All'uscita da scuola, mi diressi in cortile con Lux. Aveva lasciato lì la felpa durante l'ora di ginnastica, e l'avevo accompagnata a riprenderla.
Mi stava parlando del suo nuovo shampoo ricostituente specifico proprio per il suo colore di capelli rossi, ma non prestavo del tutto attenzione. Mi ero bloccata alla prima parte, della seconda non ci avevo capito più niente.
Prese la felpa e tornammo fuori. Mi abbassai gli occhiali da sole sul ponte del naso e respirai un po' d'aria fresca.
"Sta arrivando febbraio," mi disse Lux, "il tempo sta passando troppo in fretta."
"Lo penso anch'io. Ti ricordi? Ad ottobre abbiamo portato il progetto di archeologia, e sembra ieri che eri sul pavimento di casa mia a cercare di riprodurre l'effetto della terra sulla carta!" Le ricordai, ridendo.
Anche lei rise al ricordo del nostro strano progetto, poi mi salutò e corse a prendere l'autobus, perché rischiava di restare a scuola senza passaggio.
Alzai gli occhi al cielo per la sua testa fra le nuvole, mi faceva ridere così tanto.Poi mi avviai lungo il piccolo sentiero verso il cancelletto della scuola, pronta per tornare a casa.
Era ormai da quasi una settimana che non scendevo sugli scogli, perché ero stata sovraccaricata dai compiti e non ne avevo avuto neanche il tempo.
Mi dispiaceva, perché volevo passare del tempo insieme a Michael e avevo preso gusto a fare i bagni al mare in pieno inverno.Aprii il cancelletto e alzai lo sguardo, dato che una figura alta conosciuta era in piedi davanti a me.
"Michael!" Urlai d'impulso, rivolgendogli un sorriso più radioso che mai e abbracciandolo.
Lo colsi di sorpresa, non si aspettava quell'abbraccio. E, in realtà, non me lo aspettavo neanch'io.
"Hey, Tea." Disse, poggiando la testa sulla mia spalla. Potei sentire la sua bocca ampliarsi e sperai che quello fosse un sorriso.
"Che ci fai qui?" Gli chiesi, continuando a saltellare come una bambina felice. Ero davvero contenta di averlo visto, magari era venuto lì a scuola per fare visita a qualche amico. Mi aveva già detto di avere lasciato la scuola, lui.
"In realtà volevo passare a trovarti. Pensavo di disturbarti a casa tua, quindi ho deciso di venire qui a scuola, ti avrei trovata certamente. È da un po' che non ci vediamo."
Sentii il mio volto diventare totalmente rosso, e abbassai gli occhi guardando per terra i suoi anfibi neri.
"Sei stato davvero carino a venire qui, Michael. Sono stata molto impegnata in questi giorni, per questo non sono scesa, volevo avvisarti. Mi dispiace.""Tranquilla, è tutto okay." Disse, accennando ad un sorrisetto.
Girai la testa verso sinistra e incrociai lo sguardo di Matthew, che mi stava guardando.
Matthew, Cristo. Mi stava osservando attentamente mentre parlavo con Michael, chissà cosa avrebbe pensato."Andiamo via, Michael." Lo tirai per un braccio scuotendolo e cercando di allontanarlo dal cancelletto per stanziarci verso la strada e tornare a casa. "Andiamo da me se vuoi, posso offrirti un altro tè, con cinque cucchiaini questa volta, me lo ricorderò. Oppure, non so, scendiamo agli scogli, come vuoi tu..."
Mi sentivo davvero impacciata sotto lo sguardo attento di Matthew e quello di Michael.
In realtà volevo solo andarmene."È tutto okay, Tea?" Mi chiese Michael, guardandosi intorno abbastanza furtivamente, confuso e spaesato.
"Sì, tutto okay, ma ti prego, andiamo via."
"Va bene." Disse, indicandomi la strada e guidandomi verso quella per gli scogli.
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Three || Michael Clifford
Fiksi RemajaConta solo fino a tre. Tutto questo finirà presto. "Benvenuta all'inferno, Tea, ti sarà impossibile uscirne." Credits ©besidelvke all rights reserved. 12/06/2015: #55 in TeenFiction.