capitulo 18.

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Peter.
Vedere negli occhi di Lali lo scintillio del perdono nei miei confronti è stata come una boccata di aria fresca. Dalla rabbia è passata alla gioia in un solo attimo, ed ora entusiasta mi mostra tutte le specialità che ha preparato per distrarsi un po'.
-Adesso siediti a tavola che finalmente si mangia!-mi dice sorridente mentre si affretta a impiattare le pietanze.
-Non vedo l'ora!-le dico accomodandomi.
Si siede di fronte a me e prima di iniziare a mangiare mi guarda negli occhi e mi fa:-Mi sembra di esser tornata a qualche anno fa. Wow....é strano ma bello!
-Lo penso anche io. Adesso mangiamo che sono affamatissimo!-le dico per raffreddare un po' il clima che si stava creando.
Ho paura di combinare qualcosa di grosso e di non poter più tornare indietro.
-Comunque, so che non sono autorizzata a chiedertelo, ma...hai parlato con Tini di ieri?-mi chiede guardando il cibo nel piatto.
-Come sei curiosa..-le dico sospirando.
-Non fraintemdermi...è che non so se fare lo stesso con Benjamin.-mi spiega.
-Oggi ero lì per quello, ma poi sei arrivata tu e...Non sono riuscito a farlo, non ho potuto con te lì. Sarebbe potuta impazzire.-le dico guardandola fissa per decifrare la sua espressione.
-Dicendo così la fai apparire come una pazza.
-Non è pazza, ma solo molto istintiva. Come te infondo.- e continuo a guardarla fisso.
-Glielo dirai?-mi chiede con un po' di timore nella voce.
-Non lo so...forse non è così grave come sembra. Siamo solo stati un po' insieme,niente di che.
-L'ho pensato anch'io, e infondo non ci sono mica testimoni. Non potrebbero venirlo a sapere e arrabbiarsi.-mi dice cercando di giustificare il tutto al meglio.
-Infondo è vero. Complimenti per queste quesadillas, sono deliziose davvero.-mi complimento con lei cercando di deviare l'argomento.
-E aspetta di assaggiare la mousse! Impazzirai per quella.-mi dice entusiasta sorridendomi.
La mousse è davvero deliziosa e riesce a rendere il tutto più leggero e meno sbagliato.
Potrebbe essere una semplice cena fra due amici ma io stesso so che non è così, me lo sento dentro e anche se è spaventoso penso ne valga la pena.
Quando all'improvviso i nostri telefoni vibrano e squillano contemporaneamente.
-Wow, cosa sarà mai?-mi chiede Lali.
-A me è un messaggio di Pablo...dice di vedere un articolo.
-Anche a me è Mary e dice lo stesso. Devo preoccuparmi?-dice tra le risate.
Apro l'articolo e mi esce una foto divisa in tre parti:in una ci sono io,in un altra Tini e nell'ultima Lali. Lo scenario è chiaramente il bar del Sol e il titolo dice:
"Ex e non tutti insieme, problemi e disagi al bar del Sol?"
-Ah...bene.-dice Lali che ha ormai cambiato espressione.
-È un articolo così banale e inutile.-la tranquillizzo.
-Si, ma parla anche della mia uscita di scena alquanto bizzarra.-mi dice coprendosi la faccia con le mani.
-Niente di che dai...
-Spero che Benja non si impressioni.
Solo pronunciare quel nome fa cadere tutta l'atmosfera creatasi.
-Sai che ti dico? Non mi importa, non posso farmi rovinare la serata da uno stupido articolo.-mi dice avvicinandosi a me.-Ora che si fa?-continua con lo sguardo di chi è pronta a tutto.
-Cosa vorresti mai fare?-le chiedo stupito.
-Fai te. Niente di banale mi raccomando!
-Aspettami qui.-le dico.
Scendo giù al palazzo e chiamo Pablo. Lui mi aiuterà.
-Amico che succede? Troppo sconvolto per l'articolo?-mi chiede.
-Macchè! Ho bisogno di te. Devi portarmi la tua moto qui. Davvero,mi serve.-gli dico già entusiasta.
-Ma dove sei? Cosa devi fare?-continua a chiedere incuriosito.
-Sono fuori casa di Lali, se vuoi ti do l'indirizzo. Devi fare in fretta, ti aspetto qui.
-So dov'è, ora ti raggiungo! Sei proprio impazzito.-mi dice ridendo.
Fortunatamente casa di Pablo è pochissimo distante da quella di Lali e dopo pochi minuti mi cede la sua moto, dopo aver fatto mille domande senza ricevere risposta.
Salgo sopra più in fretta che posso e raggiungo Lali.
-Cosa stai combinando?-mi chiede in ansia.
-Vieni con me!- le dico prendendola e coprendole gli occhi.
Una volta davanti alla moto glieli scopro e subito impazzisce:
-Oddioooo! Non vedo l'ora! Dai andiamo, subito. Voglio fare un giro. Non mi dire che è la tua?
-Prendi questo!-le dico porgendogli il casco.
-Si parte, ayyyyy!-urla entusiasta.

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