Capitolo 28.

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You can't do anything about it,

You'll love always the wrong people.

CAPITOLO 28

'Bonjour, mon amour!' Sentii la voce di Zayn mentre mi accarezzava i capelli

'Buongiorno amore' avevo ancora gli occhi chiusi ma sentivo Zayn proprio a qualche millimetro dalla mia faccia.

'Fuori piove' mi informò

'Perfetto!' Aprii gli occhi e gli gettai le braccia al collo per attrarlo a me e baciarlo.

'Hai intenzione di rimanere a letto tutta la giornata?' Disse ridendo

'si' ammisi baciandolo ancora

'Ci sto!' Mi disse mordendomi il labbro inferiore.

'Okay, ho ordinato la colazione in camera' si alzò mostrandomi il vassoio

'abbiamo croissant, brioche, e dei dolci di cui non so il nome' disse indicandomi delle cialde dall'aspetto invitante.

'Mh.. Voglio una brioche!' Dissi sedendomi bene sul letto.

Zayn me la passò 'come hai dormito?' Si sedette accanto a me ed addentò una cialda

'Bene' mi limitai a dire 'tu?' Aggiunsi

'Ho dormito stretto a te! Devo aggiungere altro?' Disse tenero

'Sei il ragazzo più dolce ed allo stesso tempo più stronzo che conosco'

'È un male?' Mi guardò dritto negli occhi.

Con un gesto veloce mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai facendolo stendere in modo brusco 'mi fa impazzire'

'Allora, cosa hai voglia di fare?' Mi disse

'Tu che vuoi fare?'

'A me basta stare con te'

'Facciamo che rimaniamo qui, tutta la giornata o almeno fin quando non finisce di piovere' dissi e poi sospirai

'Sei così pigra' rise

'Non sono pigra ma questo tempo mi annoia, che c'è di male nel rimanere qui?'

'Nulla, ma siamo a Parigi, la città dell'amore!' Mi tirò su con dolcezza e mi strinse

'ci facciamo una doccia?' Mi baciò con passione e mi tirò nel bagno che era difronte al letto.

Gli sfilai i boxer e mi prese imbraccio poi mi sfilò la sua camicia mentre l'acqua ci bagnava.

                                                              ***

Eravamo in giro per Parigi, avvolti nelle nostre giacche di pelle nere, c'era una grande differenza tra noi due ed il resto delle persone.

Parigi era così raffinata e pulita. Nulla a che fare con le strade affollate di New York. Tutti ci fissavano, eravamo diversi, strani per loro.

'Guarda la Torre Eiffel' indicai il monumento esclamando

'È enorme!' Disse Zayn incredulo

'Gia, la adoro' sembravo una bambina.

Zayn mi prese la mano e la intreccio nella sua 'sai, mi piace Parigi!' Mi disse

'Anche a me' lo guardai sorridendo

'Ma sai cosa mi piace di più?' Mi prese l'altra mano e mi abbracciò da dietro

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