"Chicago chiama." - mi sollevai dal letto svogliatamente, raggiungendo Billie in bagno e placcandola con un abbraccio da dietro.
"Te ne vai?" — mi guardò con occhi supplici mentre si lavava i denti.
"Torno presto." - le sorrisi, vedendole negli occhi il desiderio che restassi.
"Lo prometti?"
"Lo giuro." - mi slanciai un po' da terra sulle punte dei piedi per lasciarle un delicato bacio sulla guancia.
"Allora va' e non dimenticarti le chiavi." — mi ricordò; sicuramente si sarebbe addormentata e io sarei rimasta chiusa fuori.
—
"Allora? Com'è andata?" - oltrepassai la soglia della porta della stanza della bruna, pronta a tutto.
"A dire il vero molto bene." — mi comunicò tranquillamente, estraendo delle patatine dal pacchetto mentre io la guardavo confusa. — "Aveva già intuito qualcosa, aspettava solo che glielo confermassi."
"E quindi perché mi hai chiamata?" - mi indispettii.
"Sai che non sei tu la più testarda della scuola, vero, Kimmy?" — domandò insinuante mentre io continuavo a non capirci niente. — "Che cosa sta succedendo tra te e Billie? Voglio che tu me lo dica adesso."
"Non sta succedendo niente, Chicago. Basta." — ero stata messa sotto torchio.
"E allora chi te l'ha fatto quel succhiotto?" — indicò.
Cazzo, Billie. Potevi avvertirmi.
"Non è stata Lei." - la guardai, pur sapendo che non si sarebbe mai bevuta quelle mie parole. - "E tu mi stai facendo perdere tempo."
Feci per andarmene, prima che mi bloccasse per un braccio.
"Kim." — mi osservò intensamente attraverso degli occhi tanto profondi da poter studiare anche la parte di me che non conoscevo. — "Guardami negli occhi e dimmi che non ti sei portata a letto Billie."
Come facevo a mentirle?
"Non me la sono portata a letto." - scandii. - "Fine della storia."
"E va bene, per ora mi fido. Ma non finisce qua." — allentò la presa.
'Ne ero assolutamente certa, Chi' pensai.
"Adesso però aiutami perché io non so che fare," — si allungò d'improvviso verso di me — "mentre tu ti diverti."
"Ma scusa, è successo qualcosa con Costa?" - cercai di ignorare quell'ultima allusione al segno che portavo sul collo.
"Guarda qua che mi ha scritto mentre arrivavi." — sbuffò sconsolata nell'atto di prendere il telefono dal letto.
Rodrigo ❤️🔥
Hey, bambola
Che stai facendo?
Guardai quei messaggi sconcertata.
"Mi faresti gentilmente capire perché sei così abbattuta? A me sembra fantastico che mostri interesse per te." - le strappai il telefono dalle mani per rileggere meglio la chat. - "Rispondigli tu o lo farò io."
"Ma se volesse solo farsi una scopata?"
"Mica male, no?"
"Kim!" — mi colpì una spalla. — "Io voglio una relazione seria e qualcuno che mi ami veramente, e non solo per quello che ho tra le cosce."
"Proprio nel modo in cui Billie ama te."
Colpita e affondata.
"Ne abbiamo già parlato, non divagare." - cercai di rimanere impassibile e autoritaria anche se dentro di me c'era solo l'impeto di dirle quanto fossi stata stupida a non averla ascoltata prima.
Di dirle quanto amassi quella ragazza dai capelli argentei.
"Fatto sta che non voglio più sveltine nei bagni o sesso furtivo," — si incupì. — "voglio poter sentire di appartenere a qualcuno."
La capii.
"Parlagliene, Chi." - le sorrisi un po' per tranquillizzarla. - "Vedi che così andranno via tutti i tuoi dubbi e poi chissà, magari la cosa è ricambiata."
"Domattina glielo dirò."
"Fallo ora, stupida!"
"E come?"
"Fallo venire qua."
"E se lo scoprono? Lo buttano direttamente fuori!"
"Sono sicura che il modo di non farsi scoprire lo troverà." - le restituii il telefono. - "Tenta."
La ragazza difronte a me deglutì.
Rodrigo ❤️🔥
Hey, Costa
Vorrei parlarti.
Puoi passare?"Ecco fatto la cazzata della giornata." — si girò di scatto verso di me. — "Spera per la tua pelle che la cosa vada a buon fine!"
"Dammi due minuti e sono da te"
Inutile dire che la brunetta non si contenne dalla gioia, cominciando a saltellare su e giù.
"Ha solo accettato di venire a parlarti, mi sembra il minimo." - mantenni l'integrità mentre lei mi strattonava a destra e a sinistra dalla contentezza.
"Allora buona fortuna." - la feci un'occhiata dolce. "Domani voglio i dettagli."
"Grazie, Kì." — mi lanciò uno sguardo pieno di riconoscenza.
"Se te lo scopi, fai il video e mandamelo!" - terminai con una delle tipiche stronzate che mi contraddistinguevano, e tornai di Billie.
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E alla fine non più.
Teen FictionKimberly, stronza e senza cuore per nessuno. Billie, ancora di più. O almeno, è quello che si dice. - È la storia di due ragazze in un collegio minorile: una, viene cacciata dalla vecchia scuola e allontanata dalla sua stessa famiglia; l'altra, s...