Riaprii gli occhi, le pareti scure della camera creavano ombra in tutta la stanza.
Le lenzuola altrettanto scure coprivano il mio corpo che si trovava sdraiato in un letto che aveva un profumo intenso.
Realizzai dopo qualche secondo che la camera non era la mia, c'era una grande libreria di fronte alla porta ed io non ero certo il tipo da grande libreria.
La testa mi faceva ancora male, molto male. La schiena pure.
Bruciava ancora di dolore dalla scottatura presa con quella sigaretta.
L'intera stanza era in penombra, illuminata solamente da una lampada da comodino che emetteva una luce giallognola.
La porta in legno scuro si aprì senza fare rumore.
La figura alta di Harry fece capolino, dopodiché entrò andandosi a sedere sull'altro capo del letto.
"Ehi, stai meglio?" Chiese carezzando la mia guancia con il dorso della mano.
Scossi leggermente il capo in risposta.
"Vuoi darti una rinfrescata? Il bagno è la seconda porta del corridoio, quella sulla sinistra..." accennò a un sorriso.
"Grazie, ma per i vestiti come faccio?" Chiesi idiota.
Come se nelle mie condizioni, mezza conciata e mezza sanguinosa, i vestiti fossero la cosa più importante.
"Vedo se ho qualcosa che ti può andar bene!" Alzò le spalle.
"Grazie" mi alzai ma passando davanti allo spechio esitai in secondo ad uscire dalla stanza.
Mi voltai e lo guardai stando in piedi.
"Perché ho i capelli bagnati?" Chiesi.
Come se la cosa più importante nelle mie condizioni fossero i capelli.
Com'è possibile che essendo mezza morta, penso solamente a cose futili?
"Mentre ti portavo qui ha piovuto" disse senza farsi troppi problemi.
"Harry, grazie..di tutto" conclusi. Guardsi a terra non riuscendo a sopportare il suo sguardo.
"Figurati.." farfugliò. A quel punto uscii dalla stanza diretta verso il bagno.
Levai tutto ciò che indossavo lasciandolo poggiato al alto muretto che circondava la doccia.
Aprii l'acqua.
Inizialmente era troppo calda, poi diventò di quella temperatura perfetta.L'acqua scendeva ininterrottamente sul mio corpo bagnando ogni singlolo millimetro.
Non rimasi per molto sotto la doccia, effettivamente non mi sembrava il caso.
Prima di uscire dalla doccia con miei vestiti in mano avvolsi il mio corpo in una salvietta bianca.
Mentre poggiavo il mio vestito su un mobile la porta si aprì, e senza farsi troppi problemi Harry entrò.
"Non c'è nulla che ti va bene...tutto ti va grande. Mettiti pure questa" lasciò tutto sul mobile dove avevo lascisto il mio vestito.
Poi se ne uscì, come se tutto questo fosse estremamente normale per lui.
Mi assicurai che la porta sia chiusa e poi mi cambiai infilandomi la felpa che mi aveva portato.
Solo una felpa, nera, con due lettere bianche al centro, Ny.
Non che questa felpa fosse della mia misura: mi arrivava sotto il sedere, ma senza troppe storie me la infilai e e ne tornai in camera.
Tornai a sedermi dove stavo prima.
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