Entrai in csmera e lasciai che si sedesse dove cavolo voleva. Sicuramente non mi sarei messa vicino a lui.
"Dimmi.." dissi lasciandomi cadere sul pouff di pelle nero che stava davanti al letto, in modo da rimanere davanti a lui.
"Cosa?" Chiese.
Mi stava facendo incazzare.
"Cosa? Harry...vai dritto al punto: perché sei venuto qui.." dissi.
"C'è una festa." Sbuffai.
Pensavo volesse parlare di ieri, ma no. E a dire il vero non ho minima intenzione di partecipare ad una festa piena di ubriachi.
Domani devo partire..preferureu starmene a casa."E cosa dovrebbe importarmene?" Dissi schietta.
"Dovrebbe. Zayn sarà li e mi ha detto di portare anche te proprio perché non crede che stiamo insieme" alzai le sopracciglia.
"Allora è realista!" Sorrisi ironica.
"Che sia realista o meno poco importa, sta di fatto che tu ci vieni a questa festa!" Disse secco.
"Per che motivo? Me lo devi ancora spiegare!" Risposi con lo stesso tono.
"Se vieni alla festa te lo spiego" mi ha ricattato.
Mi ha ricattato. Io devo sapere perché ha fatto così!
"Va bene-dissi rassegnata- ma, ma voglio tornare a casa sobria!" Sul suo volto apparve un sorriso beffardo, di nuovo.
"Si..contaci!" Si alzò ridendo e si diresse al mio armadio.
Aprì le ante del mio armadio bianco e ne estrasse un abito nero.
"Mettiti questo...e sbrigati" disse tornando a sedersi.
Apalancai gli occhi, guardai prima il vestito e poi Harry. Poi tornai a guardare il vestito.
Era decisamente scollato, stretto in vita con una gonna morbida che arrivava qualche centimetro sopra il ginocchio.
"Questo?" Chiesi mantenendo gli occho sbarrati.
"Si quello. Veloce!" Ribadì.
"Okay, ora mi sbrigo.." corsi in bagno, sfilai i pantaloncini e la canotta e misi il vestitino.
Tornai in camera e mi infilai i tacchi alti neri.
Mi truccai velocemente con eyeliner e mascara.
"Va bene capo?" Chiesi. La schiena rimaneva un po' scoperta, non che la cosa mi piacesse molto ma mi aveva costretta.
Avevo raccolto frettolosamente i capelli con delle forcine.
"Perfetta, ora..andiamo!" Disse afferrandomi un polso e trascinandomi di sotto.
"Jake io esco torno tardi!" Gridai prima che mi trascinasse fuori di casa.
Chiuse la porta dopo essere uscito.
"Chissà cosa penserà Liam" mormorò salendo al sedile del guidatore mentre io salivo a quello di fianco.
"Cosa dovrebbe pensare?" Chiesi.
"Che il suo collega poliziotto ha una fidanzata ritardata e ritardataria che fa la modella" dischiusi le labbra.
L'auto viaggiava veloce, nonostante ci trovassimo in pieno centro. Sfiorava i novanta, forse i novanta cinque chilometro orari.
"Hai detto anche a lui che stiamo insieme?" Chiesi quasi furiosa.
"Hmm..no gli ho detto di reggermi il gioco. Anche tu devi farlo Jess..." disse secco.
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