"E quindi uscimmo a riveder le Stelle"

Capitolo 5

"Ma perché oggi ne avete fatte due di votazioni?"
"Perché sennò rischiamo di finire a natale"
"Beh vuoi mettere un Presidente della Repubblica impacchettato sotto l'albero?
"Ma sarai scema eh..."
"Uffa" - e gonfia le guance... e io mi innamoro sempre di più quando lo fa, non per niente sono arrivato a chiederle di sposarmi un giorno che era una guancia gonfia unica
"Me lo dai un bacio?"
"No" - però si sporge verso di me e mi godo quelle labbra morbide sulle mie - "Ti preparo il caffè così puoi tornare a fare il tuo dovere"
"Ecco... come rovinare una bella atmosfera"

Infatti sembra di passare dal giorno alla notte, di quelle proprio nere nere
Meno male che oggi Salvini sembra più lucido, mi ascolta senza sparare nomi a casaccio

"Dai Matteo, se ci impegniamo secondo me facciamo la storia, sai cosa significherebbe avere il merito di far eleggere la prima donna al Quirinale?"

E lo vedo chiaro a cosa sta pensando, ci vuole così poco a raggirarlo che a volte mi sento in colpa... ma ormai devo chiudere questa faccenda e pazienza se per farlo devo usare qualche piccola bassezza

"Ma dici che Belloni andrebbe bene?"
"A tutti noi sì, guarda questa è la lista dei nomi condivisi da noi della coalizione..." - e faccio in modo che il mio dito caschi subito lì - "Sarebbe perfetta, credimi"
"Devo parlarne con Giorgia prima..."
"Certo fai pure... hai bisogno di tanto tempo?"
"No, credo che al massimo in un'oretta dovrei tornare" - e ora si alza con un piccolo sorriso - "Portare una donna lì... in effetti sai che successo sarebbe?"

Lo fisso fino a che si richiude dietro la porta... io ancora mi meraviglio di come questo personaggio sia riuscito a fregare milioni di italiani quando è piombato sulla scena politica
Esco dall'ufficio che ci hanno messo a disposizione per questi incontri esplorativi

"Luca, Giulio... andiamo a berci un caffè dai"
"Come è andata?"
"È andata bene... basta saperlo prendere ed è fatta"

Un'ora dopo in effetti torna, ha ottenuto il sì della sua collega e ora ci chiudiamo insieme ai miei due alleati per tirare le somme
Ma se Roberto sembra dare il suo ok, il problema è sempre lui...

"Dai Enrico, siamo tutti d'accordo per una donna, abbiamo un nome condiviso... spiegami cosa c'è che non va adesso"
"Dico che ci dobbiamo pensare"
"Ma a cosa?" - interviene pure Salvini - "Per noi va bene, il nome lo abbiamo preso dalla vostra lista... andiamo su quello e chiudiamo la faccenda"
"Ho sentito Tajani, anche lui ha dei dubbi" - insiste
"Forza Italia non ha i numeri per boicottare la cosa..." - gli dico fissandolo gelido negli occhi - "Qui dentro ci sono i rappresentanti della coalizione di sinistra e quasi tutto il resto della maggioranza più il partito dell'opposizione... non ci saranno problemi... giusto Enrico?"
"Fate come volete" - si alza quasi rovesciando la sedia ed esce dalla stanza

Non sono per niente tranquillo, la pugnalata alle spalle da lui non mi stupirebbe
Salvini si porta avanti, appena uscito da qui dichiara alla stampa che abbiamo trovato un accordo per una donna al Colle, che è un nome di alto profilo e che è molto contento del lavoro svolto
I giornalisti fermano anche me e più o meno ribadisco il discorso di Matteo, evitando però di fare il nome che abbiamo scelto

"Bravissimo amore" - mi bacia appena entro nel mio ufficio dove mi sta aspettando - "Lo so che è tutto merito tuo"
"Non ci crederai mai..." - la bacio anche io - "Ma il mio alleato più forte è stato Salvini"
"Ma come?" - non sa se ridere o piangere mi sa
"Lasciamo perdere va..." - mi tolgo la giacca e faccio su le maniche della camicia - "Dario è arrivato?"
"Sì è nel suo ufficio"

Lo trovo tutto concentrato a leggere qualcosa sul suo computer

"Che fai?"
"Guardo le reazioni ai vostri annunci"
"Come sono?"
"Fino a che non ha twittato Beppe andava tutto bene"