𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟕. 𝐋𝐚 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐮𝐦𝐚𝐜𝐥𝐮𝐛

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Hermione

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Hermione

Contrariamente a quanto aveva sospettato inizialmente, Draco non era il tipo che faceva l'amore ogni notte; sembrava avere le sue tempistiche nei rapporti e a Hermione stava più che bene, specie dato che pareva essere in grado di stabilire dei ritmi perfetti tra una volta e la successiva, come se sapesse determinare il tempo necessario a farla impazzire completamente o a portarla a desiderarlo senza farla diventare un'abitudine.

C'era un'altra cosa di cui non si capacitava: il modo in cui le faceva perdere la testa quando le parlava o la toccava, quanto le piacesse che le sussurrasse di essere sua mentre facevano l'amore. Non avrebbe dovuto e invece ne andava pazza; non glielo avrebbe mai detto, però, anche se sospettava che sotto sotto Draco lo sapesse già e continuasse a farlo solo per quello.

Anche se dormivano insieme ogni notte e capitava comunque che avessero rapporti di seguito, non facevano solo quello. Parlavano, si baciavano semplicemente, o leggevano insieme; discutevano di teorie, ipotizzavano esperimenti da fare nell'area Incantesimi o Pozioni, commentavano le lezioni di Alchimia più delle altre, probabilmente perché era la branca nuova che avevano iniziato a studiare più recentemente e che costituiva maggiormente una novità per entrambi.

E poi c'erano i giorni in cui Hermione decideva di fare impazzire lui; la cosa che preferiva era tenerlo sulle spine per tutto il giorno, provocandolo e stuzzicandolo, per poi raccogliere i frutti dei suoi sforzi una volta ritornati al dormitorio.

Draco aveva messo dei paletti, però; ad esempio, le aveva assicurato che non sarebbe successo mai nulla a meno che lui non avrebbe reputato adeguato il luogo in cui si sarebbe verificato l'atto, - e Draco era assai schizzinoso sulla questione, tanto che la lista di luoghi da lui ritenuti idonei si era ridotta a qualsiasi parte del loro dormitorio e al bagno dei Prefetti -, le aveva proibito di provocarlo durante le lezioni, - Hermione si era convinta alla sua domanda «non vorrai mica che ne risentano i tuoi voti?» -, e aveva richiesto una comunicazione aperta sull'argomento, sostenendo che sarebbe stata proficua per entrambi, - e su questo lei concordava pienamente; aveva scoperto così che il suo sogno proibito era di farlo contro gli scaffali della biblioteca, ma che non lo avrebbe mai fatto perché non avrebbe mai sopportato l'idea che qualcuno potesse scoprirli e vederla, o anche solo sentirla.

Draco continuava a sostenere che non fosse geloso di lei.

Eppure, finché Krum non se n'era andato, era stato costantemente imbronciato e appiccicato al suo braccio. In realtà ne era stata lieta, perché con il biondino sempre al suo fianco, Viktor aveva evitato di avvicinarsi a lei, il che era un bene visto che riusciva sempre a metterla a disagio in qualche modo quando si rivedevano; lo aveva fatto al matrimonio di Bill e Fleur e anche la sera in cui era arrivato a Hogwarts quell'anno. Lei ci aveva seriamente provato a fargli capire che non era interessata a lui romanticamente, che qualsiasi cosa avessero condiviso durante il suo quarto anno era sfumata già da molto, moltissimo, tempo, ma lui non sembrava recepire il messaggio.

Salazar's Code | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora