▲voy a ser tuya▼

capitulo 20.

Peter.
I raggi del sole filtrano dalle tapparelle semi aperte della mia camera, ho ancora sonno ma il dovere mi chiama e sono costretto ad alzarmi.
Mi butto sotto l'acqua fredda della doccia e inizio come sempre a pensare.
Sono passati due giorni da quando ho visto Lali e pur avendo avuto un gran da fare mi è capitato di pensarla spesso. Assurdo.
Ieri mentre cenato a casa di Tini con la sua famiglia e alcuni amici alla tv è uscita la pubblicità del tour di Lali ed è subito calato il silenzio nella sala. Ero certo che se non avesse dato troppo nell'occhio Tini sarebbe corsa a spegnerla ma si è limitata a guardarmi di sottecchi per decifrare la mia espressione.
Da quando c'è stato il triplo incontro nel bar è sospettosa nei miei confronti e in effetti non fa male. Non avrò mai il coraggio di raccontarle tutto ciò che avvenuto con Lali, almeno fin quando non avrò messo in chiaro ciò che provo. Il rischio e perdere l'una o l'altra e non ho mai avuto così tanta confusione.
Esco dalla doccia con la testa che mi gira e penso che l'ideale sarebbe cancellare tutti gli appuntamenti della giornata e rimanere a casa, ma sono sicuro che penserei troppo e non sono affatto in vena.
Vanessa mi aspetta in centro, abbiamo un appuntamento per un nuovo progetto teatrale di cui dovrei essere il protagonista e non sto nella pelle. Muoio dalla voglia di addentrarmi in questo nuovo mondo e sono certo che andrà tutto alla grande.
-Sei in ritardo.- mi dice Vanessa seria appena mi vede arrivare.
-Non mi sento troppo bene. Facciamo in fretta.-le rispondo sperando che l'incontro finisca il prima possibile.
Fortunatamente ce la caviamo in 30 minuti e anche se il mal di testa è peggiorato non sono mai stato così entusiasta per un nuovo progetto.
-Allora? Che ne dici? Penso sarà fantastico.-mi sprona Vane.
-Lo penso anch'io.-le rispondo non del tutto lucido.
-Cos'hai Pit? Ti conosco e so che qualcosa ti turba.-mi dice leggendomi dentro.
-Niente che riguarda il lavoro fortunatamente. È ciò che provo dentro che mi preoccupa.-le dico lasciandola immaginare quali siano i miei problemi.
-Dimmi tutto dai.- mi incoraggia indicandomi la sedia del bar da cui ci eravamo alzati qualche secondo prima.
So che con lei non posso avere segreti e così le racconto tutto senza timore.
La sua espressione quando mi sente parlare di Lali si illumina come sempre ma le sue parole dopo che ha ascoltato tutto mi lasciano spiazzato.
-So che Lali è ancora importante per te e lo sarà per sempre, ma non pensi che la vostra nave sia già salpata e che ora sia troppo tardi?
-Vanessa? Sei la stessa che l'altra volta mi incoraggiava a lasciarmi andare? È ciò che ho fatto ed ora mi dici che dovrei lasciar perdere?-le dico alzando la voce, quasi ferito dalle sue parole.
-Lo so, lo so...è solo che sto considerando anche il fatto che Lali è fidanzata e non penso proprio abbia intenzione di interrompere la sua relazione che va avanti da qualche anno per imbattersi di nuovo nel passato.-mi spiega questa volta più pacatamente.
-Forse hai ragione,ma...-vengo interrotto dallo squillo del mio cellulare.
Lo prendo e quando leggo da chi arriva la chiamata lo prendo come un segno del destino.
Lali❤
Mostro lo schermo a Vanessa e prima che possa ribattere rispondo.
-Pronto!
-Ehy Pit, sono Lali. Ti avevo detto che ti avrei chiamato, lo so mi sono fatta un po' attendere ma ho avuto parecchio da fare.-mi dice tutto d'un fiato.
-Non preoccuparti, anche io sono stato impegnato.-le rispondo.
-Ora sei libero?-mi chiede un po' titubante.
-Sì. Cosa proponi?-le chiedo curioso.
-Vediamoci tra venti minuti davanti casa mia.
-D'accordo, a tra poco.
Stacco velocemente e guardando Vanessa le dico:-Sarà pure sbagliato, ma è ciò che voglio fare. Ci sentiamo!
Le volto le spalle prima che possa replicare e mi dirigo alla macchina.
Dopo le parole che ci siamo detti l'ultima volta, muoio dalla voglia di fare la prossima mossa. Forse sarà sbagliato ma non mi sento così pieno di vita da molto e non sono pronto a rinunciarci di già.