CHRIS

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Finalmente sono arrivata!!!!

Dopo anni ritornare a New York è bellissimo.

Seattle non è male, ma qui ci sono cresciuta.

il costante caos, il via vai infinito di gente, le luci... Come non amarla.

Scendo dal taxi in fretta e rimango colpita dall'enorme grattacielo che mi trovo davanti. Un sorriso idiota mi si stampa sul viso come se fosse la prima volta che vedo questi immensi palazzi.

"Chris!"
La voce che mi arriva alle spalle la riconoscerei fra mille.
È la voce dell'unica persona che ho bisogno di vedere in questo momento.

"Melany finalmente!"
Le corro incontro e la stringo forte a me.
Quanto mi è mancata.
Mi stringe forte anche lei e rimaniamo li abbracciate per qualche minuto.

I miei non hanno voluto altri figli e lei e come una sorella, dalle elementari siamo inseparabili io ero quella timida, impacciata e lei quella con il carattere forte che mi proteggeva da tutto e tutti.
Inseparabili.
Fino a quando 6 anni fa mi sono trasferita con i miei a Seattle.
Si stacca da me e mi scruta curiosa.
"Allora. A cosa devo l'onore di questa visita?"
La guardo pensando alla reazione che avrà quando gli dirò il motivo per cui mi trovo qui.
"vediamo... L'onore lo devi al fatto che voglio cambiare aria e lasciarmi gli stronzi alle spalle."
Gli occhi di Melany si spalancano rendendo evidente la sua felicità per la notizia.
"Quindi, mi stai dicendo che finalmente ti sei lasciata alle spalle quel bastardo di Ian?"
Rido per nulla sorpresa dalla sua reazione.
È talmente euforica per la notizia che inizia a saltellare.
"si. alla fine l'ho lasciato. Questa volta ho visto con i miei occhi e non ho potuto non ammettere che avevano tutti ragione"
E come se né avevano.
Per anni ho lasciato che mi manipolasse credendo alle sue storielle.
"LO SAPEVO! Quel grandissimo bastardo. Cosa ti ha fatto? L' hai sempre saputo ma tu non hai voluto mai ascoltare."
Dice in tono rabbioso mettendosi le mani nei fianchi.
Ian non è mai stato simpatico a Melany. Forse perché lei ha sempre saputo la sua vera natura.
Mi afferra la mano ed inizia a trascinarmi.

"Andiamo a casa sarai stanca. Poi mi racconti tutto."
Vengo trascinata all'interno del grattacielo che erge davanti a me.

Entriamo in questo immenso atrio bellissimo tutto in marmo e pieno di rifiniture meravigliose. Deve esserci anche una sede di qualche ufficio, c'è molto via vai.
Alla mia destra c'è un bancone tutto in granito.
Un uomo adulto ed uno più giovane sono dietro di esso.
Sicuramente sono i portieri.
Davanti a noi ci aono due ascensori, e all'apertura di uno di esso riesco a vedere il suo interno tutto dorato e circondato da specchi.
"cavolo Melany ma tu vivi qui?"
Rimanendo a bocca aperta per la bellezza dell'edificio.
"Si. E se mi ascolterai ci vivrai anche tu."
Sbuffo per l'assurdità di quello che ha appena detto.
" Io? Non credo proprio è fuori dalla mia portata. Tu piuttosto come puoi permetterti un appartamento qui?"
Un appartamento qui deve costare un rene.
Mi guarda e ride buttando indietro la testa con uno slancio.
"È un regalo del nuovo marito di mia madre. Venderebbe pure il suo culo pur di accontentarla"
Scoppio a ridere.
La madre di Melanie è già al terzo marito.Ha sempre avuto uomini ricchi ed affascinanti.
D'altronde è una bellissima donna dai capelli rosso fuoco e occhi verdi che ammaliano tutti.
Ma fino ad ora non ha avuto molta fortuna in amore.
Non posso fare a meno di tirare un respiro di sollievo e di pensare a quanto tutto questo mi sia mancato.
Melany, la sua schiettezza e l'allegria che non gli manca mai.
Da quando mi sono trasferita ci siamo viste poco, ma le ore a telefono quando Ian non era a casa non compensavano la sua mancanza.
È stata sempre capace di tirarmi su di morale e di darmi conforto nei momenti più bui.
Ne è valsa la pena volare fin qui anche se il viaggio è stato stressante.
Stare tutto quel tempo seduta non è da me.
"non mi sento più il sedere dopo un'ora bloccata nel traffico in quel taxi di merda."
Mel ride, poi fissa qualcosa alle mie spalle. Una voce maschile e profonda richiama la mia attenzione.
"Mel chi è questa brunetta con cui parli?"
Mi giro e mi ritrovo davanti a due uomini sulla trentina in giacca e cravatta.
Uno biondo, occhi verdi un tipo niente male.
L'altro uomo ha capelli neri, occhi di un blu acceso, alto, fisico perfetto (da quello che riuscivo a vedere dalla camicia che gli andava a pennello) e labbra carnose. Insomma dire che era perfetto è poco.
"È Chris. La mia amica di cui vi parlo spesso."
Dice Melany con un gran sorriso.
"Finalmente abbiamo il piacere di conoscere questa famosa Chris. Piacere John Stone."
Mi allunga la mano e gliela stringo.
"piacere Chris Stewart!"
John si gira ed indica l'altro tizio.
" Lui è Matt Brown, un mio collega ed amico"
Anche lui mi stringe la mano ed in quel momento ho come una scossa...
"Il piacere è tutto mio Chris"
Gli sorrido come un ebete non riesco a staccarmi dai suoi occhi.
Se ne accorge e mi fissa anche lui con insistenza.
Abbasso lo sguardo imbarazzata.
"Chris loro sono i mie vicini di casa."
Esclama Mel soddisfatta.
E chi non lo sarebbe con due vicini così?
Ed io che mi aspettavo due vecchietti.
"si ma siamo vicini molto rumorosi"
Dice John con fare allusivo.
"non preoccuparti sono abituata a vicini molesti"
Praticamente quando vivevo con Ian nell'appartamento al piano di sopra ho sempre pensato si svolgessero incontri di wrestling clandestini.
"Bene. Perché una rompipalle non sarebbe stata la benvenuta come vicina"
Sorrido divertita.
"Comunque sarà soltanto per un breve periodo tranquilli."
Mel gli tira uno schiaffo con aria offesa mentre john si gira verso Mel e dalla sua valigetta estrae delle carte dandole a lei.
"lo so che è la tua mattinata libera. Ma ho bisogno di chiudere questa pratica entro oggi."
Sicuramente lavora per lui.
Mel gli strappa le carte da mano e viene verso di me.
"Dammi il cinque minuti ok? Lo liquido subito."
John la fissa con finto disgusto fingendosi offeso.
"Tranquilli aspetto qui. Intanto mando un sms a mia madre."
Prendo il cellulare dalla borsa e poi mi guardo intorno e l'imbarazzo prende possesso di me.
Tutti sono perfetti e ben curati non un capello fuori posto o vestiti trasandati a differenza mia che indosso jeans strappati ed un maglione enorme mono spalla, per non parlare dei cappelli legati alla meglio e senza un filo di trucco.
In poche parole un disastro totale.
Mentre sto lì a sprofondare nell' imbarazzo alzo lo sguardo e vedo due occhi di un blu intenso che mi fissano.
Quel Matt mi guarda con sguardo truce.
Devo proprio avere un aspetto da schifo.
Di rimando lo fisso a mia volta e lui regge il gioco restando lì a fissarci per ben due minuti.
Con passo lento e sicuro con le mani nelle tasche si avvicina e si appoggia alla parete alle mie spalle.

LA MIA PAZZIA SEI TU!  (COMPLETA... in Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora