Lali.
Dormire sul divano non mi ha fatto per niente bene. Mi sento tutta indolenzita, come se un carrarmato mi avesse spiaccicato sul suolo. E non parliamo del mio cuore, quello sta ancora peggio. Sono ore che lotta col mio stesso cervello per definire se quello che è successo stanotte,ed anche questa mattina, sia sbagliato o no. Peter se ne è andato da circa una mezz'ora con la scusa di dover andare a trovare i suoi; no che non ci creda ma, penso che se non avesse avuto un motivo tanto valido saremmo rimasti sul divano a ridere e scherzare per sempre. Siamo stati così bene.
Quando ho aperto gli occhi questa mattina ero praticamente avvinghiata a Peter, lo abbracciavo come se avessi avuto paura di perderlo e mi ci sono voluti diversi minuti per staccarmi,stavo fin troppo bene tra le sue braccia.
Diamine, come posso pensare ciò? È sbagliato, io sono fidanzata ed anche lui lo è. Ci siamo lasciati tempo fa e indietro non si torna così facilmente.
Devo distrarmi e mettere i miei assurdi pensieri a tacere, ma non me la sento di chiamare le mie amiche o Benjamin, non so se riuscirei a raccontare la verità a qualcuno. La cosa migliore da fare è andare a passare la giornata con la mia famiglia:mio padre,mia madre,mia sorella,mio cognato e il mio dolcissimo nipotino.
A loro non dovrò dare troppe spiegazioni,racconterò del furto e sdrammatizzerò il tutto dicendo che quando sono tornata a casa ero con degli amici.
Mi preparo per una giornata che si prospetta calda e soleggiata e sono sicura che stando con la gente che amo riuscirò a mettere in ordine il subbuglio che ho dentro. Mentre scendo le scale del condominio incrocio Adam,il ragazzo che ho conosciuto ieri in garage.
-Hey!-mi saluta.-Ho saputo del furto, mi dispiace tanto!
Le sue parole mi spiazzano, non mi spiego come faccia a sapere che mi hanno derubato.
Senza pensarci due volte glielo chiedo:-E tu come fai a sapere del furto?
-Beh....le voci corrono, scusa ma ora devo proprio andare. Ciao!-mi saluta e veloce come il vento sale di sopra.
Il suo atteggiamento mi è sembrato così strano. Ma non ho né la voglia né il tempo per pensarci. L'unica cosa che voglio è passare del tempo con la mia famiglia.
Non appena parcheggio nel vialetto di casa la mamma esce fuori e corre ad accogliermi.
-Tesoro! Che bello che tu sia qui! Almeno la domenica ti fai viva.-mi dice abbracciandomi.
Sono sempre loro a venir a trovarmi durante la settimana, i miei impegni non mi permettono di riservargli molto tempo, ma passare tempo con tutti loro è sempre una gioia per me.
Papà si sta già occupando del barbecue in giardino, la domenica la carne alla brace è d'obbligo e il solo odore mi ricorda le mie domeniche da bambina.
Ecco che mi corre incontro il mio bambino preferito: Santino, mio primo e per il momento unico nipote.
-Zia, zia! Dai vieni a suonare la batteria.-non mi da neanche il tempo di salutare mia sorella Ana e suo marito che già mi ha trascinato nella mia vecchia camera, dove c'è la mia vecchia e fantastica batteria.
Santi adora che io la suoni per lui e non me lo faccio ripetere due volte.
Durante il pranzo racconto ciò che è accaduto il giorno prima cercando di sdrammatizzare il tutto.
-Oh tesoro, quando non c'è Benjamin vorrei che tu venissi a dormire qui. Il pensiero che tu stia tutta sola in quell'appartamento mi preoccupa.-mi dice la mamma con la sua solita aria protettiva.
-Mamma io e Benjamin non conviviamo nemmeno, non avrebbe senso trasferirmi qui....è tutto come sempre. Ed ora è capitato, non c'è da preoccuparsi.-cerco di spiegarle senza alterarmi.
-L'importante è che tu stia bene, tutto il resto viene dopo.-dice mio padre aiutandomi sempre più a non ingigantire l'accaduto.
Proprio mentre mamma va a prendere il dolce sento il mio cellulare squillare. Corro a cercarlo nella borsa e rispondo.
-Pronto?
-Amore sono io!
Benjamin. Non avevo neanche pensato che potesse essere lui, di solito se non lo chiamo io non si fa mai vivo, e proprio oggi che non vorrei sentirlo mi chiama.
-Ehy, allora come va?-gli chiedo cercando di mandare giù i sensi di colpa.
-Tutto alla grande. Spero sia lo stesso per te. Senti non posso parlare molto, sono alle prove ma avevo così tanta voglia di sentirti. Mi manchi e ti giuro che appena posso ti chiamo, anche di notte se è necessario, così potremmo parlare di tutto e a lungo.-sembra sentirsi in colpa, non so come reagirebbe se sapesse..
-Non preoccuparti, va tutto bene. Ci sentiamo presto.
E senza aspettare un probabile "ti amo", chiudo la conversazione.
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▲voy a ser tuya▼
FanfictionLaliter's. Il tempo ha cambiato tante cose ormai e Lali lo sa. Sa che nel suo cuore tante cose sono cambiate, non solo gli amori ma anche le amicizie, ma almeno la sua carriera ha preso il volo! Peter aspetta. Aspetta che il suo cuore torni a sorri...