18. Mistletoe

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Yoongi era sdraiato sul letto nel suo appartamento, non ne poteva più della quarantena a causa della positività al Covid; avrebbe passato il Capodanno da solo consapevole del fatto che Zita fosse in città e che Jungkook sarebbe andato a trovarla quella sera.

Il maknae voleva conquistarla, ma non era sicuro che lei glielo avrebbe lasciato fare; era stata sempre molto chiara con lui riguardo i suoi sentimenti ed il fatto che continuasse a provare qualcosa nei suoi confronti, anche se in Italia non era successo niente a parte quel bacio e quella notte che Yoongi non riusciva a togliersi dalla testa; eppure tutta quella vicinanza emotiva che si era creata tra Zita e Jungkook non lo faceva stare del tutto tranquillo; il maknae era un cucciolo in grado di far sciogliere anche il cuore più gelido e di sicuro avrebbe giocato anche quella carta per far breccia in quello di lei.

Il cellulare gli vibrò nella tasca dei pantaloni, lo sfilò svogliatamente e si accorse che era un messaggio di Zita.

"Non ci credo che ti sei preso il Covid e mi lasci sola con Jungkook la sera di Capodanno... vuole portarmi a letto lo sai vero?"

Yoongi sorrise tra sé prima di rispondere.

" e tu digli che hai le tue cose"

Quando Yoongi vide la chiamata in arrivo ridacchiò di gusto e poi le rispose.

« non sei divertente » fu la prima cosa che gli disse.

« non volevo essere divertente, ero serio »

« e poi non potrebbe venire a trovarmi, sono in quarantena anch'io... praticamente passerò due settimane in quarantena a rigirarmi nel letto » brontolò lei.

« Se fossi arrivata qualche giorno prima avremmo potuto passarla insieme » le suggerì.

« Yoongi.. » lo ammonì.

« abbiamo già dormito insieme... dormiamo bene abbracciati noi due »

« me lo ricordo » si limitò a rispondere Zita.

« Zita? »

« Mh? »

« Voglio essere ancora l'ultima persona che hai baciato quest'anno .. » le disse.

« che presuntuoso, cosa ti fa pensare che tu.. »

« Non lo sono? »ipotizzò interrompendola.

Zita sentì le guance andarle a fuoco e ringraziò il fatto che fossero al telefono e lui non potesse vedere che era arrossita in quel modo per una cosa tanto banale.

Yoongi ridacchiò per il silenzio prolungato di lei.

« che cazzo ridi? » lo riprese Zita.

« rido perché ho ragione » le disse.

« sei proprio uno stronzo presuntuoso Yoongi »

« forse.. oppure sei tu che fai fatica a nascondere certe cose con me » le fece notare.

« quindi è così chiaro che mi piaci? » domandò Zita preoccupata del fatto che qualcuno potesse effettivamente accorgersi del fatto che lei avesse un debole per il rapper.

« no, non lo è... io però lo so e lo vedo nelle piccole cose che fai, come quando mi hai mandato le partiture per la chitarra, quando mi chiedevi come andasse la riabilitazione e quando mi hai fatto un mixtape con una musicassetta come negli anni 80... sei una romanticona Zita » le disse.

« certo che lo sono Capitan Ovvio... lavoro in una libreria dell'usato, vivo in una città sospesa sul mare e non c'è sera che io non esca in terrazzo a guardare la Luna e le stelle » confermò.

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