Capitolo 3 - Alice

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"Mi spiace lasciarti qui fuori da sola" - mi tiene per mano e nei suoi occhi vedo davvero la sua tristezza nel non potermi portare dentro con lui
"Giuseppe non ti preoccupare riuscirò a sopravvivere un paio d'ore senza di te"
"Ma..."
"Tranquillo Giuseppe rimango io a farle compagnia"

Ci giriamo entrambi a guardare i due uomini che stanno venendo verso di noi...

"Giovanni!" - ora capisco perché Luca si è dovuto assentare cinque minuti, era per andargli incontro - "Cosa ci fai qui?"
"Sono stato reclutato..." - me lo dice indicando Giuseppe dopo avermi dato un bacio sulla guancia
"Ecco... visto che è bravo a capire le persone dagli sguardi gli ho chiesto se poteva venire a sondare i pensieri che aleggiano qui fuori"

Povero... è talmente tanto nervoso e in imbarazzo che ha abbassato lo sguardo e sta disegnando con i piedi dei piccoli cerchi immaginari sull'asfalto

"Hai fatto bene" - gli faccio una carezza per tranquillizzarlo - "Due occhi in più fanno sempre comodo"

E ora, un po' più sereno, entra con Luca lasciandoci fuori

"Sembra molto preoccupato" - mi dice mentre continua a seguirlo con lo sguardo
"Eh... si gioca parecchio con questa elezione" - anche io continuo a guardarli - "Con tutto il trambusto che ha avuto negli ultimi mesi deve rafforzare la sua credibilità nel partito"
"Mi diceva Luca che però dentro ha gente che rema contro"
"Sì... è per questo che non sono tranquilla anche se sto provando in tutti i modi a farlo calmare"

Do una prima occhiata in giro, al momento è ancora abbastanza piatto

"Ci andiamo a prendere un caffè intanto?
"Sì che per portare Greta a scuola non sono riuscito a fare colazione"

Il bello è che comunque me lo dice con gli occhi che gli brillano
Giovanni ha un passato piuttosto burrascoso legato alla sua omosessualità: bullizzato dai suoi compagni di scuola, anche in polizia per tanto tempo l'ha tenuta nascosta per non giocarsi le possibilità di fare carriera in quello che è un ambiente decisamente ostile all'argomento
Ma poi ha incontrato Luca, la nostra guardia del corpo
Ok diciamo che l'inizio non è stato dei migliori: lui che ha provato ad incastrare Giuseppe in un caso di violenza sessuale, Luca che per difendere il suo capo gli faceva muro su tutto, c'era una coltre d'odio ogni volta che si trovavano a meno di venti metri di distanza... o semplicemente già avevano capito di essere attratti l'uno dall'altro e cercavano di mettere a tacere tutti gli smottamenti interni che avevano
Anche perché Luca aveva una compagna con cui era in crisi e ha due splendidi bambini che ora, grazie a Giuseppe, sono affidati a lui, e Giovanni in pratica li ha adottati, soprattutto Greta è innamorata cotta di questo bel ragazzo che profuma, come dice sempre la piccola

"Come va la vita da neo papà?"
"Un po' faticosa nella gestione dei tempi" - sorride - "Ma sono felice come non lo sono mai stato"
"E io lo sono per te" - gli metto una mano sul braccio appoggiato sul tavolino del bar e gli sorrido anche io - "Invece con il lavoro? Hai recuperato bene?"
"Sì, ho finito anche gli incontri obbligatori con lo psicologo e sono rientrato a pieno ritmo. Ora però ho due settimane di ferie arretrate che mi hanno obbligato a fare... per questo sono qui oggi e pure per i prossimi giorni"

E finalmente, dopo quasi tre mesi da quel brutto giorno dove è stato accoltellato e ha rischiato di morire, salvandosi solo grazie ad un intervento disperato di mio marito guidato al telefono da Michele, riesce a parlarne non dico serenamente ma almeno non si incupisce più

"Penso che non finirò mai di ringraziare Giuseppe per quello che ha fatto..."
"Non serve..." - ecco no, ora si sta chiudendo come sempre - "Giuseppe sarebbe pronto a rifarlo mille volte, ormai sei quasi un figlio per lui"
"Grazie..." - e quel bel sorriso che gli rispunta mi tranquillizza

"E quindi uscimmo a riveder le Stelle"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora