Namjoon si liberò dalla stretta della ragazza accanto a lui; la sera precedente si era addormentato prima di invitarla ad andarsene ed ora se ne stava pentendo, così come si era pentito di molte altre nottate come quella negli ultimi tempi.
Si sedette sul bordo del letto scompigliandosi i capelli con una mano, in cerca della forza per iniziare l'ennesima giornata di lavoro.
Uscì dalla sua stanza e proprio ai piedi della porta trovò un pacco.
Riconobbe l'indirizzo del mittente, era di Zita.
Doveva trattarsi del suo regalo di compleanno, dato che mancavano una manciata di giorni.
Non credeva che gli avrebbe regalato qualcosa, non si sentivano praticamente più, era come se non sapessero cosa dirsi, come se avessero entrambi paura di dire troppo, o troppo poco.
Attese che la giovane donna con cui aveva trascorso la notte si rivestisse e dopo averle dato un bacio veloce sulla guancia l'accompagnò alla porta, si faceva sempre parecchio schifo in quei momenti, ma del resto loro sapevano perfettamente che non sarebbero mai state più di una semplice avventura notturna.
Aprì il pacco dopo essersi sistemato sul divano del soggiorno ; sorrise quando estrasse il contenuto, erano dei quaderni per gli appunti dalla copertina nera e rigida, proprio come li voleva, propio come glieli aveva descritti quando parlavano del fatto che avrebbe voluto riprendere a tenere un diario, mentre erano seduti sul suo letto solo qualche mese prima.
« sei in piedi » disse Jin alle sue spalle.
« buongiorno hyung » gli rispose posando i quaderni accanto a sè.
« è il regalo di Zita? » domandò Jin.
« già.. »
« Kookie c'è rimasto male quando ha visto che lei ti aveva mandato lo stesso un regalo » lo informò.
« Jungkook è ancora arrabbiato con me »sospirò Namjoon.
« puoi forse biasimarlo? hai gettato alle ortiche la tua amicizia con lei per dei sentimenti non corrisposti, non è stata una gran mossa »gli disse.
« che avrei dovuto fare? non riuscivo a starle accanto, non ci riuscirei neppure adesso; come faccio a starle accanto se non posso averla, hyung, dimmi come? » gli chiese quasi come fosse una sorta di supplica, come se gli stesse chiedendo una formula magica per risolvere tutto quel casino in cui si era cacciato.
« cresci Joonie e renditi conto che a volte le cose non possiamo averle nella misura in cui le vorremmo, ma non per questo vale la pena lasciarle andare, forse questo non è il momento giusto per voi come coppia e forse non lo sarà mai chi può dirlo; ma di una cosa sono sicuro e cioè che se tu la lasci andare te ne pentirai per il resto della vita, perché lei ti fa bene, indipendentemente dal fatto che stiate insieme o meno. » arringò il maggiore con coscienza, mirando proprio al nocciolo della questione.
Namjoon si rigirò i quaderni tra le mani pensieroso, l'idea di chiederle di tornare in Corea a Dicembre non l'aveva mai abbandonato del tutto, ma non era più sicuro del fatto che fosse lui quello a cui avrebbe risposto affermativamente a quella richiesta. Nell'ultimo periodo si sentiva spesso con Yoongi e Jungkook e forse proprio il maknae era quello che poteva riuscire a convincerla; se solo fosse stato disposto a deporre l'ascia di guerra invisibile, che pendeva sul loro rapporto da Luglio.
Namjoon si diresse verso la stanza del maknae e non si sorprese nel trovarlo sdraiato sul letto mentre giocava con la Switch tra le mani.
« Toc-toc » esordì abbozzando un timido saluto con la mano.

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Moon
FanfictionI personaggi di questa storia vivono ai lati opposti del globo e per un caso totalmente fortuito si incontreranno tra i libri di una vecchia bottega polverosa. Una pioggia improvvisa sarà la miccia che farà partire ogni cosa. Siete pronti? Non svele...