CHRIS.

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Dopo ore ed ore di viaggio arriviamo a destinazione.

La stanchezza era tanta, per tutto il viaggio non ho chiuso occhio neanche un secondo pervasa da ansia e da un marmocchio piagnucolante che mi ha accompagnato per tutto il viaggio.

<<porca miseria il pianto di quel bambino mi si è piantato nel cervello, credo che lo sognerò anche questa notte!>> dice Christian esausto.

<<vedi perché non voglio figli adesso John? potrei sclerare. Non só la mamma come fa a rimanere indifferente...>>

<< tranquilla mooolto più in là ne riparliamo per ora mi è bastato quello di oggi.>> poteva un viaggio essere più perfetto? non credo proprio.

Mentre aspettiamo le valige inizio a tormentarmi le mani. non c'è la posso fare l'ansia mi ucciderà. Maledizione!

<<per favore smettila! credi non me ne sia accorto?>> dice Christian guardandomi.

<<non sei l'unico che se né accorto è nervosa. Ma Sheila mi ha assicurato che lui non ci sarà.>> un colpo di tosse proveniente da John ci fa girare di scatto. Un piccolo dubbio mi assale. Che abbiano organizzato qualcosa alle mie spalle?

<< Scusate mi è andata l'acqua di traverso...>>

<<sicuro? o ti stavi strozzando per quello che ho detto?>> abbassa lo sguardo mentre io Mel e Christian lo guardiamo a braccia incrociate.

<<non credo faccia una cosa del genere, altrimenti la vedrebbe dal binocolo.>>dice Mel guardandolo in cagnesco.

<<ha-ha-ha sei spiritosa! Mi stavo solo strozzando tutto qui, grazie per l'aiuto.>> dice mentre tutti noi ridiamo.
Ritirate le valige ci avviamo verso il taxi.
Praga é meravigliosa. Resto a bocca aperta... Uno spettacolo! luci di Natale ovunque gente felice, mercatini, l'atmosfera che si respira quí nel periodo natalizio é stupenda. Sembra di essere in una favola.

<< è stupendo qui!>> esclamo a bocca aperta, mentre il paesaggio mi scorre d'avanti.

<<tesoro ti ringrazio per avermi convinto é magnifico quí. Sembra un paesaggio da favola.>> esclama Christian mentre guarda fuori dal finestrino del taxi. John alla parola tesoro lo guarda di sottecchi con uno sguardo strano.

Arriviamo a destinazione e confesso che stavo per morire di tachicardia talmente il mio cuore batteva.
Il rivedere Sheila, la stronza è tutta la compagnia mi metteva ansia. Il perché era semplice, tutto mi parlava di lui.
Questa volta ero sola e non avevo bisogno di fingere per mostrare quanto la mia vita faccia schifo.
Arrivati a destinazione, in una casa degna di conti e contesse in stile moderno in un palazzo tra i piú belli di praga, arriva la parte più difficile... sopportare sguardi compassionevoli della famiglia.
<<Tesoro come và? Sono cosí contenta di rivederti!>>
Sheila mi stringe forte a se è un modo allo stomaco mi fà bloccare il respiro.
<<Bene grazie! Anche io sono contenta di rivederti.>>
Poi sento la voce di Erika é mi si gela il sangue.
<<T'ho, guarda chi c'è quí. Ed anche in buona compagnia. Vedo che ti sei subito ripresa, visto? E voi che credevate che stesse male.>>
Avrei voglia di spaccargli quella bocca. Di vederla soffrire come soffro io ogni giorno.
<<Male? Non vale la pena soffrire per chi non ti merita... Lui é Christian un mio amico.>>
<< Sì adesso si chiamano "amici" lo sappiamo. Piacere Erika. >>
Le allunga la mano ma christian gli rivolge solo un sorriso di cortesia mentre lei rimane con la mano a mezz' aria come una deficiente.
Dopo aver cenato e finalmente aver salutato tutti vado in camera esausta ed emotivamente provata.

Mi giro e mi rigiro, ma dopo un paio d'ore mi sveglio e scendo in cucina. Sono solo le 5 e sono già in piedi. Sono agitata stare quí mi fa troppo male ma soprattutto vedere quella stronza prendersi gioco di me.
Mentre mi verso il caffé sento il rumore della porta d'ingresso e mi blocco. Poi penso sia qualcuno dei ragazzi uscito a divertirsi e mi siedo d'avanti al camino.

LA MIA PAZZIA SEI TU!  (COMPLETA... in Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora