Capitolo 21

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vi chiedo il favore di guardare il media, è solamente una canzone, ma è fondamentale per questo capitolo! grazie mille
.....
Quella sera indossavo un abito color panna, a pois neri. Avevo i capelli, castani e lunghi puntati sul davanti, per il resto arriavavano a posarsi sulle mie spalle con eleganza.
Dei tacchi alti neri.
Eravamo ad una cerimonia, per la casa di moda ed Harry era con me. Non con Skyler, non da solo, ma con me.

"Quindi, Skyler dove si trova?" Disse Louis.

"A casa, Luke ed Ashton han promesso di imbavagliarla se iniziava a rompere i coglioni..." Rispose lui.

Subito il ghigno contenuto di Louis si trasformò in una risata rumorosa. Subito cercammo di zittirlo.

Eravamo in un magnifico palazzo ottocentesco, che mì ricorda tantissimo i castelli delle fiabe, e io sto qui, in piedi con questi due cretini aspettando che Eleanor torni dal bagno.

Eleanor finalmente ci raggiunse.
"Ragazzi, ho sete, voi venite a bere qualcosa?" Chiese lei indicando con il pollice nella direzione del bar, che stava alle sue spalle.

"Io, si..." Disse Louis.

"Io.." Stavo per rispondere ma Harry parlò per me.

"Noi, andiamo a fare un giro.." Disse Harry prendendomi per mano.

"Okay, ci si vede più tardi..." Disse Eleanor. "Facciamoci spazio in questa folla di vecchi!" Disse riferendosi a Louis e prendendogli il braccio si imbucarono tra la gente per bene che partecipava alla cerimonia.

Harry mi portò nel corridoio che stava dietro di noi, era abbastanza affollato, ma la gente che ci stava non faceva altro starmene in piedi e parlare di cose da vecchi, nonostante la giovane età di qualcuno di loro.

Camminò lungo quel corridoio, senza mai lasciarmi la mano.

In fondo al corridoio, in un angolino piuttosto buio e quasi nascosta da una tenda bianca stava una scala.

"Ehi, vieni un po' qui.."disse senza farsi notare dirigendosi verso l'angolo.

"Harry, è buio, vieni via"

"Non c'è niente, tu seguimi..." Disse salendo i primi gradini della scala.

"Sei sicuro che si possa salire per di qui?" Chiesi mentre mi strattonò per la mano obbligandomi a salire almeno cinque gradini.

"Nessun cartello lo vieta..." Commentò mantenendo la voce bassa, ma smettendo di sussurrare.

"Sai cosa mi fanno se mi beccano da queste parti?" Chiesi pregandolo di tornare.

"Jessica, calmati. Non può succederti niente, nulla vietava di salire di qui e io voglio vedere cosa c'è, e tu verrai con me!" Disse stringendo più forte la mia mano.

Salendo la scalinata che formava una perfetta curva, arrivammo al piano superiore, in una stanza molto pulita e ordinata per essere abbandonata. Feci un passo indietro, verso di lui; che nel vedermi leggermente infastidita dal buio mi strinse tra le sue braccia.
Alzai lo sguardo e sorrisi.
Ricambiò.

Poi, quando mi calmai, mi liberai dalla sua presa affettuosa, e compii qualche passo verso una stanza vicina, questa era più luminosa, e permetteva di vederci bene, ma era comunque scura, nera, ad esclusione delle tende argentate che ornavano l'angolo in cui era posto un bellissimo pianoforte a coda nero.

"Harry!" Lo chiamai e con la mano gli feci segno di un raggiungermi.
Corrugò la fronte. "Cosa c'è?" Chiese sorridendo nel vedere la mia espressione meravigliata.

"Ooh, parla di meno e cammina di più" risposi ridendo e dirigendomi lentamente verso il pianoforte.
"Porca troia, è un pianoforte a coda!" Disse non appena lo vide.

"Harry, oddio! Non lo sapevo giuro! Pensavo fosse una chitarra!" Dissi ironica voltandoi verso di lui. Rimasi ferma a guardarlo, mi raggiunse al centro della sala.

"Aha...spiritosa"disse fingendo una risata. Sorrisi. Poi si voltò e guardò fuori dalla grande finestra dicendo "Vi presento la ragazza più simpatica di questo mondo..."

"Mi spieghi con chi stai parlando?" Chiesi divertita dal suo annuncio.

"Con il mondo.." Disse indicando fuori dalla vetrata. Scossi il capo ridendo.

Poi gli presi un polso e camminai verso lo strumento trascinandolo dietro di me.

"..bellissimo!" Dissi senza parole alludendo allo strumento, ma come sempre Harry ha dovuto rovinare il silenzio della stanza
"Ti riferisci a me? Grazie mille, so di essere bellissimo" lo guardai di sbieco.

"Lo so che lo pensi non negarlo!" Rispose alla mia occhiata.
Andò a sedersi al pianoforte sullo sgabello e suonò dei tasti a caso.
Iniziai a ridere per la melodia al quanto stonata che aveva composto.

"Uao! Harry sai anche suonare il pianoforte!" iniziai a ridere, e lui si alzò sorridendo avvicinandosi a me.

"Io, non lo so suonare..." Disse poggiando una mano alla mia schiena e accompagnandomi allo sgabello. "..ma conosco qualcuno che sa farlo!" Disse. Premette le sue mani sulle mie spalle facendomi sedere.

Lo guardai mentre rimaneva in piedi dietro di me. Sorrisi.

"Insomma? Suona!" Disse. Suonai un paio di accordi ma poi mi fermai.

Se prima stava dietro di me ora si era poggiato al piano forte e mi guardava suonare.

"Ehi, ti ricordi quando volevi assolutamente imparare tutte le canzoni che ascoltavi?" Disse ridendo.

"Si, certamente"

"Ce n'era una che suonavi, e cantavi particolarmente bene..." Il suo ghigno ricomparve, accompagnato dalle due fossette.

"Oh, no..io non canto! Non sono capace e vorrei risparmiarti la schifezza che potrei cantare!" Risposi scuotendo la testa.

"Invece sai cantare! Quella canzone la cantavi da dio! Meglio dell'originale!" Disse alzando leggermente il tono di voce.

"A che canzone ti riferisci?" Chiesi curiosa.

Io non ho mai cantato bene e mi sarebbe davvero piaciuto sapere quale canzone avrei potuto cantare meglio dell'originale. Non so cantare e non ne son mai stata capace e questa sua affermazione mi aveva letteralmente spiazzato.
Se a lui piaceva sentirmi cantare, o ha bevuto, o forse non canto così male, ma temo che la prima opzione si la più plausibile.

"Non te la ricordi?" Chiese sorridendo. "White lips, pale face.." Iniziò a cantare.

"..Breathing in snowflakes, burnt lungs sour taste" continual fino a qui accompany dome con il piano forte.

"Esattamente. Mi riferivo a questa canzone! Continua..." Disse spronandomi a suonare.

"No, no! Ho detto che non canto!" Provai ad alzarmi ma mi costrinse a star seduta lì.

"Jessie, cantala. Per favore.." Disse guardandomi negli occhi.

"Eh, no! Harry non fare il labbruccio! Sai che non gli resisto!" Iniziò a ridere.

Ma cedetti al suo sguardo e quindi continuai a cantare.

"Light's gone, day's end struggling to pay rent, long night strange men. And they say she is in the class A Team stuck in her daydream, been this way since eighteen but lately her face seems slowly sinking, wasting crumbling like pastries and they scream the worst things in life come free to us. Cause she is just under the upperhand and go mad for a couple grams, and she don't want to go outside tonight and in a pipe she flies to the Motherland, or sells love to another man, it is too cold outside for angels to fly..."  Continuai a cantare ma dopo il ritornello mi fermai. Lui rimase in silenzio.

"Ti avevo avvertito che avrei potuto fare schifo!" Dissi sorridendo.

"Schifo? Sei stata fantastica! L'hai cantata benissimo Jessie..tu non puoi fare schifo"

"Invece si!" Mi alzai e chiusi la tastiera del pianoforte.

"..no" mi corresse. Si avvicinò, allungò le mani dietro alla mia schiena e mi attirò a se. "..la perfezione non può fare schifo.." Disse sorridendo, poi premette le sue labbra sulle mie.

"Io non sono la perfezione" scosse il capo sorridendo.
"Tu, forse non ti vedi perfetta! Ma fidati, tu sei perfetta..per me"

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