7. Absence

87 40 7
                                    

Maggio 2020

Namjoon aprì la lettera che gli era arrivata quella mattina, era da parte di Zita ed era incuriosito dalla sua decisione di utilizzare un mezzo di comunicazione così datato e diverso dal solito.

Ma lo trovò stimolante, col Covid le cose si erano fermate per tutti e deviare dalla solita routine non era male.

Ormai le sue giornate erano tristemente scandite da una ripetizione infinita di " dormi- mangia- scrivi"; era esausto e non stava tirando fuori nulla di buono da quella reclusione forzata nell'appartamento che condivideva coi ragazzi.

Si buttò sul letto e si mise a leggere.

" Joonie... Ho provato a scrivere questa lettera per ben 19 volte, le ho persino contate, non ci riuscivo; la verità è che non ci riesco nemmeno in questo momento ma ho finito i fogli e non si può uscire di casa, quindi questa deve essere la volta buona per forza.

Questa lettera dovrebbe impiegare circa due settimane a raggiungerti, due settimane nelle quali probabilmente sarò di parecchio fuori dai radar di chiunque.

Mio nonno è morto questa notte, si era aggravato dopo aver contratto il virus, nelle case di riposo è un massacro qui da noi.

Non ho potuto vederlo, non potrò fargli il funerale e nemmeno dirgli addio, perché non si può e basta.

Ma io e lui ci eravamo probabilmente già detti addio anni fà, prima di tutto questo casino, quando lui aveva smesso di riconoscermi,quando ormai il mio viso si confondeva con quello di mia madre o di mia nonna per lui.

Credo di avergli detto addio la prima volta che si dimenticò del mio compleanno e non se ne rese conto, credo di essere diventata una vera adulta quel giorno, perché ho compreso nel profondo cosa significa essere impotenti davanti alla piega che prende la vita.

Anche il lavoro va uno schifo, nessuno compra libri usati durante una pandemia mondiale; chi l'avrebbe mai detto eh?!

Per pagare le bollette e non perdere il negozio ho iniziato a fare le consegne a domicilio per una pizzeria di quartiere, quindi tranquillo non muoio di fame.

Non avevo intenzione di deprimerti, ma te lo dovevo dire.

Scusami.

Almeno tu però non potrai violare il lockdown e metterti nei casini per venire a trovarmi come hanno fatto Nicola e Giada questo pomeriggio.

Starò bene, te lo prometto, come ben sai questa non è la cosa peggiore che ho affrontato nella vita... i tuoi gusti musicali lo sono.

( se eri convinto che ti avrei risparmiato una frecciatina, sei solo un piccolo figlio dell'estate e nient'altro)

ti voglio bene

Zita"

Namjoon si alzò e si mise a gambe incrociate, il suo unico impulso in quel momento era quello di chiamarla, in barba al fuso orario e tutte le stronzate.

Voleva sentire la sua voce ed avere la conferma che stesse bene.

Decise di chiedere consiglio ad Hoseok, lui era sempre in grado di tranquillizzarlo e fargli prendere la decisione migliore.

Uscì dalla sua stanza e si diresse a passo spedito in quella dell'amico.

Lo trovò intento a parlare su Skype con la sua ragazza, fece per uscire ma Hobi con un cenno della mano gli intimò di aspettare un secondo.

Hoseok concluse la chiamata con Estelle in un paio di minuti, per quanto gli dispiacesse non restare a parlare con lei, si era accorto che Namjoon avesse qualcosa di strano e voleva capire di cosa si trattasse.

MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora