Matt

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"Bum bum" sento questo rumore da 10 minuti un incessante battere di pugni alla mia porta. Non ho voglia di vedere nessuno.
《Matt... MATT!!》e Jhon, e una settimana che non vedo nessuno.
Da quando lei ha varcato la porta mi sono chiuso in camera e ho lasciato il mondo fuori.
《MATT! APRI O SFONDO QUESTA DANNATA PORTA.》 mi scoppia la testa. Cerco di alzarmi e far finire questo frastuono, mentre stringo tra le mani ancora la bottiglia vuota di liquore.
《CAZZO! basta.》 Spalanco la porta e quasi mi butta a terra.
《Ti sei degnato finalmente. Allora hai intenzione di venire a lavoro? Oppure vuoi rimanere chiuso qui in eterno?》
《Sparisci Jhon, voglio stare da solo...》 inizia ad aprire le finestre facendo entrare la luce fastidiosa del giorno.
《 visto che sei stato così stronzo dovrei lasciarti nella tua stessa merda.》lo guardo come se mi fossi appena svegliato.
《Come scusa?》
《Nel senso che dovevi pensarci prima di fare quella grandissima cazzata.》 Sbatto la bottiglia contro il muro, frantumandola in mille pezzi.
《Cosa dici? Non hai capito un cazzo. Io di quella notte non ricordo niente. Avevo litigato con Chris ero ubriaco e ricordo soltanto che mi sono svegliato in camera sua ma non l'avrei mai toccata. Mi sono sentito una merda totale, uno schifo.》
Si siede e mi guarda.
《e la cena?》inizia a raccogliera tutta la merda che ho sparso in giro.
«la cena... Erika mi ha chiamato dicendo di avere una cosa importante da dirmi.» mi blocco.
Poi ricomincio a parlare abbassando lo sguardo.
«non so nemmeno io perché ho accettato di vederla, ha detto che riguardava mio padre ed ho accettato.»
Mi guarda come se non comprendesse ciò che dico, come se fossi un alieno.
«e quindi?»
«e quindi, quando sono arrivato lei era li con queste foto che ti giuro io... io non ricordo niente, niente!»
«Matt per favore. Come puoi dirmi una cazzta del genere?»
Sorrido lo sapevo che non mi avrebbe creduto.
«beh...che tu ci creda o no le cose stanno così quella sera, dopo il litigio con Chris io non ricordo nulla, ricordo soltanto di essermi svegliato nudo nel suo letto. Ma questo già lo sai.»
Mi alzo faccio per prendere un altra bottiglia. John si alza e me la toglie di mano mentre ci spostiamo in cucina.
«e quindi? Qual era lo scopo dell'incontro?» dice mentre svuota la mia costosa bottiglia di whisky.
«mi ha minacciato. Ha detto che se non andavo a letto con lei avrebbe mandato le foto a Chris... ed anche ai giornali in modo che vedano come l'adorato figlio di Brown si scopa la moglie del fratello.» si passa le mani sul viso disperato.
«l'ho sempre detto che è una grandissima stronza.» un dolore come un pugno allo stomaco ben piazzato mi invade.
«jhon ti prego aiutami. Io mi sono rifiutato di andare a letto con lei. E lei mi ha tolto la cosa più bella della mia vita.» lo sguardo di John si intenerisce. Si pietà, io faccio pietà.
«amico non so che dirti un bel casino. Non credevo che tu fossi cosi... innamorato.»mi fissa come se io fossi un altra persona.
«tu sai dov'è? Ti prego sto impazzendo, questo dolore che mi uccide non lo sopporto più! »
«non so dove si trovi non la vediamo dal giorno che è successo. Ha mandato soltanto dei messaggi a Mel dicendo di stare bene e che si trova da un amica e che poi le farà sapere lei dove si trova a suo tempo. Poi... ha mandato a prendere le sue cose da quel Christian.» impazzisco a quel nome il cuore sembra usciremi fuori dal petto.
«cosa? Non è possibile.» cammino in cerchio nel pieno panico.
«adesso non trarre conclusioni affrettate. So cosa stai pensando.»
Quel bastardo si sarà approfittato di lei nella sua debolezza.
«davvero?tu sai a cosa sto pensando?» dico in modo ironico.
«devo dirti una cosa... So che sarà ad una cena di beneficenza domani sera. È organizzata dalla casa editrice dove lavora.»
Inizio a respirare di nuovo. Domani cercherò di imbucarmi a quell'evento e la rivedró.
«grazie jhon. sei un vero amico.»
«si peró ce un problema. Alla cena si puó entrare solo con l'invito.»
Bel problema. Ma troveró comunque un modo per entrare.
«beh... se non riesco ad entrare l'aspetteró fuori, prima o poi dovrà pure uscire.»
«ok. ma non una sola parola con Mel, o sei morto. E non fare casini.» il macigno che avevo sul petto si è alleggerito un po.
La mia mente inizia a pensare a come riuscire ad entrare, oppure come bloccarla all uscita. Ma prima devo rimettermi in sesto.
Doccia, barba, e tutto quello che mi faccia tornare come prima.
La voglio e la riavró.
Devo fare il possibile.
Ci siamo.
Ansia...
Paura...
Sono fuori dalla location scelta per la cena di beneficenza.
Che la serata abbia inizio!

LA MIA PAZZIA SEI TU!  (COMPLETA... in Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora