▲voy a ser tuya▼

capitulo 13.

Lali.
Mi sento il cuore in fiamme.
Come se qualcuno avesse appiccato un incendio e avesse bruciato tutto ciò che mi rimaneva delle mie nonne.
Almeno non sono sola, e anche se mi sento come se tutto fosse sbagliato, sono contenta che Peter sia qui con me.
Tra le sue braccia mi sento più al sicuro e anche il dolore nel mio cuore sembra alleggerirsi.
Mi scosto dal suo petto e lo guardo negli occhi.
-Mi dispiace che io ti abbia costretto a correre qui a quest'ora, sono una cretina.-ora che ci penso mi sembra di essere stata davvero un'idiota a chiamarlo così.
In fondo è stata solo la prima volta che ci siamo visti dopo un lungo anno ed ora dopo nemmeno 12 ore sono già tra le sue braccia.
È assurdo, eppure mi sembra proprio la cosa giusta.
-Non devi scusarti. Sono felice che tu abbia chiamato me... Ci sono sempre per te, lo sai.-mi dice accarezzandomi il viso.
-Ora vado a farti una camomilla, ne hai bisogno.-mi dice alzandosi dal divano.
-Non preoccuparti, non sai neanche dove cercare...
-Me la cavero'-mi risponde sorridendomi e si dirige in cucina.
È così premuroso, come sempre o forse anche di più. Anche se continuo a ripetere alla mia testa che questo è sbagliato non posso fare a meno che desiderare che questo momento duri per sempre.
Mi sembra di essere tornati a qualche anno fa, quando durante i tours condividevano gli appartamenti...sembra tutto come prima, apparte il fatto che non stiamo più insieme e che amiamo altre persone.
Ecco che ritorna con una tazza fumante in mano. Continua a sorridermi, con quel sorriso rassicurante che fa sparire finalmente il dolore e i cattivi pensieri su questa situazione.
Infondo siamo solo due amici che passano una serata insieme, anche se un po' particolare.
-Ecco..- e mi porge la tazza-So che forse non dovrei chiedertelo, ma Benjamin dov'è?-mi chiede.
L'ultima cosa che mi aspettavo era questa domanda. Oggi  tutto il giorno io non ho detto una parola riguardo a Tini e lui non ha chiesto niente su Benja, eppure è giusto, dimostra per l'ennesima volta quanto Peter sia buono e non pervenuto.
-È in Venezuela per lavoro, non so quando tornerà..forse a fine mese.-gli spiego abbassando lo sguardo sulla mia bevanda.
-Ah bene...anche la sua carriera va alla grande! Voi...?
-No, non conviviamo.-rispondo d'impulso precedendolo.
-Capisco...bell'appartamento comunque.-ed ecco che la conversazione inizia a stemperare la tensione che si era creata dopo la sua domanda.
-Mi ha aiutato Cande ad arredarlo, ci sa fare in tutto.
-A proposito...l'hai sentita?-mi chiede.
-Tranquillo non gli ho raccontato niente. Era troppo entusiasta perché Vico l'ha invitata a pranzo dai suoi domani. Io davvero, se scopro che la prende in giro, lo uccido.
-Ma ti pare che la prende in giro?Non ha mai portato nessuna dai suoi, oggi è stato solo un equivoco.-mi dice riprendendo ad accarezzarmi i capelli.
-Lo spero...so anch'io che non dovrei chiedertelo ma, come va con Martina?- so che la mia domanda rialzerà la tensione, ma la mia curiosità è troppa.
-Tutto bene...-risponde scostando la mano e fermando le carezze.
Guardo l'orologio, sono già l'1,35 del mattino.
-Se vuoi puoi tornare a casa, io sto bene.-gli dico.
-Non prima che tu abbia sporto denuncia, non si sa mai..potrebbero anche tornare.Che ne dici di guardare un film? Sempre se non do fastidio.-mi dice sorridendo.
-Ma ti pare? Non so cosa avrei fatto se tu non fossi arrivato, probabilmente sarei ancora sola fuori la porta. Che film vuoi vedere?-gli chiedo.
-Quello che vuoi..
Mi alzo dal divano e mi avvicino alla parete attrezzata e apro il cassetto dei Dvd. Il primo che mi salta subito all'occhio è 'L'amore in linea' una bellissima commedia romantica che ho guardato con Mary e Cande qualche mese fa.
Non so se è quello che ci vuole, ma sono certa che è quella che voglio guardare ora.
Glielo mostro sorridente.
-"L'amore in linea"-gli dico guardandolo dritto negli occhi.
-Allora rispondiamo.
Infilo il Dvd nel lettore e mi riaccoccolo sul divano accanto a lui.
Che lo spettacolo abbia inizio.