𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟓. 𝐔𝐧 𝐍𝐚𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐃𝐨𝐥𝐜𝐞𝐚𝐦𝐚𝐫𝐨

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Draco

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Draco

Hermione stava parlando con la McGranitt, Pucey, Potter e la piccola Weasley da una mezz'oretta abbondante.

Draco, Blaise e Daphne attendevano fuori dall'infermeria, in un silenzio alquanto angosciante.

Dalla Sala Grande non proveniva più alcun rumore; il ballo era stato interrotto quando Ginny era piombata nel mezzo della stanza, urlando terrorizzata in cerca di aiuto, con le mani coperte di sangue e il viso completamente privo di colore. Gli studenti erano stati mandati a letto.

«Cos'è successo?» chiese alla fine Draco, rivolgendosi a Blaise. C'era stanchezza nella sua voce, impazienza e anche un accenno di ansia.

«Non ci ho capito molto, ti dico la verità» rispose l'amico. «È successo tutto così in fretta e io non stavo... prestando attenzione. Insomma, un attimo avevo la mano a un passo dalle mutandine di Ginny e quello dopo la vedo tirare fuori la bacchetta e lanciare un incantesimo. Per un momento ho pensato che volesse affatturarmi per qualche motivo, soprattutto visto che mi ha spinto via di forza.»

«Vai al punto, Blaise» lo incitò Daphne, sbuffando seccata. «Poi dici che sono io quella che esagera con i dettagli.»

«Sì, insomma, la seguo con lo sguardo e vedo che Justin Finch-Fletchley è sospeso in aria a un centimetro da terra», proseguì Blaise, deglutendo e rabbrividendo al ricordo degli eventi. «Un centimetro e non sto esagerando. Una frazione di secondo di ritardo e sarebbe morto davanti ai nostri occhi.»

Draco si passò una mano sul viso, ormai pallido come uno straccio.

Si trattava di un altro attacco, ne era certo... E anche quella volta la vittima era un Nato Babbano.

«La McGranitt ha chiesto immediatamente a Lumacorno di fare l'appello», continuò il racconto Daphne, per dargli informazioni su ciò che era accaduto dopo al ballo. «Tutti gli studenti rimasti al castello erano in Sala Grande, beh eccetto voi quattro, ovviamente, e Paciock e la Lovegood che credo fossero nella Stanza delle Necessità. Ron e Astoria sono andati a chiamarli.»

Nessuno commentò in alcun modo la notizia, anche se normalmente si sarebbero tutti concessi una serie di battutine al riguardo.

Draco si sfregò con forza gli occhi.

Un attimo era in paradiso e quello dopo era ritornato dritto nelle fiamme dell'inferno, che ardevano più vive che mai.

Un attimo era felice, forse per la prima volta in tutta la sua miserabile vita, e quello dopo era di nuovo preda di quell'ansia ormai tremendamente familiare che lo accompagnava dal sesto anno.

Aveva paura che potesse accadere qualcosa alla Granger, alla splendida creatura che stringeva tra le braccia solo mezz'ora prima, totalmente incredulo della piega inaspettata che aveva preso la serata, alla ragazza che desiderava dall'inizio dell'anno e che stava finalmente per diventare sua.

Salazar's Code | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora