3. Lei non lo sapeva

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Non sempre ci si rende conto immediatamente del peso delle proprie decisioni e, quando accade, si potrebbe non essere pronti ad accettare il fatto che la vita, così come la si conosceva fino a quel momento, è finita

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Non sempre ci si rende conto immediatamente del peso delle proprie decisioni e, quando accade, si potrebbe non essere pronti ad accettare il fatto che la vita, così come la si conosceva fino a quel momento, è finita.

Se qualcuno osa dirmi quando si chiude una porta, si apre un portone, giuro che gli faccio sputare tutti i denti con un gancio, anche se vorrei essere capace di tirarlo a me stesso per essermi messo in mente di portarmi a letto Adele. 
Lo sapevo fin dall'inizio che era sbagliato ma, quando l'ho vista, il cervello ha smesso di ricevere sangue e di ragionare, mentre il mio cazzo, di sangue, deve averne ricevuto così tanto da prendere il sopravvento e guidarmi nelle scelte di vita.

Non riesco a dimenticare l'espressione di Adele quando mi ha visto con Claudia. Non c'è stato nemmeno bisogno di aspettare la conferma di Fred perché avevo già capito che, in questi sei mesi di fidanzamento, lui non ha mai detto a sua figlia che sto per sposarmi. 

L'arrivo di Claudia è stata una sorpresa anche per me. L'uragano Morrison avrebbe dovuto essere il più terribile registrato in California negli ultimi sessant'anni quando ha deciso di trasformarsi in pioggerella e di liberare dalla prigionia tutti gli aerei, mettendo ovviamente in galera me. 

Ero andato a farmi un drink, quando Adele è comparsa dal portone e si è diretta verso la sua matrigna. Quanto era bella con le guance rosse e le labbra turgide per avermi baciato fino a pochi attimi prima! 

Sapendo che Sylvia avrebbe trovato il modo di metterla in imbarazzo, mi ero abbandonato alla fantasia di impersonare il cavaliere senza macchia pronto salvarla dal drago, quando mi sono trovato le braccia della mia fidanzata al collo e la sua bocca sulla mia.
In quel preciso istante ho avuto la sensazione di essere io il drago che aveva cancellato il rosso delle guance e curvato le labbra di Adele in una piega amara che ha cercato di nascondere per tutta la sera. 

Le devo una spiegazione. Anche se vorrei trovare una giustificazione soprattutto da dare a me stesso. Ho deciso che, senza giri di parole, le dirò le cose come stanno.
Che tra un mese mi sposo, che Claudia è la donna perfetta per me e per i nostri affari e che il mio bacio era solo il mantenimento di una promessa.

Potrei anche aggiungere che mi dispiace di essere stato colui che le ha fatto capire che l'amore è un ennesimo Babbo Natale, del resto diventare grandi vuol dire comprendere che i sentimenti sono solo una questione di ormoni e chimica. 

Oppure potrei puntare sulla sua coscienza sociale e farle presente che persone come noi hanno una responsabilità non solo verso la propria famiglia e i dipendenti ma, soprattutto, nei riguardi di chi si affida alle cure messe in commercio dalla nostra azienda farmaceutica per guarire. E noi possiamo fare grandi cose assieme alla Future Genes.

No, troppo asettico. In fondo le ho guastato il compleanno...

Mia cara Adele, non possiamo scegliere in assoluta libertà con chi stare e con chi no e, soprattutto, non possiamo mescolare gli affari con la vita privata... Questo è meglio evitarlo, altrimenti potrebbe obiettare che, sposando Claudia, è proprio quello che faccio, ma lei è ancora giovane per accettare l'ovvietà che un uomo con le mie responsabilità debba scegliere la propria compagna di vita in modo razionale. 

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