capitulo 31.

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Lali.
Dopo aver letto quell'articolo che mi ha gettato completamente nel panico non ho potuto fare a meno di riempire di chiamate Cande, che non stranamente non risponde, fino a quando non mi risponde finalmente per messaggio.
"Scusami tesoro,ero dall'estetista. Anche io ho bisogno di vederti!! Sto andando da Mary,vieni qui dai"
Finalmente, era da una vita che non facevamo una riunione tra amiche, così mi sarei tolta questo macigno dalla pancia, sperando di ricevere i giusti consigli dalle due persone che più mi conoscono. Mi preparo velocemente, mi fondo in macchina e in men che non si dica sono Mary. Quando mi apre la porta non posso fare a meno che notare la sua pancia già un po' cresciuta e quasi non scoppiò in lacrime. Appena Mary ci disse di essere incinta ero strafelice per lei ma ancora non realizzavo bene quello che sarebbe stato ed ora vederla in quello stato adorabile era una gioia ed emozione insostenibile per me.
Le butto le braccia al collo e la stringo forte a me, cercando di non fare troppa pressione sulla pancia con addosso quella sensazione che non sto abbracciando solo Mary ma anche la piccola o il piccolo che un giorno stringerò tra le braccia e che sarà come un vero e proprio nipote per me.
-Sei bellissima.-dico con la voce quasi spezzata dall'emozione.
-Sono sempre la stessa amore.-mi dice passandomi una mano tra i capelli con fare già molto materno.
-Anzi forse è vero che un po' sono cambiata, soprattutto lui sta cambiando.-continua guardandosi ed accarezzandosi il ventre.
-Sarà una femminuccia, inizia a parlarle al femminile.-sento gridare Candela dal divano del soggiorno.
-Staremo a vedere!-risponde Mary facendomi strada verso il salone e appena arrivo al divano mi ci butto sopra sprofondandovi dentro.
-Cosa stai combinando?-mi chiede Mary guardandomi con occhi inquisitori.
Inizio subito a raccontare tutto dal principio senza tralasciare nessun minimo dettaglio. Le loro espressioni sono impagabili, passano dall'entusiaste, allo sconvolte poi di nuovo all'entusiaste per poi finire nella preoccupazione. Vorrei quasi filmarle. Quando finalmente finisco di raccontare i loro sguardi sono fissi su di me e cala un silenzio che dura un quarto di secondo fino a che Candela non parte a razzo:-Tu sei impazzitaaa!!! Oddio non ti facevo così audace! Brava ragazza, stai imparando!
-Cande....smettila!-la frena Mary.
-Lali sei davvero sicura di quello che stai facendo? Sei pronta sul serio a gestire questa nuova situazione? I media impazziranno, per non parlare dei fans. E Benjamin...chissà come potrebbe prenderla.-continua Mary cercando di farmi riflettere.
-Mary smettila tu. Ma non la vedi? Non aveva quello sguardo felice da anni ormai. Le luccicavano gli occhi quando ha parlato dei baci e le tenerezze che si sono scambiati. Al diavolo i media, i fans e Benjamin! Deve fare ciò che la rende felice.-dice Candela che riaccende una speranza nel mio cuore.
-Lo so...Ma non vorrei se ne pentisse in seguito.-spiega Mary e poi continua:-È ovvio che anche io voglia vederti felice. Ma sia tu che Peter avete situazioni complicate da risolvere se volete stare davvero insieme.
-Lo so e devo capire se siamo entrambi pronti ad affrontare tutto ciò. Io non so se amo ancora Benjamin, non lo vedo da tanto ed ho anche paura che quando lo vedrò capirò che quello con Peter è stato solo un diversivo, mentre per lui non è così.-le spiego.
-Sei sicura che tu per Peter non sia un diversivo?-dice improvvisamente Candela che aveva preso ad armeggiare con il telefono.
-Cosa vorresti dire?-le chiedo sorpresa.
Sia io che Mary la guardiamo curiosa.
-Non so se ti farà piacere-mi dice porgendomi il telefono.
Lo afferro nervosamente e subito vedo una foto. Una foto di Peter e Martina mano nella mano fuori al ristorante di Nicolas Vazquez "Marloon ristobar". Fisso la foto analizzandola. È di oggi. C'è la data e perd di più Peter indossa la stessa maglia che aveva stamattina quando eravamo insieme. Quasi non riesco a crederci. Forse era questo che io ero per lui: un diversivo. Voleva la botte piena e la moglie ubriaca. Me come amante e lei come ragazza ufficiale. Non voleva privarsi di niente e magari prendeva in giro entrambe. Era squallido. Da lui non me lo sarei mai potuto aspettare ed io che stavo pensando di mandare tutto a puttane per lui.
Che idiota ero stata.
Non erano passate neanche 5 ore da quando avevamo passato la notte insieme ed ora era già mano nella mano con lei, io che avevo pensato che l'avrebbe affrontata rivelandole tutto...
Basta. Dovevo darci un taglio, non meritava neanche di essere tra i miei pensieri, non dovevo neanche restarci male. Tornare da lui? Era l'ultima cosa che avrei fatto.
Restitui il telefono a Cande con fare quasi brusco.
-Beh ragazze...dimentichiamo tutto ciò che io ho detto, che voi avete detto. Non serve più ad un cazzo. Ora scusatemi ma devo proprio andare.-le dissi baciandole velocemente ma senza riuscire a guardarle negli occhi. Se avessi incrociato i loro occhi dispiaciuti molto probabilmente sarei scoppiata a piangere e non potevo dare questa delusione a me stessa. Forse avrei pianto comunque...sotto la doccia, dove avrei potuto dare la colpa al getto d'acqua pur di rinnegare quelle stupide lacrime.
Mi infilai in macchina e guida i verso casa.

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