Anvil ha iniziato a esistere molto tempo prima che me ne accorgessi. Già da molti anni plasmava la propria esistenza sotto la superficie della mia vita, arrampicandosi pian piano verso la luce.
Si è infilata nella mia risata, ha guardato il mondo attraverso i miei occhi, ha cantato con la mia voce e ha sofferto insieme a me, strillando in quel microfono incazzata nera, felice in modo sguaiato e irresponsabile per ogni traguardo raggiunto.
Ci ha messo diverso tempo prima di arrivare a galla, e s'è infilata con diverse vesti dentro molte storie prima di raggiungere questo libro. Perciò, a chi mai dovrebbe andare il mio primo ringraziamento, se non a lei? Alla mia piccola, testona e intramontabile Anvil, che non si è arresa ed ha insistito fino a farmi raccontare la sua storia.
Grazie al mio compagno per aver pazientemente letto e riletto tutto questo libro, quando ancora era solo uno scheletro e un'accozzaglia di idee e di rabbia e cattivi sentimenti partoriti e trascritti male. Anni e anni di pensieri neri accumulati dentro le pagine. Grazie per aver avuto fiducia nel fatto che quel grandissimo casino potesse trasformarsi in qualcos'altro.
Grazie per esserti occupato del quarto di copertina!
Ti ringrazio anche per aver frugato nella stanza della tua fantasia e averci trovato Christoph.
Non ci sarebbe stato nessuno a speziare questo libro, se non fosse stato per te. Nessuno avrebbe fatto le fusa per Anvil, comprato ciambelle, lottato e perso per un amore, e immaginato (...?) che un berretto portasse fortuna. E soprattutto, grazie per aver creduto in me, per avermi sostenuto nei momenti peggiori nei quali volevo lasciar perdere tutto.
Grazie Markus.
Perché ci sei stato, ci sei, e ci sarai.
Da ogni posto, anche quando non vorrò.
E se non vorrò che tu ci sia, non ti azzardare ad andartene.
Grazie ai veri Lisa, Teo, Federica e Sarah per aver inconsapevolmente preso parte a questa storia ispirando questi personaggi, e per aver reso la trama autentica, frizzante ed emozionante. Grazie Sarah, per avermi lasciato appuntare le tue battute e per le nostre cazzate eterne! Grazie Federica, per la tua vitalità e per i piccoli gesti che forse non ricorderai. Grazie Teo, per avermi regalato il portachiavi dell'occhio greco come souvenir dalla tua vacanza anni fa, dandomi l'idea per questo libro, e per esserci sempre stato, prima, dopo e controcorrente. E grazie Lisa, per esserci, farmi da psicologa nelle ore e sugli argomenti più improponibili e aiutarmi a sopportare la gente.
Questo libro non sarebbe stato lo stesso, senza di voi.
Grazie a Gabriele Accattatis per avermi regalato il mazzo base di carte "Fabula "- Struttura analogica per scrittori, che mi ha aiutato a organizzare un solido scheletro per il mio romanzo e un profilo dettagliato per ogni situazione e personaggio.
Mi è stato davvero utile e credo che ogni scrittore, professionista o meno, dovrebbe averne uno.
Inoltre, Gab, mi hai dato una scusa per appendere una lavagna magnetica su cui affiggere le carte, attualmente piena di adesivi, disegnetti e cavolatine, nel mio studio. Ci sono anche le lampadine colorate. Chapeau.
Grazie a Claudio Federico per i consigli e i dettagli su come descrivere una sala giochi che ricordasse quelle tipiche degli anni 80 e per aver scelto il nome di quella che appare brevemente in questo libro, ispirato a quello della vera sala giochi a Roma in cui si divertiva ai tempi. Danke. Tra nerd ci si aiuta, dopotutto.
Grazie alla mia sorellina Karen, quella in carne e ossa. Sono felice di averti potuto includere anche in questa storia e quindi in questa parte importante della mia vita. Vorrei che Anvil potesse aiutare te, e tante altre persone che, come te e come me, hanno dentro di sé un po' di Anvil, da qualche parte; o almeno, spero che queste persone trovino qualsiasi altra situazione o personaggio in cui rispecchiarsi, da cui prendere quello che gli serve, in questo romanzo.
A ogni modo, fortunatamente il nostro gattino non è poi tanto scalmanato, non credi...? Voglio dire, poteva andare peggio. Poteva davvero essere rosso e somigliare a una tigre minacciosa. Poteva anche davvero perdersi in una scuola.
Mi raccomando, Karen, tieni ben chiusa la porta di casa. Per l'amor di Dio. Grazie per esserci, pelosetto. Cosa ne avrei saputo di pelosetti, senza di te?
Grazie mamma, per avermi prestato una piccola parte di te, ispirando il personaggio di questo libro. Grazie per esserti sempre schierata dalla mia parte nel corso degli anni, anche quando ti chiudevo la porta in faccia e combinavo le stronzate peggiori. Grazie per esserci, semplicemente. I migliori danni della mia vita li abbiamo combinati insieme, e non c'è molto altro da aggiungere. Sei la mia roccia. Come farei senza di te? Grazie per avermi resa forte a modo tuo, papà. Questa capoccia dura non ce la può togliere nessuno, a noi due.
Grazie a Elena Bonamoneta, che fa la sua piccola apparizione nel libro ed ha inciso Nazar sulla mia pelle.
Grazie alla tua abilità nel dare vita all'arte, con quella corrente elettrica passionale che non è nelle mani di tutti.
In copertina una sua creazione, e per rubare una citazione: "Una veste sontuosa, per la mia opera".
Contatti:
Facebook: Labyrinth_on _Mars
https://www.facebook.com/LabyrinthOnMars/ Instagram: _pumpkin_pie_art
https://www.instagram.com/_pumpkin_pie_art/?hl=it Artstation: Elena Bonamoneta
https://www.artstation.com/labyrinth_on_mars
Grazie a tutti gli amici che hanno contribuito per regalarmi il mio Nazar e renderlo una realtà. Averlo addosso è come portare una parte di voi sempre con me! Vi abbraccio forte.
Grazie Cri, per avermi ispirato, aiutato e dato coraggio.
E grazie per, nella tua piccola e grande vita, essere stata così coraggiosa.
Grazie ai miei storici professori della scuola alberghiera.
Cosa sarei diventata, senza di voi?
Beh, non una cuoca, comunque. Ma ci avete provato, conta quello. Grazie per esserci stati e avermi aiutato a crescere. Mi dispiace non aver capito prima molti vostri comportamenti.
Ma che volete, a diciassette anni siamo stati tutti un po' pazzi e stupidi, ed è stato bellissimo.
Grazie anche alla mia scuola. Buona parte del mio libro è ambientato lì. Buona parte di Anvil non esisterebbe, se non fossi cresciuta ed evoluta tra quelle mura.
Grazie a Francis. Un giorno ti troverò, vedrai. Porta pazienza, fammi diventare ricca, prima. Prepara la macchinona.
Bello di casa. E accendilo quel cerca persone, ogni tanto!
Grazie a D'Artagnan, per essere sempre stata la mia giraffa immaginaria, da che io abbia memoria fino alla fine.
Grazie, Nazar.
Sulla mia (nostra) pelle, dietro la nostra anima, e ovunque tu sia.
E a te, lettore... Good Luck!
STAI LEGGENDO
Good Luck
Ficção AdolescenteLa sveglia che suona, la mamma che urla e un'altra giornata da trascorrere a scuola in un paesino di provincia: L'inferno personale di Anvil è pronto ad accoglierla anche oggi!Essere adolescenti è già abbastanza incasinato di per sé, ma se sei una r...