capitulo 10.

769 40 0
                                    

Peter.
Mi guardo allo specchio imbarazzato per quello che ho appena fatto. Spero che nessuno mi abbia visto correre verso il bagno esasperato dopo il suono del campanello, come posso aver timore di incontrare la mia ex ragazza? È assurdo...eppure non è la prima volta che la vedo da quando ci siamo lasciati.
Tini mi ha inviato un messaggio, sarà furiosa perché ho interrotto la sua chiamata.
"Cosa diamine stai facendo di così importante da non potermi rispondere? Spero di vederti stasera."
Ebbene sì, è furiosa. Ma non fa niente, con lei risolverò più tardi, ora ho altro a cui pensare.
Spengo il cellulare e inizio a prepararmi psicologicamente ad incontrare Lali, sarà facile....potrei chiederle del lavoro, oppure informarmi su quando sarà il prossimo concerto a Buenos Aires, mi piacerebbe andarci.
Sentirla cantare dal vivo sarebbe meraviglioso, altro che alla radio.
Sento in lontananza la voce di Pablo al microfono, ma non riesco a distinguere le sue parole, chissà cosa sta dicendo quel matto. Mentre sto afferrando la maniglia della porta e spegnendo la luce mi arriva dritto alle orecchie il suono di una delle canzoni di Lali, una delle mie preferite "No estoy sola", e la sua voce bellissima e vellutata raggiunge subito il mio cuore.
Sta cantando dal vivo, è incredibile, non resisto e mi precipito fuori dal bagno in un batter d'occhio. Attraverso il corridoio di corsa, mentre le note si fanno sempre più chiare e vivide, ecco che arrivo in salotto e mi fermo dietro alla folla che si è radunata avanti al palchetto.
È lì di fronte a me, a qualche metro di distanza. È davvero bella. Si muove a ritmo di musica, agitando la sua folta chioma castana e sorridendo a coloro che la guardano e la accompagnano con battito delle mani. Riesce a trasportare tutti con la sua musica: Gimena e Nicolas si sono lanciati in un bellissimo ballo di coppia, simile ad un lento più movimentato, anche Mary e il suo ragazzo fanno lo stesso e il resto dei ragazzi nostri colleghi la guardano ammirati e cantano con lei. Tutte le attenzioni sono puntate su di lei, tranne l'attenzione di China che notandomi mi raggiunge:-Ehy, ma dov'eri? E cos'è questa faccia estasiata? Ti ricordo che per tua sfortuna siete entrambi impegnati, e non guardarla così... se ne potrebbe accorgere.
E dopo avermi dato uno schiaffetto, senza neanche il tempo di rispondere, mi rilascia solo.
Forse ha ragione...non posso avere questi pensieri così carini verso di lei. Dovrei restare con i piedi per terra e lasciare tutta quest'ansia che mi sovrasta, infondo anche io ho una bellissima e talentuosa fidanzata. Lali è solo un ricordo ormai per me.
Ecco che la canzone finisce:
-Grazie a tutti, è stato magnifico cantare per voi..ma direi che per oggi basta,ahhaha!-dice al microfono accompagnando il tutto con un radioso sorriso.
Scende dal palco, ringrazia e si trattiene a parlare con tutte le persone che l'hanno aspettata per congratularsi. La osservo da lontano, ed ecco che viene raggiunta da Candela che le sussurra qualcosa all'orecchio e subito dopo il loro sguardo si posa su di me che le guardo.
Oddio che figuraccia.
Non perdo tempo e subito alzo una mano in segno di saluto, Lali mi sorride e fa lo stesso, senza perdere altro tempo la raggiungo.
Il cuore mi batte all'impazzata, mi sento uno sciocco, non so perchè sono così agitato ma spero che il tutto passi una volta dopo averle parlato.
-Peteer!-mi chiama ad alta voce e subito dopo mi abbraccia forte come non faceva da tempo. Quanto mi sono mancati i suoi abbracci.
-Ehy bellissima! Come stai? È da tanto tempo che non ci vediamo!-e ricambio il suo abbraccio come meglio posso.
Nel frattempo Candela mi fa l'occhiolino e si allontana lasciandoci soli.
-Tutto bene direi...è passato un pezzo dal nostro ultimo incontro, mi sei mancato!-mi dice senza esitazione.
Di impulso la prendo di nuovo tra le braccia e la stringo forte come se avessi paura di perderla.
Sento gli sguardi curiosi della gente che ci squadra e così le propongo:-Che ne dici di andare in giardino a bere qualcosa?
-Sì dai, così facciamo due chiacchiere.-accetta sicura.
Afferro due cooktail dal bancone e la scorto fino in giardino.
Le tengo una mano per non perderla tra la folla e quel piccolo contatto riesce a far passare tutte le ansie e le paure.
Ci accomodiamo sull'altalena in fondo al giardino, così da essere lontani da occhi indiscreti.
Dopo aver bevuto un sorso dal mio cooktail le chiedo:-Allora come va? Ora sei una grande star...sono così contento per te. Vai alla grande!
Mi sorride un tantino imbarazzata e risponde:-Grande star...sono sempre la stessa infondo,ho solo trovato l'ispirazione e a qualcuno è piaciuto.
-Grande musica, davvero...il tuo cd è magnifico.-mi complimento ancora.
-Spero tu l'abbia comprato ahahahah- ed entrambi scoppiamo in una fragorosa risata, come ai vecchi tempi.

▲voy a ser tuya▼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora