26. Two lost souls

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Seoul

Aprile 2022

Zita era diretta all'appartamento che Namjoon si era premurato di farle preparare come l'ultima volta che era stata loro ospite; era contenta del fatto che non avesse insistito per ospitarla direttamente a casa sua, così da consentirle un minimo di indipendenza.

La giovane si stiracchiò e rivolse lo sguardo fuori dal finestrino, era nervosa all'idea di partecipare al matrimonio di Jin, perchè sapeva che ci sarebbe stato anche Yoongi; evitarsi per loro non sarebbe stato un problema, ma lei aveva pensato fosse una buona idea, spedire al ragazzo una lettera per il suo compleanno appena un mese prima, dove all'interno della suddetta lei gli parlava dei suoi sentimenti.

"dovrei essere dichiarata mentalmente incapace di intendere e volere, ecco cosa!" si disse passandosi una mano tra i capelli.

La sua unica speranza era totalmente riposta nel fatto che lui ormai la odiasse a tal punto, da non aver neppure aperto la busta.

L'auto la lasciò davanti all'enorme grattacielo che le era ormai in un certo senso familiare, recuperò la combinazione dell'appartamento che si era appuntata nelle note del cellulare e si diresse verso l'ingresso.

L'appartamento era esattamente come lo ricordava, non c'era nulla che differisse dall'ultima volta che vi aveva soggiornato; si diresse verso la finestra del soggiorno ed ammirò la vista che regalava da quell'altezza, era da mozzare il fiato.

Era contenta di essere lì, ma al tempo stesso terribilmente in ansia per tutto quello che sarebbe potuto andare storto; al suo arrivo aveva trovato un messaggio di Namjoon, che l'avvertiva del fatto che quella sera lui sarebbe andato da Jin per un secondo addio al celibato e che sarebbe passato da lei il giorno seguente, così da lasciarle anche il tempo per riprendersi dal jet-lag.

Si voltò per recuperare la valigia che aveva abbandonato all'ingresso ed il suo sguardo venne catturato da una cosa che non aveva notato al suo arrivo nella casa; c'era una lettera a terra, doveva esserle sfuggito, era bianca e si confondeva bene col pavimento.

La raccolse e lesse il suo nome apposto su di essa, non le ci volle molto prima di riconoscere la calligrafia, era di Yoongi.

Il cuore le balzò il gola ed improvvisamente si sentì la bocca completamente secca e un senso d'ansia iniziò ad impadronirsi di lei; cercò di calmarsi, ma il modo disastroso in cui aprì la lettera, rivelò il suo vero stato d'animo, tutto il contrario della calma.

Estrasse il foglio dalla busta e si affrettò a leggerlo, come se avesse atteso di leggerne il contenuto da secoli.

" Vediamoci alle 21.00 nel posto dove ti ho portato a mangiare il ramen l'ultima volta, dobbiamo parlare. Yoongi"

Zita si lasciò sfuggire una mezza risata isterica, doveva aver letto la sua lettera, la sua stupida ed immatura dichiarazione d'amore su cellulosa non solo era stata presa in carico, ma anche vagliata attentamente.

Chiuse gli occhi e cercò di calmarsi, aveva il cuore che le batteva nel petto con una tale potenza che le sembrava potesse uscire dalla cassa toracica da un momento all'altro e si sentiva completamente terrorizzata; voleva vederlo, lo desiderava disperatamente ma lo sguardo che lui le aveva riservato dopo la loro ultima conversazione da Daegu la perseguitava.

Yoongi arrivò in anticipo all'appuntamento, fece un paio di giri in auto attorno all'isolato per controllare che non ci fossero mosse auto sospette e poi parcheggiò; una volta entrato nel locale prese un paio di ramen istantanei dallo scaffale e tutto l'occorrente per iniziare a prepararli; conosceva i proprietari di quel posto e sapeva di potersi fidare, non avevano mai venduto neanche mezza foto di lui scattata in segreto mentre era lì.

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