Capitolo 37

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"Non mi controlli Giuseppino oggi?" - chiedo rassegnato al mio destino
"Pensavo di risparmiartelo visto che non è tanto che te l'ho palpato" - mi risponde ridendo - "Ma se proprio ci tieni mi rimetto i guanti..."
"No no lascia stare..."

Mi guarda con aria di attesa fino a che capisce che non ho intenzione di parlare da solo

"Dai vieni, andiamo a prendere un caffè così mi dici che hai"
"Non ho niente, cosa dovrei avere?"
"Giusè..." - ora mi guarda proprio con aria di compatimento - "Sei venuto da solo a farti visitare, senza bisogno di minacciarti o di prometterti sesso selvaggio..."
"Vabbè andiamo a bere il caffè dai..."

Però fondamentalmente è vero che non ho niente, o almeno niente di così diverso dal solito
Al governo siamo sempre lì, io dico basta armi ma predico nel nulla, il bomba fa asse con la destra per cancellare le misure anti corruzione che abbiamo introdotto, cercando di togliere le norme su trasparenza e pagamenti digitali
Il Migliore, pur di darmi contro, sta facendo comunella con la carciofara sia sulle armi che sulla Rai... in pratica sta cercando di metterci all'angolo, sia me che Salvini

"Quindi vedi? Niente di nuovo sotto il sole" - cerco di scherzare
"Ma invece quelle liste che hanno pubblicato su quel giornale? Quella specie di foto segnaletiche di quelli che tiferebbero per Putin..." - mi domanda incuriosito - "Che hanno pubblicato i tizi su cui sta indagando il Copasir
"Rischiano di essere querelati... il Copasir ha detto di aver appreso di quella lista leggendola sulle loro pagine"

Quasi sputa il caffè che sta bevendo

"Però c'è qualcosa che non mi stai dicendo" - e ora si fa preoccupato - "C'entra Alice? Non sta bene?"
"Alice sta benissimo"
"Allora perché sei così preoccupato?" - poi si illumina - "Aspetta, è arrivata la risposta dal tribunale?"
"No ancora no... dovrebbero risponderci domani"

Ma ovviamente il giorno dopo non ci dicono ancora nulla... però io adesso sono in Sicilia per concludere la campagna elettorale
Ho organizzato una lezione di politica sulla mafia... ci sono 2000 persone e questa cosa mi scalda il cuore

"Dottor Scarpinato" - lo fermo appena scende dal palco una volta che ha finito il suo intervento - "Grazie per essere qui, sono state parole importanti le sue"
"Sono venuto volentieri, ultimamente la politica non fa niente per contrastare la mafia..." - mi stringe la mano - "Sono contento che siate arrivati voi a portare avanti questa lotta"
"Se è d'accordo la vorrei ricontattare per altre iniziative, magari anche più a lunga durata"
"Ci risentiremo..."

E strappando questa mezza promessa vado a dormire più sereno
Il giorno dopo sono a Taranto, all'Ilva, dove incontro i lavoratori arrabbiati... il mio tour elettorale finisce qui
E finisce malissimo, una catastrofe sto giro di Amministrative, percentuali degne del partito condominio del toscano

"Lo sapevo che eri geloso del suo successo"
"Alice perché vuoi farti insultare?"
"Dai amore" - mi bacia dolcemente - "Lo sapevamo che sarebbe andata male..."
"Sì ma qui non è andare male... qui è proprio un macello" - sospiro - "Peggio di noi solo i referendum di Salvini e di Renzi di ieri"
"Ecco, sempre a nominare quello..." - gonfia le guance e un mezzo sorriso me lo tira fuori - "Secondo me sei innamorato di lui"
"Non mi ci avvicinerei nemmeno se fosse l'ultimo uomo sulla terra"

Scende dal divano e mi prende le mani, tirandomi per far alzare anche me

"Dai vieni a letto che ti faccio addormentare accarezzandoti i capelli"
"Non posso devo lavor..."
"Giuseppe sono le tre di notte, non sei lucido... faresti più danni che altro"

E ha ragione, sono proprio stanco e mi faccio ricaricare di un po' di energie

"Mi fa sempre un certo effetto entrare qui dentro" - si guarda intorno quasi incantato come fa ogni volta
"È un po' diverso dal salotto di casa mia in effetti" - gli faccio segno di sedersi

"E quindi uscimmo a riveder le Stelle"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora