𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟕. 𝐒𝐮𝐬𝐬𝐮𝐫𝐫𝐢

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Draco

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Draco

Figliolo,
alla luce delle recenti e turbanti notizie che abbiamo appreso da fonti sicure e dalla Gazzetta del Profeta, ci siamo sentiti in obbligo di scriverti questa lettera.
Siamo estremamente delusi dalla tua condotta.
Farneticare sull'abbandonare la linea purosanguista e sollazzarsi con una Nata Babbana sono due cose molto diverse.
Non accetteremo questa tua follia e non abbiamo intenzione di tollerarla ulteriormente, si è spinta fin troppo oltre ogni limite della decenza.
Qualsiasi cosa tu stia facendo, qualsiasi siano le tue intenzioni, ti sollecitiamo a mettere un punto a questa torbida storia.
Hai dei doveri nei confronti della famiglia, doveri ben precisi e che ti sono stati spiegati a lungo e a fondo sin dalla tua nascita.
Dovresti concentrarti su quanto ti abbiamo chiesto di fare e riavvicinarti alla giovane Parkinson o sceglierti una strega che incontri i prerequisiti necessari per divenire un giorno la tua consorte. Apprezza il fatto che ti permettiamo di sceglierla da te.
Se Zabini e le Greengrass si sentono liberi di frequentare certa gentaglia, non vuol dire che tu lo sia.
Ricordati che a prescindere da quello che credi di pensare in questo momento di vulnerabilità e dalle frottole che quella Magi-psicologa ti racconta, sei un Malfoy e come tale devi comportarti.
Non vogliamo più vedere il tuo nome accostato a quello di Hermione Granger e non stiamo scherzando, Draco.
Non farci pentire di non averti rinchiuso in camera tua e impedito di farti tornare in quella scuola indegna del suo nome.
Smettila di gettare ombra sul nome dei Malfoy e di mettermi in imbarazzo davanti agli occhi dell'intera società Purosangue.

Lucius

Draco fece ruotare gli occhi e gettò la lettera nel fuoco davanti a sé, lo sguardo fisso sulle fiamme che divoravano implacabili la pergamena.

Le mani di Hermione scivolarono sul suo petto dalle sue spalle e quando la ragazza parlò, il suo respiro caldo gli colpì il collo, mandandogli un brivido di piacere in tutto il corpo.

«Tutto bene?»

Il biondino annuì distrattamente, già dimentico di quello che aveva appena letto e completamente inebriato dalla sua presenza; le afferrò un braccio e la guidò davanti a sé, portandosela in grembo.

«Era da parte dei tuoi genitori?»

Lui non rispose, preferendo concentrarsi sulla porzione di pelle lasciata scoperta dalla magliettina che la Grifondoro indossava quella sera.

Non era mai stato un amante degli abiti babbani, a parte quelli eleganti, ma doveva ammettere che quando aderivano al corpo della Granger in quel modo e le lasciavano scoperte generose porzioni di pelle, non riusciva a trovare nulla da obiettare. Specie se era l'unico a poterla vedere.

«Draco...»

«Non voglio parlarne, Hermione.»

Il tono della sua voce era categorico, eppure lei sospirò ugualmente.

Salazar's Code | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora