"Ma sei sicura che a tuo marito non dispiaccia che ci siamo pure noi?" chiede Angelica, valige alla mano e pronta a godersi a pieno Dubai.
"Ma no figurati!" spingo il passeggino di Vittoria verso l'uscita trascinandomi dietro la valigia enorme, accompagnata da Angelica e Lucia che è elettrizzata da questa vacanza.
"Ma mi dispiace rovinarvi la vacanza, magari volevate starvene per conto vostro."
"Mica è una vacanza di coppia eh... c'è Gianluca con il fratello, poi c'è ovviamente Piero con la moglie, la mia amica Elisa e il bimbo, Andrea." usciamo finalmente e ad aspettarci fuori c'è Barbara con un sorriso che le arriva agli occhi.
"Ciao!" mi saluta calorosamente quando la raggiungiamo e poi mi stringe in un abbraccio e prende immediatamente in braccio Vittoria che piangeva disperata sotto il lenzuolino che metto sul passeggino quando ci sono troppi occhi indiscreti in giro.
"Ciao Barbara!" ricambio il saluto. "Loro sono Angelica e la sua bimba Lucia."
"Ciao Angelica e ciao Lucia." si infila una mano nella borsa. "Ti piace la cioccolata Lucia?"
"Si." sorride furba la bimba.
"Allora questo è per te!" le da un cioccolatino a forma di cuore che la bimba prende e mangia immediatamente.
"Grazie!" le fa un sorriso sporco di cioccolato con gli occhi felici.
"Prego piccola! Venite che ci aspetta la macchina!"
"Ignazio?"
"È in hotel! Voleva venire ma c'erano troppe persone accalcate fuori."
"Mh. Okay." mormoro con una punta di rammarico. Lo so che è questione di minuti, ma davvero mi manca tantissimo.
"Non fare quel musino che manca poco!" mi fa una carezza sulla guancia e spinge lei il passeggino senza smettere di stringere Vittoria che se ne sta beata e appollaiata sulla sua spalla.
"Papà!" strilla Vittoria iniziando a scalciare in braccio a Barbara.
"No amore, papà lo vedi tra poco!" mi avvicino e cerco di distrarla. È tutto il viaggio che le dico che andiamo da papà, lo cerca povera bimba.
"No! Papà, papà!" urla ancora di più quando sento due braccia circondarmi la vita.
"Ciao amore!" sussurra all'orecchio una voce che riconosco immediatamente.
"Ma..." mi volto velocemente e lo stringo forte. "Barbara!" sbuffo con uno stupido sorrisino sulla bocca accorgendomi che sono riusciti a farmela ancora una volta.
"Rebecca...!" mi prende in giro quella santa donna che mette Vittoria che ha iniziato a piangere disperata in braccio a Ignazio.
"Piccolina..." la prende e la sbaciucchia tutta facendola calmare immediatamente.
"Papà." sospira estasiata facendoci ridere tutti quanti.
"Ciao Angelica e ciao Lucia!" le saluta con un abbraccio e un bacio dopo qualche minuto mentre raggiungiamo l'auto.
"Guido io Ignà?" gli chiede Barbara.
"Nono, faccio io tranquilla." sistema le valige nel bagagliaio.
"Ma ci stiamo tutti? Altrimenti noi prendiamo un taxi."
"Sisi ci stiamo, non preoccuparti. Vittoria la tiene Rebecca in braccio." entriamo tutti in auto. "Ti è piaciuto viaggiare in aereo Lucia?" gli chiede mentre guida verso l'hotel dopo aver impostato il navigatore.
"Si! È stato bellissimo! Io non c'ero mai stata in aereo! È fighissimo passare dentro le nuvole!" risponde ancora eccitata dal volo.
Mentre loro proseguono a parlare del più e del meno io infilo una mano nella borsa e tiro fuori un pacchettino di cracker per far smettere al mio stomaco di fare i capricci.
"Manca tanto Ignà?" chiedo impaziente di mettere i piedi sulla terra ferma, fermando possibilmente questo mal d'aereo.
"No amore, dieci minuti scarsi. Perché?"
"Mi ha dato noia l'aereo ed ho la nausea."
"Mh." porta una mano sulla mia gamba e mi guarda per una frazione di secondo con un'espressione dispiaciuta.
"Eccoci." scendiamo dall'auto e la lascia al parcheggiatore, prendiamo le valige ed entriamo dentro per registrarsi.
"Oh mio Dio!" Angelica e Lucia si guardano intorno meravigliate da questo bellissimo hotel.
"Ti piace?" chiedo sorridendo con Vittoria posata contro il fianco.
"Tantissimo! Ma quanto avete speso?! Io..."
"Ti ho già detto che ci pensiamo noi! È un regalo e va bene così! Ne avevate bisogno."
"Ma io..."
"Basta! Discorso chiuso."
"E poi Ignazio ha degli sconti sui voli e sull'hotel con il lavoro che fa!" mento, non mi va che si senta a disagio per qualcosa che ho deciso di regalarle io. "E poi davvero, non è un problema per noi! Figurati che tra un paio di giorni ci sposteremo in una villa che hanno affittato e che tu ci fossi o no sarebbe stata presa lo stesso quindi davvero, non preoccuparti di niente!"
"Grazie, davvero. Mi sdebiterò."
"Potresti farmi una torta di mele quando torniamo a Bologna e il tuo debito sarà saldato."
"Mamma!" mi chiama Vittoria posandomi le manine in faccia.
"Che c'è polpettina?"
"Pappa!" mi fa un sorrisone.
"Vuoi la pappa?"
"Si." dice poche parole, ma quelle che dice le pronuncia benissimo.
"Eccomi!" si intromette Ignazio. "Questa è la vostra camera, è accanto a quella di Gianluca." porge le chiavi ad Angelica, e tutti insieme andiamo verso le camere.
"Mamma, pappa!" Vittoria inizia a piangere.
"Lo sai che sei capricciosa?" le do un biscottino dei suoi.
"Chissà da chi ha preso ad essere così capricciosa..." Ignazio mi prende in giro e in risposta gli faccio la linguaccia.
"Che vorresti dire?!"
"Nulla nulla." mi circonda un fianco con il braccio e mi stringe a se spingendo con l'altra mano il passeggino vuoto. "Ci vediamo tra un paio d'ore che andiamo a cena fuori, d'accordo?"
"Sisi. Che tipo di ristorante è?"
"Elegante ma non esagerato, diciamo che non è un ristorante da tutta ma nemmeno da abito da sera."
"Va bene, a dopo ragazzi." Angelica sparisce nella sua camera insieme alla bimba.
"Elisa, Piero e Gianluca?"
"Gianluca è in giro con Ernesto e invece Elisa e Piero hanno portato Andrea a letto perché era un po' nevrotico." mi spinge in camera chiude la porta. "Mi sei mancata tantissimo." finalmente fa scontrare le nostre labbra.
"Mh." mugolo e mi stacco per posare Vittoria a sedere sul letto. Inaspettatamente scoppio a piangere senza sapere nemmeno perché.
"Rebe...!" immediatamente si abbassa alla mia altezza e mi accarezza una guancia. "Cosa succede amore?"
"Io..." continuo a piangere. "Non lo so." singhiozzo come una disperata. "Devo vomitare." mi alzo di scatto e corro verso l'unica porta di questa stanza gigantesca. Mi getto sul water e rigetto anche quello che non avevo nello stomaco.
"Va meglio?" Ignazio mi raggiunge e mi accarezza la schiena.
"Si... la bimba?"
"Sta ciucciando l'orecchio del coniglietto mentre guarda cartoni animati in arabo..."
"In arabo?!" lo guardo male prima di sciacquarmi la bocca. "Se tutto questo sta accadendo per il motivo che credo io la tua vita è finita!" gli punto il dito addosso.
"Che intendi scimmietta?"
"Intendo che una volta può succedere... due pure, insomma è strano ma le coincidenze esistono, ma tre... tre volte hai l'aggravante della recidiva!" lo accuso, e mi rendo conto che non ha molto senso quello che dico, ma pazienza.
"Non ti sto capendo Rebecca..." si gratta la tempia e piega leggermente la testa. Mamma mia come me lo mangerei volentieri.
"Non ho ancora finito di smaltire i chili che ho preso con la gravidanza di Vittoria!" mi lamento.
"Quindi?"
"Non hai capito?" gli getto un'occhiataccia.
"Mh... no amore... cos'è che ho fatto tre volte?"
"Credo di essere incinta, di nuovo!"
"Che cosa?" sgrana gli occhi e fa un sorrisone che mi verrebbe voglia di picchiarlo.
"Cosa ridi? Vittoria non ha nemmeno un anno, prende ancora il latte e c'è la probabilità che io sia di nuovo incinta!" sbuffo disperata.
"E ti fa così schifo l'idea di un altro bimbo?" mi fa un sorriso dolcissimo e mi accarezza ripetutamente le guance.
"Non voglio un altro figlio ora! Che cazzo! Poi ovvio, se dovesse venire lo accetterei, ma cazzo... avevo detto ancora un po' di tempo... la Vitto è così piccola..."
"Sei sicura sicura di essere incinta?" mi stampa un bacio sulle labbra.
"No... mi sono portata via il test, non mi andava di farlo da sola. Ti volevo con me." mormoro.
"Allora facciamolo, e qualunque sia il risultato va comunque bene. Se aspettiamo un altro bambino saremo felici e se non lo aspettiamo rimediamo stanotte, o per lo meno ci esercitiamo."
"Ho paura..." ammetto. "Pensavo che dopo Vittoria una nuova gravidanza non mi avrebbe spaventata così tanto, ma sono ancora terrorizzata come con lei." sento gli occhi farsi lucidi.
"È normale avere paura, ne ho anche io, tantissima amore. Che ci sia qualcosa che non va, che questo ipotetico bambino sia malato, che succeda qualcosa anche a te, ho paura di tutto amore, ma il desiderio di avere altri figli con te, adesso, supera la paura. Perché una volta può succedere, due no." posa le labbra sulla fronte e mi stringe al suo petto.
"Mamma!" urla Vittoria e poi scoppia a piangere come una disperata.
"Eccola." faccio un sorrisetto e vado dalla mia bellissima bambina. "Eccomi cucciolotta." la prendo in braccio e le lascio un bacio sui ricci scuri.
"Ti amo." Ignazio mi raggiunge e ci stringe forte, entrambe. Poso il capo sul suo petto mentre Vittoria mi abbassa la maglia per attaccarsi al seno.
"Facciamo quel test..." sussurro. "Puoi prenderlo tu? È nella borsa." continuo a tenere stretta Vittoria.
"Si." mi accarezza i capelli. "Sono qua, e non ti lascio sola." si affretta a prendere la scatolina nella borsa. "Farai pipì con lei attaccata alla tetta?"
"Beh... non è di certo la prima volta. Quando tu non ci sei e lei vuole stare per forza in braccio ho imparato a fare tutto, persino pipì con lei attaccata stile cozza." mi abbasso i leggings e gli slip con una mano e faccio pipì su quel benedetto test. Lo ripongo sul lavandino dopo essermi rivestita e lavata le mani torno a sedermi sul letto.
"Papà." Vittoria si stacca, gli fa un sorrisone che coinvolge anche gli occhietti celesti che ha ereditato dalle nonne, gli manda un bacio appiccicoso e torna a ciucciare.
"Grazie Rebecca." mi sorride.
"Di cosa?"
"Di avermi dato lei che mi rende più facile sorridere. E grazie di avermi reso papà e di avermi sposato."
"Dai..." abbasso la voce quando sento le guance imporporarsi.
"Che belle queste guanciotte rosse." mi prende in giro baciandomi le labbra.
"Quanto tempo è passato...?"
"Ci siamo." mormora dopo aver guardato la sveglia. Si gira verso di me e mi fa un mezzo sorriso di scuse.
"Sai cara la mia bimba che da questo cosino dipenderà quanto tempo ancora prenderai la tetta?" le bacio i capelli mentre mi guarda continuando a ciucciare. "Tu vuoi che quel test sia positivo vero?"
"Si." ammette dopo qualche secondo. "Tu no?"
"Non lo so..."
"Beh, adesso lo sai amore mio. Addio tette della mamma piccolina!" sussurra incapace di nascondere un'espressione di felicità. "Aspettiamo un altro bambino amore." sibila.
"Davvero?" mi mordo le labbra.
"Si, sei incinta!" porta immediatamente le braccia intorno a me e alla Vitto e ci stringe forte.
"Oh mio Dio." sibilo prima di scoppiare a ridere. Io, Rebecca, incinta, di nuovo.
"Speriamo sia maschio." mi stringe il viso tra le mani. "Sei felice?"
"Si e no. Sono terrorizzata, incazzata, preoccupata e felice."
"Aspettiamo un altro bambino Rebe! Un altro!" mi bacia emozionato. "Hai capito Vitto? Ti nasce un fratellino, un nuovo bimbo!"
"Mimmo!" strilla Vittoria e si rimette a ciucciare.
"Brava polpettina! Un bimbo!"
"Secondo me non ha capito che dovrà lasciare le tette per il nuovo inquilino..."
"Quando sarà di nuovo il mio turno...?" arriccia le labbra in un espressione dubbiosa.
"Quando smetterai di mettermi incinta una volta all'anno!"
"Esagerata... di Vittoria sei rimasta incinta due anni fa..."
"Smettila di gongolare, sono io che ingrasserò ancora e dovrò partorire..." stacco Vittoria dal seno che nel frattempo si è addormentata.
"Hai idea di quanto sei più o meno?" cambia discorso.
"A regola tra le 8 e le 10 settimane."
"Quindi subito prima della mia partenza."
"Si." sdraio Vittoria sul letto.
"Bisogna festeggiare." mi fa sdraiare e si posa sopra di me.
"Dici?" gli accarezzo le scapole con la punta delle dita.
"Dico." mi bacia il collo.
"Io dico che mi devo fare una bella doccia. Sono tutta sudata."
"Uh che bella idea amore. Facciamoci la doccia insieme." sorride sornione, si alza a cavalcioni e mi prende in braccio trascinandomi prima in bagno e poi in doccia.
__________________________________________________________________________________________Buonasera! È probabile che questo sia l'ultimo capitolo che posterò prima di Natale, quindi ne approfitto per fare gli auguri. Spero che vi sia piaciuto, baci.
STAI LEGGENDO
Come te nessuno mai
Fanfiction-Continuo di "L'amore non basta (quasi) mai", necessaria la lettura per comprenderne a pieno le dinamiche.- Come si affrontano le paure che un tempo ci hanno bloccati quando abbiamo altre persone che dipendono da noi in tutto e per tutto? E l'amore...