok,ma almeno abbiamo l'albero?''Si,il padrone di casa lo ha in cantina,con tutte le decorazioni''Perfetto!''Emh..Zayn,va a prepararti,se no per le 23 non penso riusciamo ad uscire!''Hai ragione,sono le 20,è tardissimo' Io risi per la sua faccia preoccupata,e mi alzai andando in camera.Mi sedetti sul letto accanto a Liam mi misi a pancia sotto e misi la mano su sulla pancia di Liam,che iniziò a ridere visto che gli facevo il solletico. 'La finisci' disse ridendo rumorosamente'Devo dirti una cosa!' Dissi'Cosa?' Mi disse indifferente'Ricordi quel provino?''Si' 'Mi hanno presa!!!' Dissi piena di entusiasmo'Ma è stupendo Sam' mi diede un forte bacio sulla guancia'Quando devi andarci?''Domani mattina,ma penso che per la sera sarò a casa,è la vigilia diamine' imprecai'Ti accompagno io?' Disse premuroso'No,c'è Sivia,il servizio dobbiamo farlo insieme' ammisi'Ah..Sivia' cambiò espressione,era quasi triste o,infastidito.'Dove andiamo stasera?' Dissi cambiando discorso visto che la sua reazione non mi piaceva.'Oh,beh chiedi a Sivia!' Disse incazzato urlando'Ma che c'entra lui ora?' Gli urlai 'Ahh..lascia stare Sam' Se ne andò via sbattendo la porta.'Vaffanculo' gli urlai incazzataCazzo,ma perché si era incazzato,appena nominavo Sivia cambiava espressione,eravamo come quelle coppie sposate da tempo solo che loro avevano anche momenti felici,mentre noi solo i problemi,perché cioè,perché? Io non mi capacitavo,volevo solo essere felice in tutto,per una volta,ma ovviamente Liam doveva mettermi i bastoni fra le ruote.Erano le 22,e non mi ero ancora preparata. Niall bussò alla porta entrando.'Hei,abbiamo sentito le urla prima' Si sedette accanto a me'Quindi?' Misi il broncio'Andiamo,non fa niente,che t'importa vestiti ed usciamo,balliamo ci divertiamo e non voglio vederti triste!' Mi disse premuroso'Mhh..ok' dissi per accontentarloUscì dalla stanza e io mi andai a lavare,in fondo aveva ragione Niall,che m'importa non è mica il mio ragazzo,che vada a farsi fottere,io se voglio me lo scopo Sivia,e lui se ne dovrà fare una ragione. Indossai il vestitino più bello che avevo,era corto,e mi stava benissimo. ***La musica nel locale rimbombava era fantastico io ballavo,mi scatenavo,i ragazzi si stavano divertendo ed anch'io,eravamo in sintonia nonostante il chiaro distacco tra me e Liam. Fin quando andai al bar a prendere qualcosa,da sola,una figura familiare si mise difronte a me.'Max,ma che ci fai qui?''Senti,so che Sivia ha un debole per te,ma non me ne fotte un cazzo' Mi ficcò praticamente la lingua in bocca ed iniziò a palparmi il sedere contro la mia volontà,lo spingevo ma era più forte di me,mi stringeva le braccia,e mi faceva male.'Lasciami Max,lasciami' mi dimenavo per ribellarmi.Liam vide la scena,e andò su tutte le furie,ci raggiunse facendosi spazio tra la gente che ballava,mi prese e mi liberò da lui,io ero praticamente scioccata.'Non torcere più un solo capello alla mia ragazza' urlò incazzato,sferrandogli un pugno sulla guancia,che subito diventò rossa.Max non reagì o almeno non fece in tempo visto che subito dopo Liam mi porto fuori,e andammo via in un taxi. I ragazzi ci seguirono ma non erano nel nostro taxi. Non ci parlavamo ancora,e lui era furioso.Ordinò la tassista di portarci a casa e lui lo fece senza obbiettare.Arrivammo a casa,io ero triste quindi raggiunsi subito la mia camera,e lui mi seguì ma solo perché doveva indossare il pigiama.Lui si girò per non guardarmi.'Sai cosa mi fa incazzare?' Mi disse girandosi'Il fatto che tu attiri sempre i guai,e io mi sento in dovere di proteggerti' aggiunse'Nessuno ti ha detto di farmi da angelo custode' dissi cercando di non guardarlo negli occhi'Giusto,quindi la prossima volta che vedo qualcuno che ti vuole violentare..''Non voleva violentarmi' lo interruppi'Certo Sam voleva solo farsi un chiacchierata con la sua lingua nella tua bocca,e magari con il suo pene nella tua vagina'mi urlò contrariosbuffai superficiale,un gesto che fece ancora più arrabbiare Liam'Sai cosa? La prossima volta che vedo qualcuno che vuole violentarti mi faccio una risata e gli do anche una pacca sulla spalla come incoraggiamento' disse urlando.Il suo comportamento mi faceva star male,tanto che le lacrime iniziarono a scendere frettolose,avevo bisogno più che mai di un suo abbraccio,però ora lui faceva il sostenuto,e fingeva di non importarsene.'Scu..scusa Liam' dissi sotto voce Lui mi guardò dritto negli occhi,e mi accolse in un abbraccio.Iniziai a piangere mentre lui mi consolava.Si mise la maglia del pigiama e ci infilammo sotto le coperte.Appoggiai la mia testa sul suo petto.Ora c'era un silenzio imbarazzante,e scoppiammo a ridere.'Liam..ma quando hai dato il pugno a Max..' Presi una sosta'Hai detto "non toccare la mia ragazza" o ho sentito male?' 'Hai sentito male'.LIAM'S POV
Si,l'avevo detto,e avrei tantissimo voluto che fosse sul serio la mia ragazza,io TI AMO Sam vuoi capirlo?!Sei il mio tutto,cazzo.
La ragione di ogni mio sorriso,il motivo per cui mi alzo la mattina,forse è esagerato,ma sei tutto il mio mondo.
SAM'S POV
'Ah,ok Liam' ero forse,delusa? Dalla sua risposta?
'Buonanotte' aggiunsi
'Notte piccola!' Spense la luce e chiuse gli occhi.
Avrei voluto che l'avesse detto sul serio.
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You can't do anything about it, you will love always the wrong people.
FanfictionSamantha Smith. Per gli amici, Sam. Conosciuta a scuola non di certo per le sue doti intellettive. Lei era aggressiva, coraggiosa, sfacciata, non credeva in nulla tantomeno nell'amore. Era una stronza patentata ed orgogliosa da far paura, un maschia...