48 ~ Memorie di un germoglio spezzato

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VioladelPensiero's P.O.V

Il cielo è così nero, questa notte.
Nero come il sangue che è stato versato.
Nero come la mia anima macchiata, corrotta.
Nero come gli occhi del male, agghiaccianti, seduttori.

Lo fisso e in esso mi perdo, lasciandomi annegare in quelle acque ombrose, asfissianti. Le stelle della Via Argentea non riescono a infrangere quel nero così oscuro, così profondo, così perfetto.

Inspiro in profondità e il gelo notturno mi pervade il cuore di pace. Una pace che sa di rivalsa, di orgoglio, di vittoria.

Il Clan della Stella ha fallito. Patetico, lui e le sue profezie... Che ne possono sapere quei gatti? Come possono pensare loro, spiriti di guerrieri deceduti, di avere nelle loro zampe il controllo su di noi, che siamo vivi?
Si aspettano di sapere tutto sui nostri destini, sul nostro futuro, solo perché sono morti? Perché vantarsi tanto, perché farsi venerare a tal punto?

Quanta presunzione da parte di coloro che un tempo erano mortali come me, sottoposti ai pericoli e alla caducità della vita.

Chiudo gli occhi e sospiro. Stridii di urla e clamori di battaglia rimbombano nella caverna oscura formata dalle mie palpebre calate. Una frase suona però più forte, invitante, soave.

"Nella notte più nera la viola oscura è sbocciata."

Sei tu, Clan della Stella?

Ora mi temi? Hai paura di ciò che potrei fare?

"Il germoglio spezzato infurierà sotto la luna di sangue."

Un altro avvertimento.

Un'altra profezia.

Una voce femminile la pronuncia.

Sembra tesa, atterrita.

Ombrad'Eclissi? LunaNebulosa? CantodiUsignolo?

Mamma?

Affloscio le orecchie al sopraggiungere di quel pensiero: no, non può essere lei. Lei sa perché lo sto facendo. Lei deve sapere che StelladelSilenzio non è la sola ragione per cui ho intenzione di dichiarare guerra al Clan del Tuono. Lei conosce la verità, a lungo celata in un angolo remoto del mio cuore. Un ricordo troppo doloroso che ho a lungo cercato di dimenticare, ma, si sa, non si può scordare la sofferenza, né ricostruire la vita, né ridonare l'anima a chi l'ha perduta.

"Il Clan del Tuono! Ci sta attaccando!" GocciadiMargherita raggiunse per prima il centro del campo. Boccheggiava in cerca d'aria, un'espressione trafelata impressa negli occhi verdi. Il suo pelo, bianco come i petali del fiore da cui prendeva il nome, era gonfio per la tensione.

Dietro di lei sopraggiunsero altri membri della pattuglia, ugualmente spaventati. ZampadiTulipano tremava come una foglia, e neanche le affettuose leccate di ZampadiTempesta riuscivano a tranquillizzarla. VentoOscuro e BrezzadiSale scuotevano la coda, tesi. L'unico che sembrava tenere un certo contegno era Fiammad'Abete, mio padre.

StellaGranitica si precipitò fuori dalla tana incontro ai guerrieri appena arrivati. Lo seguiva il vice, SoleBianco. "Come? Dove sono? Quanti sono?" domandò il leader grigio, scuotendo la testa in preda all'agitazione.

"RamodiFaggio, BalzodiLeone e AlbaSanguigna li stanno tenendo occupati a poca distanza dal campo, ma non resisteranno a lungo. S-sono troppi" mugolò GocciadiMargherita.

Silenzio.

Silenzio di morte.

La quiete prima della tempesta.

Warrior Cats: Il segreto della Fonte del PiantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora