"Mi spieghi perché questo idiota me lo sono dovuto trovare tra i piedi? Non aveva un altro posto dove andare?"
"Ma di chi..."
"Non poteva rimanersene in Francia ancora una decina d'anni?"
"Ah ok, ora ho capito" - lo vedo che si sta trattenendo dal ridere - "Che ha combinato ancora?"Prima di rispondergli faccio un lungo respiro, cercando di recuperare un po' di calma
"Ha combinato che ha lasciato liberi i suoi di votare come vogliono ai cinque referendum di quel pagliaccio verde, aprendo quindi alla modifica della Severino per salvare gli impresentabili"
"Ma che è scemo?"
"Eh..." - e ora sospiro rassegnato - "Dario fammi un riepilogo di tutte le schifezze che ha fatto ultimamente..."
"E a che ti serve?"
"Voglio chiamarlo per insultarlo e voglio essere sicuro di rinfacciargli tutto senza dimenticarmi nemmeno una virgola"E dopo mezz'ora ho due pagine di torti che mi ha fatto, un po' per difendere il suo guru al governo, un po' perché si fa ancora tenere per le palle dal toscano, un po' perché è un incapace totale
"Grazie"
"Lo chiami ora?"
"Sì..."Lo so che non dovrei farlo, sono troppo nervoso e sicuramente mi uscirà qualche parola troppo scomposta ma se non lo faccio esplodo... e infatti la telefonata prende subito una brutta piega e i toni si scaldano
"Enrico te l'ho già detto... la mia pazienza sta finendo"
"Sarebbe una minaccia questa?"Non capisco se quello che usa è un tono di sfida o se ha il timore che stacchi la spina a questo governo mandandolo in frantumi e infrangendo quindi il suo sogno di avere il Migliore in quel posto per sempre
"...è la riconferma che non continuerò a farmi mettere i piedi in testa, qualunque siano le conseguenze..." - e ora fattela addosso dalla paura di veder cadere la tua rockstar
Metto giù senza nemmeno salutarlo, ormai ho quasi il ribrezzo di sentire la sua voce
Mi alzo e vado alla finestra, guardare il caos che c'è fuori stranamente mi aiuta a mescolare i pensieri e a renderli meno definiti e, di conseguenza, meno pungenti"Ti ha fatto arrabbiare?" - mi domanda mentre mi abbraccia da dietro
"Non ti avevo sentita entrare" - le rispondo senza smettere di osservare la gente che si muove qui sotto - "Ora mi passa non preoccuparti"Mi prende per mano e mi riporta alla sedia, lei si siede sulla scrivania ma per una volta non in modo provocatorio... mi sembra preoccupata sul serio
"Tranquilla... sto bene" - tiro fuori un piccolo sorriso - "Per quel tizio non vale la pena sprecare troppe energie"
"Però non è solo lui che ti fa stare così" - mi fa una carezza e lascia la mano sulla mia guancia, cosa che come al solito mi fa chiudere gli occhi per godere meglio dei benefici che mi trasmette - "Stanotte ti sei agitato tanto e non credo che fosse a causa di Baioletta"Si siede sulle mie gambe e inizia ad accarezzarmi i capelli e io sento la calma ricominciare a scorrere nelle mie vene
"Domani si vota per la Commissione Esteri" - inizio a parlare con tono basso - "In teoria c'è l'accordo per andare a sostituire Vito con un altro dei nostri ma non lo so... non sono per niente tranquillo"
"Pensi che non lo rispettino?"
"Ho una brutta sensazione..." - sospiro di nuovoE infatti... ecco che le destre e il partito di quel buffone toscano votano la figlia di Craxi, sbattendosene degli accordi e togliendoci, di fatto, la nostra presidenza
"Vaffanculo"
Ovvio che sono incazzato... ma probabilmente sono ancora più deluso da questa politica, anzi da questi politici che non sono in grado di mantenere fede a nessuna delle loro promesse
Alice dice che io sono l'anomalia positiva ma io comincio a non poterne più di muovermi all'interno di questo ambiente malato
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"E quindi uscimmo a riveder le Stelle"
FanfictionAnno 2022 Ne abbiamo viste tante, un'elezione Presidenziale, una guerra, un governo caduto e una campagna elettorale. Tutte cose che ognuno di noi ha vissuto in modo diverso e con sentimenti contrastanti Quello che vedremo in questa FanFiction non...