58 ~ Tuono e Tenebra

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ZampadiPassero's P.O.V

Il nero cupo di un cielo notturno e infinito mi avvolge. Tutto è calma. Tutto è silenzio.

Non mi piace.

C'è troppa pace, qui.

Detesto questo silenzio assordante, quest'immota oscurità.

Poi, prima che possa rendermene conto, qualcosa cambia. Il clamore torna, più forte di prima.

Grida. Soffi. Gemiti.

Il pianto di mia sorella, che urla il mio nome a gran voce.

Il boccheggiare di mia madre, che si affanna per continuare a vivere.

E il respiro quieto di una codarda, io, che si riposa anziché lottare.

Mi sbagliavo.
Questo è molto peggio della quiete di poco fa.

Provo a rispondere ai richiami dei miei compagni, ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Sono in trappola, bloccata in una gabbia di tenebre, in un incubo d'ombra.

Mi sforzo di più, fino a sentire pizzicare le corde vocali. Nulla. La mia voce è sparita. Sono muta, come sommersa in acqua.

Quand'ecco, il rombo potente di un tuono.

Per qualche istante ogni altro suono è soffocato. Il timore mi invade, ma, non appena la paura inizia a scivolarmi nel cuore come un viscido serpente, una luce dorata mi avvolge. È come trovarsi stretta nell'abbraccio di una stella, rovente e dolce, accecante e ristoratore. E lì, in mezzo a quel bagliore, appare una figura ben conosciuta.

SoffiodiVento.

I suoi occhi di sole sono affettuosi, il suo sorriso rassicurante, come è sempre stato. Vorrei stringerlo a me, affondare il muso nel suo pelo morbido e piangere, piangere forte. Lui, però, me lo impedisce, appoggiando sul mio petto la zampa luminescente. Un piacevole tepore mi scorre nel sangue a quel tocco, facendo nascere in me una sensazione ardente, una fiamma di un rosso abbagliante: la determinazione.

"ZampadiPassero, figlia mia... Sai cosa devi fare. Combatti." La sua voce è un sussurro, un soffio di vento, eppure è sufficiente.

Sufficiente a ricordarmi chi sono, e cosa devo fare.

Combattere.

~•~•~

Spalanco gli occhi e quella fiamma splendente continua a bruciare nel mio spirito, nient'affatto smorzata dalla fioca brezza che penetra la fitta tenda di rampicanti che scherma l'uscio della tana della sciamana.

Uno spiraglio di luce rossastra si fa largo tra le foglie d'edera, solleticandomi fastidiosamente le iridi. Strizzo gli occhi e distolgo lo sguardo, notando la figura di SognodiCalendula, intenta nelle sue faccende da guaritrice.

In un moto di stizza stringo le pupille, sollevandomi dal giaciglio e facendo per correre fuori. Il clamore è lo stesso del mio sogno, forse ancora peggiore, proprio perché non smorzato dal nero.

Quando però sto per varcare la soglia e lanciarmi nella mischia, una figura arancione mi taglia la strada, impedendomi il passaggio.

"Lasciami passare, SognodiCalendula!" soffio, frustrata.

La gatta mi fronteggia con occhi severi, irremovibile. "Tu non ti muovi di qui! Sei ancora troppo debole!" esclama, sovrastando il frastuono.

Ruoto gli occhi, agitando la coda. "Ma che debole! Se fossi stata troppo debole sarei già morta!"

Warrior Cats: Il segreto della Fonte del PiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora